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SXSW 2024

Recensione: Timestalker

di 

- La specialista della commedia nera britannica Alice Lowe torna con uno sguardo sull'amore attraverso i secoli, e tra le rovine

Recensione: Timestalker
Aneurin Barnard e Alice Lowe in Timestalkers (© Ludovic Robert)

La storia di Timestalker di Alice Lowe attraversa i millenni, dalla letterale notte dei tempi all'anno 2117. Dopo il successo della regista britannica con il suo Prevenge [+leggi anche:
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, presentato a Venezia nel 2016, l'attesa per il suo secondo lavoro è stata quasi altrettanto lunga. Il suo esordio mescolava perfettamente orrore macabro e understatement comico, nel racconto di una madre in attesa spinta all'omicidio per ordine del suo bambino non ancora nato. Timestalker è molto più ambizioso nella sua sceneggiatura e nella sua concezione, che si ispira tanto al barocco del 1780 quanto agli appariscenti anni '80, eppure ha qualcosa di leggermente insoddisfacente e quasi pittoresco. Il film viene presentato in anteprima questa settimana nella sezione Narrative Spotlight del SXSW, ad Austin, in Texas.  

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Per introdurre con delicatezza e un po' di leggerezza questo racconto d'epoca, si potrebbe dire che si tratta di una fusione a livello narrativo e tonale tra La Bête, visto l’anno scorso, e la commedia high-concept Bedazzled (interpretata originariamente da Peter Cook e poi da Brendan Fraser nel suo remake hollywoodiano). Lowe, che scrive, dirige ed è anche protagonista, è Agnes, la quale desidera e insegue l'affascinante e byronico Alex (Aneurin Barnard) attraverso diverse epoche e ambientazioni anglofone. Le sezioni ambientate nel 1793, in cui Agnes è un'aristocratica annoiata e Alex un brigante drogato, e nel 1980, in cui la prima è una fan ossessiva delle pin-up pop neo-romantiche del secondo, occupano i segmenti narrativi più ampi, mentre il film si muove in modo piacevolmente non lineare tra i primi tempi moderni, la Seconda guerra mondiale e una distopia post-apocalittica.

La Lowe ha espresso la sua insoddisfazione per il tropo del “personaggio femminile forte” che ha spesso dovuto incarnare. Provocatoriamente, Agnes ha una motivazione meglio associata ai personaggi maschili della storia del cinema, quella dello spasimante deluso e frustrato, i cui sentimenti amorosi sono negati alla reciprocità e alla catarsi. Ma il difetto principale di Timestalker è che la sua sceneggiatura non è abbastanza divertente. Rispetto al suo ultimo film, e al suo predecessore spirituale Killer in viaggio [+leggi anche:
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(anch’esso da lei scritto e interpretato), il film è visivamente più intenso, più fluente e più completo, ma le risate che speriamo di goderci – siano esse risatine leggere o più convinte – semplicemente non ci sono. A questo proposito, il film ricorda anche un tipo di comicità piuttosto antiquata, alimentata dalla tradizione britannica degli sketch alla Monty Python, in cui epoche storiche complesse possono essere presentate in modo irriverente e forse stereotipato; indossando una parrucca e una cipria, o una cuffietta vittoriana, Lowe spesso sottolinea questo sfarzo con un'anacronistica bomba F o un'espressione stralunata. Nonostante il film si concentri sulle complesse politiche di genere e sulle instabili regole dell'attrazione, il senso del limite e della provocazione che ha caratterizzato i precedenti lavori di Lowe è comunque assente.   

Eppure Timestalker funziona innegabilmente in modo fluido e impressionante come un pezzo di narrazione, catturando facilmente l'attenzione del pubblico: costringendoci a impegnarci per collegare situazioni indirette con conseguenze tardive, e disseminando indizi visivi eloquenti tra montaggi e match cut. Il film funziona così bene come racconto ricorsivo di amour fou, che il pubblico potrebbe anche accontentarsi di ritenerlo soddisfacente come commedia più generica. Al di là dei suoi seducenti occhi scuri e la frangia arruffata, il vero fervore che Alex genera per Agnes è troppo opaco e per gli spettatori è una questione di dato acquisito piuttosto che di realtà percepita; ma l'abilità di Lowe nell’elaborare una storia avvincente, espressa con finezza, è fuori discussione.

Timestalker è una produzione britannica guidata da Western Edge Pictures e Popcorn Group. Le vendite mondiali sono affidate a HanWay Films.

(Tradotto dall'inglese)

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