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IFFR 2024 Harbour

Recensione: After the Long Rains

di 

- A soli 21 anni, Damien Hauser presenta il suo terzo lungometraggio, un vibrante racconto di formazione sul partire da casa e il farvi ritorno

Recensione: After the Long Rains
Bosco Baraka Karisa ed Eletricer Kache Hamisi in After the Long Rains

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di Damien Hauser viene presentato in anteprima europea nella sezione Harbour del festival, eppure avere un "futuro brillante" è praticamente l’obiettivo di questo regista. Una decina di anni fa si era creata un'eccessiva ossessione per la giovane età dell’enfant prodige del Quebec Xavier Dolan; con tre film, a 21 anni, Hauser lo batte, senza tanta fastidiosa pubblicità e con almeno altrettanto talento e futuro.

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, presentato a Tallinn (il precedente film di Hauser che chi scrive aveva visto) e After the Long Rains è simile all'abisso tra i 19 e i 21 anni, l'età che ha adesso. Prima stava solo imparando a fare il bucato da solo e a realizzare una commedia sexy keniota infantile ma divertente, mentre ora Hauser è in grado di infondere un po' di grandeur e di ulteriore maestria al suo cinema, che questa volta si confronta con le preoccupazioni del cinema africano e nero diasporico contemporaneo.

Il cinema africano di questa generazione sembra notevolmente più lungimirante; laddove maestri precedenti come Sembène contemplavano l'eredità post-coloniale e la resistenza di tradizioni risalenti a molto tempo prima, After the Long Rains - come Atlantics [+leggi anche:
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intervista: Mati Diop
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di Mati Diop, con cui condivide molto - ha una coscienza più globalizzata, anela a ciò che si trova oltre i confini del continente e si nutre di influenze visive molto più eclettiche e talvolta stridenti. Si tratta di un dramma incentrato sul raggiungimento dell'età adulta, che vede protagonista Aisha (interpretata da bambina da Electricer Kache Hamisi), le cui ambizioni e i cui sogni si trovano al di là del suo piccolo villaggio keniota di Watamu, a prescindere dal fatto che questo luogo definisce tutto ciò che la riguarda. Il patriarcato è un ostacolo enorme e duro: scòrdati di fare l'attrice, o anche l'operosa pescatrice, e se non riesci a prendere voti decenti, allora abituati a raccogliere l'acqua dal pozzo, proprio come le tue antenate prima di te.

Ciò che colpisce in modo particolare gli spettatori di After the Long Rains sono la molteplicità della fotografia e delle composizioni, o meglio il modo in cui Hauser resiste alla scelta di un'unica estetica uniforme. C'è un arsenale di schemi visivi e di interruzioni che attirano l'attenzione in modo un po' ostruttivo - riprese con la mobilità di uno smartphone a mano, una miriade di distorsioni e manipolazioni filtrate dell'immagine e lenti che trasformano i soggetti e lo scenario in macchie quasi psichedeliche - eppure sono sempre legati e non distolgono mai l'attenzione dal ritmo della storia, in cui Aisha trova un padre surrogato nel pescatore Hassan (Bosco Baraka Karisa). Mentre suo padre è occupato a fare l'autista di moto, Hassan la porta in acqua, le insegna a navigare e stimola la sua immaginazione con i racconti del "pesce d'oro" che suo padre - anch'egli pescatore - ha valorosamente cercato di strappare ai mari.

After the Long Rains parla della rottura del ciclo della continuità, a livello micro, macro e anche extra-cinematografico, sognando un'Africa in cui non ci si limiti a ereditare gli orizzonti limitati dei propri genitori (e lo stesso fratello di Aisha, Omari, segue questa prerogativa avviando una boutique di moda import di successo). Forse si rischia di valutare questo film solo come una dimostrazione di impegno e di industria da parte di un cineasta ancora in fase di sviluppo come Hauser, ma è comunque esaltante avere un punto di osservazione privilegiato da cui vedere la sua sperimentazione giovanile, cedendo alla sua tentazione di cancellare ogni confine - qui continentale e cinematografico - che lo frena.

After the Long Rains è una coproduzione tra Kenya e Svizzera di Damien Hauser e Art4um Production GmbH. Le vendite sono affidate a Rushlake Media.

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(Tradotto dall'inglese)

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