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IFFR 2024 Concorso Tiger

Recensione: Grey Bees

di 

- Dmytro Moiseiev dirige un adattamento intenso e leggermente surreale del romanzo di Andrey Kurkov, che racconta la storia di un apicoltore che si trova tra i fronti della guerra del Donbass

Recensione: Grey Bees
Viktor Zhdanov in Grey Bees

Le api svolgono un ruolo produttivo e unico nell'ecosistema naturale, integrando la vita del verde e degli esseri umani, ma sono anche attratte - quasi a dispetto della loro  naturale industriosità - dal materiale putrido e in decomposizione. Il titolo del film del regista ucraino Dmytro Moiseiev, e dell'acclamato romanzo originale di Andrey Kurkov, immagina questi insetti come sparuti, invecchiati e fiacchi, certamente una descrizione fantasiosa ma crudele per i residenti che resistono in un villaggio minerario raso al suolo in mezzo alla guerra del Donbas.

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Presentato nella Tiger Competition dell'IFFR, Grey Bees è un'opera narrativa abile e ordinata, ricca di sottili ironie prima che la sua trama si intensifichi gradualmente. Riducendo la struttura da diario di viaggio del romanzo, Moiseiev aggiorna l'azione dalla metà degli anni 2010 al gennaio 2022, una data inquietante, pur contenendola esclusivamente all'interno del villaggio minerario, reso esso stesso come una sorta di pittoresca rovina e desolazione. Tuttavia il limite principale del suo film è che non approfondisce particolarmente ciò che già conosciamo di questo conflitto tanto discusso e limita i suoi tre personaggi centrali a una modalità caricaturale; per quanto carismatici siano i loro ritratti sullo schermo, non sempre suggeriscono una vita e un'interiorità al di là delle riduzioni simboliche delle prospettive comuni sulla guerra.

Moiseiev genera una certa tensione produttiva osservando il protagonista, Sergei (Viktor Zhdanov), un minatore in pensione che ha evidentemente trovato un nuovo lavoro gratificante come apicoltore. Il paesaggio è allo stesso tempo post-apocalittico e pre-moderno: in assenza di agricoltura, deve  raccogliere ciò che può da un ambiente estremamente ristretto per il suo sostentamento. Possiamo sentire la dolce, anche se temporanea, soddisfazione di produrre e assaggiare il prezioso miele in questi luoghi senza speranza; la sua funzione è anche quella di moneta di scambio per altri generi alimentari, e sicuramente per acqua e carburante.

La sua politica e il suo scetticismo nei confronti della più ampia causa nazionalista ucraina sono mostrati con sicurezza (e sono anche stimolanti e intransigenti, data l'automatica solidarietà dell'Occidente e delle sue istituzioni), ma un certo mistero esistenziale è mantenuto dal suo rifiuto di lasciare il villaggio. Abbandonato in un'età avanzata di sviluppo bloccato, potrebbe soffrire di stress post traumatico? La cura e la pazienza con cui Moiseiev lo riprende mentre fermenta il miele tradisce il fatto che questa stringente routine è la sua stessa ricompensa. Gli orizzonti luminosi si affievoliscono nell'aria piena di fuliggine; può credere che le api esistano dovunque lui potrebbe eventualmente stabilirsi?

Il suo amico d'infanzia Pashka (Vladimir Yamnenko) vive più vicino al territorio controllato dal PDR e agisce tranquillamente come agente e vedetta per le loro forze; Sergei apprezza la sua compagnia, ma certamente si oppone alle sue simpatie russe, tuttavia non riesce ad alzare la testa ed essere un ucraino orgoglioso che si batte il petto, almeno non nella concezione promossa da Zelenskyy. I dialoghi con un soldato delle forze nazionali - che inizialmente sembra preoccupato per la sua protezione, ma che in realtà lo sta spiando - lo chiariscono in termini eccessivamente bruschi. Si ha l'impressione che una dimensione supplementare e una serie di dettagli forniti dal romanzo siano stati eliminati. Lo stesso Kurkov è nato a San Pietroburgo e pubblica in russo, ma indubbiamente si identifica come ucraino; il fatto che i due Paesi siano in guerra perenne da 130 anni è espresso direttamente in questo scambio con il soldato. L'incedere di Grey Bees verso la tragedia ricorda in modo pessimistico che questa guerra potrebbe non essere mai vinta del tutto, ma solo placata temporaneamente.

Grey Bees è una produzione dell’ucraina Idas Film.

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(Tradotto dall'inglese)

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