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FILM Italia

I poliziotti di Fares

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Il giovane Josef Fares torna al cinema dopo la bella esperienza di Jalla!Jalla!, con il quale nel 2000 aveva sbancato i botteghini di mezza Europa facendosi incoronare 're della commedia'. A tre anni di distanza, il mago del low-budget ripete la performance e con Kops balza immediatamente ai vertici del box-office nazionale con un incasso totale di circa 15 milioni di dollari, spingendo la Columbia ad acquistarne i diritti per la distribuzione sul suolo americano.
Interpreti di questo sulfureo e surreale nuovo capitolo cinematografico del cineasta libanese di origine e svedese di adozione, sono ancora una volta il fratello Fares Fares e Torkel Peterssonn, nei panni di due poliziotti di un minuscolo villaggio della Svezia, alle prese con una assoluta mancanza di delinquenza. Costretti a fare i conti con l'ispettrice che venuta da Stoccolma comunica loro che la stazione di polizia del paese verrà chiusa entro i prossimi tre mesi i due eroi, insieme ai loro colleghi, tenteranno il tutto e per tutto per alzare il tasso di criminalità inventando o simulando i peggiori crimini. "In Svezia la criminalità non è così alta come negli altri paesi d'Europa" ha detto il 25enne regista in conferenza stampa a Roma in occasione dell'uscita italiana del film prevista per il 14 novembre "Ed è successo veramente che un certo numero di stazioni di polizia di alcune piccole città, siano state chiuse per ragioni finanziarie".

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Alla realtà più o meno drammatica legata alla perdita di un lavoro e delle certezze economiche e personali, si inserisce la finzione che Fares questa volta costruisce attraverso una onirica commistione di generi, in cui si riconoscono chiari riferimenti cinematografici Made in USA. Da Ritorno al futuro a Minority Report, passando per American Psycho e Terminator, il giovane cineasta richiama i suoi miti adolescenziali creando un opera bizzarra ma non meno affascinante "Non si tratta di una parodia. Citare i film con i quali sono cresciuto e che ho amato molto, è piuttosto un omaggio".
Prodotto ancora una volta dalla MEMFIS in collaborazione tra le altre con la Zentropa di Lars von Trier e dalla società di Lukas Moodysson, il film è ancora una volta un low budget, sebbene le spese rispetto al precedente siano state più che raddoppiate passando dal milione di euro di Jalla!Jalla! ai 2,2 milioni, dovuti sopratutto per i numerosi effetti speciali utilizzati in post-produzione.

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