email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BLACK NIGHTS 2023 Concorso

Recensione: Patient #1

di 

- Con il suo ultimo lungometraggio, Rezo Giginieshvili ha qualcosa da dire sul passato, sul presente e sulla natura mutevole del potere che non può essere mai ceduto

Recensione: Patient #1

La prima metà degli anni '80 nell'ex Unione Sovietica era nota come "l'epoca dei funerali di Stato", dato che i leader di partito e i capi di Stato morivano in rapida successione uno dopo l'altro. Erano già vecchi quando "ereditavano" il potere ed erano fondamentalmente gli strumenti di un sistema che funzionava a singhiozzo ed era alimentato dall'inerzia. Il regista georgiano Rezo Gigineishvili ci riporta a quel periodo con il suo nuovo film Patient #1, che ha aperto il concorso ufficiale del Black Nights Film Festival di Tallinn.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
lessismore_apply_writers_directors_articles

Quando incontriamo la nostra protagonista, un'infermiera di nome Sasha (Olga Makeeva), la sua preoccupazione principale è quella di preparare il suo numero di canto per il ballo delle infermiere che sta per svolgersi in ospedale. All'improvviso viene selezionata, intervistata da un alto membro del partito (Igor Chernevich) e approvata per diventare l'infermiera principale che si prende discretamente cura di un paziente molto speciale. Quel paziente non è altro che il Segretario Generale (Aleksandr Filipenko), un uomo in condizioni di salute così precarie da riuscire a malapena a sostenere le proprie funzioni vitali, ma che crede ancora di avere un vero potere.

All'inizio sembra un lavoro come un altro, per il quale le qualità speciali di Sasha di essere discreta, educata e non invadente tornano utili. Ma la situazione è molto più complessa per lei, per l'ospedale, per il Partito e per l'intero Stato. In poche parole, diversi personaggi hanno richieste diverse, politiche e personali, per il Segretario Generale che non è del tutto sano di mente, e la maggior parte di loro vede in Sasha il canale di comunicazione. La donna non ha altra scelta se non quella di cercare di bilanciare diversi poteri più grandi di lei, e non può darsi pace. Le domande sono "perché?" e "per quanto tempo?", e la risposta potrebbe risiedere nel motto che il potere non va mai dato, ma sempre preso.

Rezo Gigineishvili ha costruito la sua carriera dirigendo spot pubblicitari, video musicali e commedie romantiche di repertorio in lingua russa prima di raggiungere la notorietà nel circuito dei festival cinematografici con il film in lingua georgiana Hostages [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Irakli Kvirikadze
intervista: Rezo Gigineishvili
scheda film
]
, basato su eventi reali, nel 2017. Anche quel film era ambientato negli anni '80 e trattava di un sistema che si reggeva sulla propria inerzia, attraverso la storia di un inutile tentativo di fuga di un gruppo di giovani intellettuali occidentali, che escogitavano un piano per dirottare un aereo. Con Patient #1 il periodo è lo stesso, ma l'atmosfera è ancora più cupa. Non ci sono entusiasmi giovanili o sogni di fuga, e anche quando Sasha riesce a sgattaiolare via per una notte per sfogarsi a una festa da ballo, il Partito non ha problemi a trovarla.

Gigineishvili dirige magistralmente l'atmosfera cupa. Il formato ridotto, i colori desaturati degli interni e gli edifici brutalisti e spigolosi nelle rare riprese esterne rendono l'idea da soli, così come i contrasti tra le inquadrature solitamente statiche che ritraggono la realtà e quelle a mano che mostrano le visioni cupamente oniriche, quasi da incubo, della mente di una persona che pensa di avere ancora potere. L'atmosfera è ulteriormente colorata dalla colonna sonora di Giya Kancheli, che passa da una tavolozza minimalista e quasi atonale all'inizio, verso il neoclassico, per poi finire nel regno del rock.

Volutamente lento per comunicare un senso di gravità, Patient #1 è un suggestivo richiamo ai tempi passati. In quanto tale, è anche una potente critica dei nostri tempi attuali, che si basano anch'essi sulle chiacchiere e sull'inerzia.

Patient #1 è una produzione georgiana in lingua russa di Independent Film Project.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy