07/12/2023 - Con il suo ultimo lungometraggio, François Kohler ci fa viaggiare nella mente di senior decisi ad affrontare la vita con la calma di un saggio

Quattro anni dopo Je ne te voyais pas, film intimista sulla giustizia riparativa che gioca abilmente con realtà e finzione, il regista svizzero, ex alunno dell’INSAS di Bruxelles, François Kohler ci propone di seguire un gruppo di senior alla ricerca di una felicità che sembra sfuggirgli di mano. Distribuito oggi da First Hand Films nelle sale della Svizzera tedesca e domani nelle sale del Ticino dopo la sua uscita nella Svizzera romanda il 27 settembre, Golden Seniors mette in scena le avventure di cinque personaggi che, nell’ambito di uno studio scientifico, intraprendono un intenso allenamento della mente volto a valutare l’impatto della meditazione sull’invecchiamento.

Cinque senior tra i 65 e i 76 anni stanno per intraprendere un viaggio verso l’ignoto, un salto senza paracadute nei meandri della loro mente. I protagonisti di Golden Seniors sono stati scelti per partecipare a un intenso allenamento meditativo basato sulla piena coscienza e l’altruismo, un’esperienza intensa e toccante che li confronta con le proprie paure ma anche con risorse emotive che forse non credevano nemmeno di possedere. La loro avventura dura diciotto mesi e fa parte di uno studio scientifico europeo chiamato Silver Santé che ambisce a valutare l’impatto dell’apprendimento di una lingua (l’inglese) e della meditazione sulla salute e il benessere dei senior.

Con Golden Seniors, François Kohler racconta in immagini questo percorso al contempo intimo e collettivo, toccante e intriso di tocchi di umorismo, un viaggio senza meta verso un benessere che i protagonisti del film non credevano potesse esistere. Incentrato sulle loro emozioni profonde, sui dubbi che inevitabilmente sorgono ma anche sulle piccole grandi vittorie del quotidiano, Golden Seniors trasforma un’esperienza scientifica in avventura umana, in confronto esigente con il proprio mondo interiore. Come invecchiare “bene” in una società sempre più egoista e egocentrica? Come fare a trovare la forza di avanzare quando l’umanità sembra aver perso i propri punti di riferimento e i propri valori fondamentali? François Kohler sensibilizza il pubblico sull’importanza della mente, sulla necessità di allenarla in modo diverso, più benevolo e altruista. Grazie a una narrazione minimale che evita il tranello della voce fuori campo e a immagini poetiche che cercano di catturare i momenti fugaci nei quali il corpo rende visibili le inquietudini della mente (le dita che si muovono in modo quasi impercettibile durante una seduta di meditazione o ancora i corpi mossi solo dalla respirazione) Golden Seniors ci mostra l’importanza del momento presente.

Ogni protagonista del film vive a modo suo gli effetti di questa intensa esperienza meditativa. Confrontati con le inevitabili difficoltà della vita e con esercizi quotidiani decisamente esigenti, alcuni abbandonano la nave o perdono l’entusiasmo iniziale, mentre altri si sentono sempre più coinvolti e rinvigoriti da uno stile di vita che gli permette di godere del presente come se non ci fosse un domani. Golden Seniors non è un film scientifico ma piuttosto un ritratto toccante dell’umano e delle sue risorse trasformative. Le parole d’ordine dei protagonisti diventano la pazienza, la disciplina, il coraggio e la resilienza, un mantra solitario che si trasforma, con il passare del tempo, in grido collettivo. È possibile invecchiare “bene” grazie alla meditazione e all’accettazione di sé? La risposta può essere trovata solo dentro sé stessi.

Golden Seniors è prodotto da P.S. Productions, Instant Film e RTS Radio Télévision Suisse.