17/02/2024 - BERLINALE 2024: La coppia di registe Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha realizza un dramma semplice ma sentito sull'amore e la resistenza contro il patriarcato in età avanzata

Lily Farhadpour in My Favourite Cake

Tutti gli occhi erano puntati sui registi Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha - o meglio, sulla loro assenza - alla prima mondiale del loro nuovo film, My Favourite Cake [+leggi anche:
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scheda film], in Concorso alla Berlinale 2024. La coppia di registi è balzata agli onori delle cronache internazionali non certo per loro colpa: i  passaporti sono stati sequestrati dal governo iraniano e il loro viaggio a Berlino è stato bloccato. Anche il loro film del 2020, Ballad of a White Cow [+leggi anche:
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scheda film], era stato presentato in anteprima nel Concorso della Berlinale, ma rimane vietato in Iran. Ciononostante la loro presenza si è fatta sentire attraverso le star Lily Farhadpour ed Esmail Mehrabi, e Farhadpour ha anche letto una dichiarazione dei registi alla conferenza stampa.

Il film si basa su una semplice premessa: incoraggiata dai suoi amici pensionati a cercare compagnia e vivere nuovi sogni romantici, la settantenne vedova Mahin (Farhadpour) decide di rimettersi in gioco. Un incontro con la polizia morale iraniana rinvigorisce ulteriormente la fiducia di Mahin nel difendere ciò in cui crede, dopo essersi schierata con successo accanto ad una ragazza accusata di non indossare correttamente l'hijab. Quando scopre che un anziano tassista di nome Faramarz (Mehrabi) è anch'egli celibe, Mahin lo invita a casa sua e i due condividono una splendida serata.

My Favourite Cake cattura un'impressionante gamma di emozioni umane, coinvolgendo gli spettatori attraverso uno stile di umorismo accessibile e una sit com leggera. Gli amici di Mahin scherzano guardando il filmato della loro colonscopia e a lei regalano un misuratore di pressione per il  compleanno. Però molte delle battute cadono in una progressione narrativa ripetitiva che, per alcuni, può persino far sembrare prevedibile il drastico cambio di tono finale. La convenzionalità porta a volte il film a trascinarsi e costringe la storia a perdere parte della sua tensione drammatica, nonostante il suo fascino complessivo.

Il direttore della fotografia Mohammad Haddadi conferisce all'opera un senso di caldo realismo, esemplificato da una scena in cui Mahin e Faramarz siedono nel giardino del primo, con le loro figure dolcemente incorniciate da foglie e rami sfocati che sembrano abbracciare la loro ritrovata intimità. La macchina da presa non si allontana mai da Mahin, permettendo a Farhadpour di brillare nei panni di una settantenne sincera e sensibile: anche lei dorme fino a mezzogiorno e lo chiama svegliarsi "all'alba". La colonna sonora, composta da deliziosi brani iraniani, è completata dal sound design discreto di Hossein Ghoorchian, con un basso drone che ronza minacciosamente durante il climax del film e un'arpa da pollice che intona una melodia agrodolce alla fine.

Gli spettatori che hanno familiarità con gli eventi attuali in Iran riconosceranno il significato politico del coraggio di Mahin contro la polizia morale. Il film nasconde anche qualcosa di più di quello che sembra, in quanto l’incontro notturno tra un uomo e una donna non sposati, per quanto senza pretese, è soggetto alla censura. My Favourite Cake è costellato di aspetti come questo, comprese le menzioni nostalgiche delle libertà concesse nell'Iran pre-rivoluzione, che si aggiungono agli impulsi di resistenza dei registi. Il film si unisce con decisione a una nuova ondata di film che celebrano la socievolezza e la complessità della vita delle donne anziane.

My Favourite Cake è una coproduzione tra l'iraniana Filmsazan Javan, la francese Caractères Productions, la svedese Hobab e la tedesca Watchmen Productions. Le vendite internazionali sono gestite dalla Totem Films di Parigi.

(Tradotto dall'inglese)

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Esmail Mehrabi, Lily Farhadpour
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