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MÁLAGA 2024

Recensione: Los pequeños amores

di 

- Celia Rico continua ad esplorare la complessità del rapporto materno-filiale in un film intimo e semplice con María Vázquez e Adriana Ozores

Recensione: Los pequeños amores
Adriana Ozores e María Vázquez in Los pequeños amores

Teresa cambia i suoi piani di vacanza per aiutare la madre, che ha appena avuto un piccolo incidente alla gamba. Nella casa di campagna dove vive la madre, le due trascorrono insieme un'estate in cui non riescono a mettersi d'accordo nemmeno sulle cose più banali. Tuttavia, la convivenza finirà per suscitare più del previsto e, in quelle notti d'estate, Teresa vivrà inaspettatamente momenti rivelatori con la madre. Interpretata da María Vázquez e Adriana Ozores, questa è la storia raccontata in Los pequeños amores, il nuovo film di Celia Rico, presentato nella Sezione ufficiale del Festival di Malaga e che uscirà nelle sale spagnole l'8 marzo distribuito da Bteam Pictures.

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Se nel suo emozionante lungometraggio d'esordio, Viaje al cuarto de una madre [+leggi anche:
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, la regista sivigliana ritraeva l'amore materno-filiale nella giovinezza della figlia, nel suo nuovo film Rico continua a esplorare la complessità di questo tipo di rapporto in un'altra fase della vita della figlia: quando questa è già indipendente, ma nonostante ciò è ancora profondamente legata a quel rapporto con la madre, tanto delicato quanto misterioso. Seguendo lo stile intimo, semplice e sincero del film precedente, la regista racconta, attraverso la quotidianità, ciò che accade tra una madre e una figlia quando quest'ultima torna temporaneamente nella casa di famiglia dopo essersene allontanata: l'inversione dei ruoli con la madre malata, il senso di colpa della figlia per non essere sempre presente, lo scontro generazionale, i rimproveri per le aspettative disattese, la paura di essere giudicate o di fare del male, la solitudine di entrambe.

In questo modo, il film è un ritratto onesto e bellissimo della famiglia come luogo ambiguo di sicurezza, ma anche di vulnerabilità, del legame materno-filiale come una sorta di tensione irrisolta tra quell'amore non scelto che ci si aspetta sia incondizionato e il legame che esso implica. L'interesse del film sta anche nel modo in cui riesce a raggiungere tutto ciò e a ottenere il tono che cerca da uno sguardo interiore, attraverso dettagli minuziosi, attraverso sguardi e gesti quotidiani, attraverso silenzi, assenze e fuori campo, attraverso ciò che non viene detto più di ciò che viene detto. Anche attraverso la ricreazione degli spazi, degli abiti e degli oggetti della memoria sentimentale (oggetti come quel tavolo portatile che parla di questo incontro tra passato e presente) e le frasi precise che in modo quasi velato riescono a dire molto: "È come se fossi sposata con tua madre", dice con un certo umorismo un altro personaggio del film in riferimento all'anello ereditato dal padre che la figlia indossa. Una delle cose migliori del film sta in quei momenti rivelatori di vera intimità, che María Vázquez e Adriana Ozores, con la loro naturalezza e vicinanza, riescono a fare propri.

In Los pequeños amores Celia Rico ci mostra ancora una volta la capacità narrativa del cinema senza bisogno di grandi artifici, ciò che i dettagli e i piccoli conflitti quotidiani ci raccontano di noi stessi. Un ritratto intimo e commovente dell'amore madre-figlia raccontato con delicatezza e umanità, dell'amore come misto di tenerezza e angoscia, dell'imparare ad amare anche da quelle distanze insormontabili che ci separano dall'altro.

Los pequeños amores è una coproduzione tra Spagna e Francia delle compagnie Arcadia Motion Pictures, Viracocha Films AIE e Noodles Production, venduta nel mondo da Latido Films.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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