19/01/2024 - Litri di sangue e recitazione istrionica abbondano in questa grandiosa incursione nell'ostilità tra danesi e svedesi di 500 anni fa, diretta da Mikael Håfström

Ulrich Thomsen, Mikkel Boe Følsgaard, Jakob Oftebro e Claes Bang in Stockholm Bloodbath

Rapida lezione di storia: all'inizio del 1500, il re Cristiano II di Danimarca e Norvegia decise di aggiungere la Svezia alla sua Unione di Kalmar, dando luogo a brutali battaglie contro gli svedesi, che erano molto riluttanti. Nel 1520, grazie anche a un esercito di mercenari tedeschi e scozzesi, Cristiano fu incoronato re di Svezia dall'arcivescovo svedese filo-danese Gustav Trolle nella cattedrale di Stoccolma. Agli svedesi sconfitti che erano in posizioni di rilievo fu concessa l'amnistia e si diede inizio ad un banchetto di tre giorni. Dopo i festeggiamenti, tuttavia, Trolle, che era stato imprigionato durante i conflitti, chiese un risarcimento a coloro che gli si erano opposti. L'accusa formale, data la posizione clericale di Trolle, era di eresia. Il re, da quel momento in poi chiamato "il Tiranno" in Svezia, acconsentì di buon grado e si procedette a un'esecuzione di massa, in cui circa 80 cittadini di spicco dello Stato e della Chiesa furono decapitati nella piazza principale, d'ora in poi nota come il Bagno di sangue di Stoccolma. Il selciato si tinse di rosso.

Cinquecento anni dopo, con nient'altro che l'amore fraterno tra gli ex acerrimi nemici ereditari, la svedese Viaplay e la danese Nordisk uniscono le forze per un'escursione cinematografica intitolata appunto Stockholm Bloodbath, in uscita in Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca con Scanbox.

Per tenere sotto controllo la situazione, gli sceneggiatori norvegesi Erlend Loe e Nora Landsrød hanno scritto un copione tutto in inglese, probabilmente puntando ai mercati internazionali. Il cast vanta una serie di scandinavi di prim'ordine, oltre a un gruppo di professionisti inglesi. La regia è affidata allo svedese Mikael Håfström, candidato all'Oscar per Evil e con Stephen King, Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone nel suo curriculum. Sono evidenti i richiami a Guy Ritchie, Trono di Spade, Robin Hood: Principe dei ladri e Tarantino, oltre a un pizzico di The Kingdom di Lars von Trier, il classico studio sull'odio dano-svedese.

Il micidiale medico di Von Trier viene sfidato dalla grandiosa interpretazione di Claes Bang nel ruolo di Re Cristiano ("Fottuti svedesi... RUSTICI!"), un succulento momento di  recitazione sopra le righe. Simili sentimenti   sono espressi da Jakob Oftebro nel ruolo di Trolle, Mikkel Boe Følsgaard nel ruolo del comandante danese Didrik Slagheck ("Buongiorno... STOCCOLMA!", ruggisce prima di una nuova serie di decapitazioni) e Ulrich Thomsen nel ruolo dell'ennesimo ecclesiastico traditore, Hemming Gadh. Sia gli attori che i personaggi si divertono alla grande, declamando dialoghi anacronistici e senza senso. Shakespeare potrebbe essere una fonte di ispirazione, ma il linguaggio non è certo quello del Bardo.

E ci sono anche le donne. Kristina Gyllenstierna, futura vedova del reggente svedese Sten Sture, viene rappresentata con discreta dignità da Emily Beecham. Del tutto fittizie sono le due giovani sorelle svedesi Anna e Freja Eriksson, sopravvissute al massacro della famiglia e in cerca di vendetta. Le tattiche cazzute alla Kill Bill sono messe a frutto da Sophie Cookson e soprattutto da Alba August, che si accovaccia come una tigre, si nasconde come un drago ed è un'arciera cattivissima. C'è un frenetico numero di danza al ballo dell'incoronazione ("Pa-a-rtyy!" grida il re) e una battuta sulla sindrome di Stoccolma. Per quanto riguarda le scene dell'esecuzione, viene in mente il titolo di uno sketch dei Monty Python: "Secchiate di sangue che escono dalla testa della gente". In certi l'accuratezza storica in tutta questa follia è sorprendente, per cui l'enorme budget è ben speso, fino all'ultima corona.

Stockholm Bloodbath è prodotto da Viaplay Studios e Nordisk Film. Le vendite sono gestite da TrustNordisk.

(Tradotto dall'inglese)