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BERLINALE 2024 Concorso

Recensione: Small Things Like These

di 

- BERLINALE 2024: Basato sull'omonimo libro di Claire Keegan, il terzo lungometraggio del regista belga Tim Mielants è il ritratto di una piccola città tormentata dall'indifferenza

Recensione: Small Things Like These
Cillian Murphy in Small Things Like These

Irlanda, cittadina di provincia, anni '80: una suora trascina una ragazza adolescente dentro una anonima porta mentre lei grida - "Papà! Papà!" A pochi metri di distanza, un carbonaio locale assiste a questa scena orribile nell'ombra, con il corpo avvolto dalle tenebre e il viso impiastricciato di carbone quasi come un’utile travestimento. Bloccato sul posto, l'uomo sa che deve fare qualcosa, i suoi occhi raccontano tutto mentre l'inquadratura si chiude sul suo volto sudicio.

È il primo momento di vera e propria presa di posizione del regista belga Tim Mielants nel suo terzo lungometraggio, Small Things Like These [+leggi anche:
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scheda film
]
, presentato in anteprima al Berlinale Palast come film di apertura del festival, in Concorso. Mielants, che si è fatto conoscere anche come regista televisivo, si ritrova con la star di Peaky Blinders Cillian Murphy nella nativa Irlanda dell'attore. Murphy chiude anche il cerchio con lo sceneggiatore di questo film, Enda Walsh, che ha fatto il suo debutto professionale in una delle opere di Walsh, Disco Pigs, e in seguito ha recitato nell'omonimo adattamento cinematografico del 2001.

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Il carbonaio Bill Furlong si alza alle prime luci dell'alba per gestire la sua attività, trasporta sacchi di combustibile negli stabilimenti locali e torna a casa tardi per ripulirsi le mani dalla sporcizia – insapona, riscacqua, insapona - e cenare con la moglie e le cinque ragazze. L'attenzione che riserva all'incontro con un ragazzo del posto rompe la routine e rivela per la prima volta le basi morali di Bill, ma la moglie Eileen (Eileen Walsh) lo incoraggia a farsi gli affari suoi. Allo stesso modo, dopo aver assistito alla consegna di una ragazza (la sosia di Jessie Buckley, Zara Devlin) nel vicino convento, che chiamava il padre, Bill si trova di fronte a un vero e proprio dilemma etico: fare o non fare qualcosa, nella provincia irlandese in cui ci si aspetta passività, ma che alla fine è più sinistra dello scandalo.

Metà mistery e metà studio di personaggio, il nuovo film di Mielants riesce più nel primo che nel secondo, fallendo come adattamento forse troppo fedele dell'omonimo romanzo di Claire Keegan, candidato al Booker Prize. Una sorte simile è toccata a Eileen di William Oldroyd - romanzo anch'esso in lizza per il Booker Prize ma riadattato dall'autrice originale, Ottessa Moshfegh - anche se Small Things Like These non riesce a sostenere il suo peso in termini di intrigo.

Attraverso lunghe panoramiche e carrellate, Mielants dipinge Bill in movimento, che cammina e si muove con decisione in una città che preferisce rimanere immobile e silenziosa. Il regista stabilisce efficacemente la routine ripetitiva e faticosa di Bill come patriarca della famiglia, Ma Small Things Like These vacilla molto a causa della sceneggiatura, che pone un'inutile enfasi su blandi flashback dell'infanzia del nostro protagonista, dove il Natale è perseguitato da ricordi di perdita e delusione che non riescono ad aggiungere sostanza ai temi tragici del film.

I momenti difficili che incrinano la vita quotidiana di Bill sono sostenuti da un'ossatura di primi piani sugli occhi straziati (sempre efficaci) di Murphy, ma non bastano a riempire gli spazi vuoti emotivi. Tuttavia, nella seconda metà del film un'interpretazione sfolgorante di Emily Watson nei panni di Suor Mary accresce la ferocia dell'incombente tema centrale del film: quello delle famigerate lavanderie Magdalene irlandesi, note anche come manicomi Magdalene per le "giovani donne perdute" costrette a lavorare al loro interno. Il fluttuante tema orchestrale e il sound design di Senjan Jansen – in cui i meccanismi interni del convento tintinnano come le palle e le catene di una prigione - completano il ritratto di una piccola città turbata dall'indifferenza.

Small Things Like These è una coproduzione tra l'irlandese Big Things Films e la belga Wilder Content, mentre FilmNation è responsabile delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 15/02/2024: Berlinale 2024 - Small Things Like These

27 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Alan Moloney, Catherine Magee, Cillian Murphy, Drew Vinton, Eileen Walsh, Emily Watson, Matt Damon, Tim Mielants, Zara Devlin
© 2024 Dario Caruso for Cineuropa - dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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