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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia

Elisa Fuksas gira Marko Polo

di 

- Iniziate le riprese del nuovo film della regista, una docu-commedia innovativa e sperimentale sulla ricerca di senso a partire da un fallimento

Elisa Fuksas gira Marko Polo
Il set di Marko Polo (© Lodovico Colli di Felizzano)

Un traghetto, quattro personaggi e una voce in viaggio. Sono le immagini del primo ciak di Marko Polo, il nuovo film di Elisa Fuksas che ha iniziato ieri le riprese ad Ancona.

La filmografia di Fuksas comprende film di fiction – l’esordio del 2012 Nina [+leggi anche:
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del 2019 – e documentari: il più recente, Senza fine [+leggi anche:
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, era alle Giornate degli Autori di Venezia 2021 come Evento Speciale. Marko Polo è un progetto innovativo che prevede parti del film girate come da copione, altre invece come puro documentario, momenti reali di un misterioso viaggio lungo dal tramonto all’alba. Mentre la nave oscilla come una metafora perpetua della precarietà di tutto, li protagonisti affrontano i grandi temi della vita.

La docu-commedia si avvale di un cast corale: Iaia Forte (Qui rido io [+leggi anche:
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), Flavio Furno (Il sol dell’avvenire [+leggi anche:
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), Letizia Cesarini (la cantautrice nota come Maria Antonietta), la stessa Elisa Fuksas e la sorella Lavinia, ed Elisa Casseri, che è anche co-sceneggiatrice con la regista. Il film infatti promette di essere molto personale: quando Elisa scopre che il film a cui lavora da anni è naufragato, tutto le sembra vacillare, anche la sua fede. Voleva raccontare la sua conversione alla religione cattolica, ma forse non ci ha creduto abbastanza. "A Dio o al film?", si chiede, ma non lo sa nemmeno lei. Di fronte al fallimento, è sempre stata solo capace di perdersi. "Perché sei pesante e non sai guardare gli altri", le dice la Madonna la prima volta che le parla, desacralizzando la sua crisi e spingendola a reagire. Per questo, Elisa, sua sorella, la sua sceneggiatrice e l'attore protagonista del film fallito partono per un viaggio in nave, diretti verso un santuario di cui sanno poco o niente. Ognuno di loro ha qualcosa da risolvere, un nodo da disfare: esattamente come tutti gli altri pellegrini presenti sulla nave.

“Un esperimento – spiega la regista - sulla ricerca di senso a partire da un fallimento, che misteriosamente è capace di ricucire un patto di fede e fedeltà, tra realtà e rappresentazione ma soprattutto tra la protagonista e il mondo. Io continuo a cercare una strada, un modo per essere me stessa e cristiana e stare nel mondo”.

La fotografia di Marko Polo è firmata da Emanuele Zarlenga, il montaggio sarà di Michelangelo Garrone, mentre Lucia Votoni è responsabile dei costumi. Il film è prodotto dalla indipendente Indiana Production (parte del gruppo europeo Vuelta), che ha realizzato recentemente Lubo [+leggi anche:
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di Giorgio Diritti e Dieci minuti [+leggi anche:
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di Maria Sole Tognazzi, e che ha coprodotto con la tedesca Pantaleon Films la serie Sky Unwanted - Ostaggi del mare diretta da Oliver Hirschbiegel.

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