email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BERGAMO 2024

Recensione: Fino alla fine della musica

di 

- Cristiane Oliveira descrive una comunità di immigrati italiani cattolici dell’estremo sud del Brasile in cui l’anziana protagonista si riscatta dai pregiudizi

Recensione: Fino alla fine della musica
Cibele Tedesco in Fino alla fine della musica

C’è una comunità di circa mezzo milione di italiani stabilitasi nell’estremo sud del Brasile che parla il Talian, una lingua formata dalla mescolanza del portoghese con le lingue parlate dagli immigrati giunti prevalentemente da Veneto e Lombardia alla fine dell'Ottocento. È in questa collettività nello stato del Rio Grande do Sul che la regista e sceneggiatrice Cristiane Oliveira ha ambientato il suo Fino alla fine della musica, in anteprima europea nel concorso del Bergamo Film Meeting.

Al suo terzo lungometraggio, la regista brasiliana segue nel suo nuovo film una coppia sposata da più di 50 anni, Chiara e Alfredo (i non professionisti Cibele Tedesco e Hugo Lorensatti), lei casalinga, lui fornitore di piccoli bar sparsi nelle colline, dopo aver gestito per anni uno spaccio di alimentari e altro. Il film comincia proprio nel momento in cui il figlio minore Vancarlo (Jonas Piccoli) sta partendo per andare a vivere per conto suo. Scopriamo presto che il figlio maggiore della coppia, Marco, è morto in un incidente d’auto e indoviniamo il dolore per la perdita dagli occhi azzurri e tristi della madre.

Chiara inoltre è convinta che qualcosa non vada nel comportamento del marito, che forse le nasconde qualcosa, e lascia le sue faccende domestiche per accompagnare Alfredo nei suoi viaggi per rifornire i bar con la loro vecchia auto sgangherata. Rimane turbata quando capisce che lui vende i mazzi di carte senza rilasciare regolare ricevuta e durante una discussione scopre che Marco aveva venduto il negozio a causa di irregolarità nella contabilità del padre.

Sullo sfondo della relazione tra i due c’è il Brasile. Con pochi tocchi narrativi Oliveira colloca l’anziana coppia all’interno di una comunità unita da quel bizzarro antico dialetto che ne circuita l’identità culturale: si tratta di una comunità arcaica che si è nutrita di pregiudizi, profondamente cattolica, tendenzialmente bigotta. Più di una volta sentiamo i notiziari in radio e in tv accennare ad uno scandalo che ha coinvolto un parlamentare corrotto e sua moglie, anch’essa arrestata per complicità. “Pover’uomo, lo stanno perseguitando” commenta Alfredo. La regista suggerisce che la coppia è tra quei milioni di brasiliani che alle elezioni presidenziali del 2018 hanno votato l’estrema destra populista di stampo cristiano. Questa mentalità rende più difficile il percorso d’emancipazione della protagonista.

L’occasione per un affrancamento si presenta con l’apparizione di Luca (Nicolas Vaporidis), un giovane italiano ospite dei vicini di casa. Luca è buddista e Chiara, incuriosita da questa religione-filosofia che non è dotata nemmeno di un testo sacro e icone da adorare come quello della Madonna, scopre la nozione di trasmigrazione delle anime. Desiderosa di trovare un’uscita da un’esistenza inerte, che l’ha tradita e le sta ormai stretta, vede nella tartaruga che le ha regalato pochi giorni prima il marito la reincarnazione del figlio Marco. E parla con la tartaruga, mentre intorno a lei la regista sparge piccoli segni di realismo magico assecondati dalla ricca e morbida palette di colori della fotografia di Julia Zakia. Come nella parabola del Budda, citata nel film, Chiara ha trovato il modo per uscire dalla casa in fiamme. Riconquistando forse la serenità e l’amore.

Fino alla fine della musica è una coproduzione tra Brasile, Germania e Italia di Okna Producoes, Crisol Filmes, Departures Film, Movimento Film, Solaria Film. Le vendite internazionali sono affidate alla tedesca Patra Spanou. Il film sarà in uscita in Italia il 28 marzo, distribuito da Lo Scrittoio e Solaria Film.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy