Cronologia, la posizione del BLIC
Prosegue la polemica sulla necessità di modificare le regole della cronologia dei media, ovvero il cambiamento dell’ordine e del termine per la diffusione di film in Francia (in sala, poi DVD, canali criptati e canali hertziani). Dopo Alain Terzian dell’Unione dei produttori di Film (IPF), Michel Gomez (ARP – Auteurs Réalisateurs Producteurs) e Patrick Brouiller (AFCAE - cinema d’essai), tocca ora al BLIC (Ufficio per le relazioni delle Industrie Cinematografiche) affermare il proprio punto di visto attraverso il suo portavoce, il presidente Marin Karmitz. L’organismo manifesta una grande cautela nella discussione.
In un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro, Marin Karmitz ha voluto mettere in guardia le televisioni e i professionisti del cinema che vogliono modificare il termine della diffusione dei film sul piccolo schermo come soluzione alle preoccupazioni provocate dall’uscita dei DVD, fissata a sei mesi dopo la distribuzione in sala (contro i 9 mesi e i due anni per i canali televisivi). Secondo lui “modificando il termine di programmazione dei film in televisione, si modificherà inevitabilmente quello dei video, mettendo in pericolo le sale. Rendendo più compatto il processo di diffusione dei film, si sopravvaluteranno i blockbuster, osteggiando le produzioni più deboli che beneficiano di mezzi di promozione più modesti e hanno bisogno di più tempo per entrare nel mercato. Questo può spingere a rimettere in causa la diversità della creazione”.
Inoltre il presidente del BLIC, anche presidente della Federazione Nazionale dei Distributori Francesi (FNDF) e direttore del gruppo MK2, ritiene che “i sei mesi per i DVD e la diffusione su una canale criptato sono un sistema che permette alle televisioni di trovare un loro posto. Si tratta di un equilibrio soddisfacente, ma estremamente fragile. Se si tocca uno degli elementi, si rischia di far crollare tutto”.
Karmitz ha infine confutato l’alibi della lotta contro la pirateria che secondo alcuni professionisti giustificherebbe la modifica della cronologia dei media: “E’ sufficiente constatare che la pirateria consiste ormai nel far uscire dei film ancor prima che entrino in sala”.
Il BLIC riunisce l’Associazione dei produttori indipendenti (API), la Federazione nazionale dei cinema francesi (FNCF), la Federazione nazionale dei distributori di film, il Sindacato nazionale dell’Edizione Video e la Federazione delle industrie tecniche del cinema, dell’audiovisivo e del multimedia (FICAM).
(Tradotto dal francese)
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