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BERLINALE 2023 Forum

Recensione: Notes from Eremocene

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- BERLINALE 2023: Nel lucido film-saggio della documentarista slovacca Viera Čákanyová, ci sono due opzioni: ascendere al regno virtuale o semplicemente disconnettersi

Recensione: Notes from Eremocene

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di Viera Čákanyová presenta uno scenario persuasivo e speculativo: e se le uniche tracce del mondo naturale e delle nostre esperienze passate potessero essere richiamate, con l'aiuto di un motore di ricerca, esclusivamente attraverso un vasto archivio online di immagini e brevi video? Come suggerisce una ripresa di Čákanyová con indosso una mascherina, filmata da lei stessa all'inizio del film, questo ha costituito molte delle nostre esperienze durante il lockdown da Covid-19: in quanto nativi digitali elevati all'ennesima potenza, ci siamo affidati ai nostri dispositivi per ricordarci il mondo fuori, al di là dei nostri immediati dintorni. Il titolo fa riferimento alla prima alba dell'Eremocene, successore dell'attuale Antropocene, dove l'atomizzazione e la solitudine interpersonale diventano il nostro destino condiviso.

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Il film fa parte della sezione Forum della Berlinale di quest’anno, in linea con la programmazione di questa rischiosa selezione e dei suoi legami con la scena artistica della città. A completamento di una trilogia su un tema comune iniziata con FREM [+leggi anche:
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, Čákanyová ha concepito un'opera di grande bellezza, alludendo a come potrebbe essere la vita online se fosse un po' più esteticamente gradevole, se non dipendesse dai clic e dal trascinamento di varie forme geometriche blandamente colorate, immerse in un bagliore artificiale. In altre parole, e con la più amara ironia, come sarebbe se assomigliasse al mondo reale che sta cercando di soppiantare.

La narrazione e la struttura di Čákanyová si basano su un gergo tecnologico che ha ristrutturato per i suoi scopi speculativi: alludendo stranamente al "nuovo ordine mondiale" globale così adorato dai teorici della cospirazione, i parametri della vita sono controllati dal G-DAO [Global Decentralised Autonomous Organization, lett. Organizzazione autonoma decentralizzata globale], un governo nelle mani dell'intelligenza artificiale, con soggetti umani esistenti esclusivamente all'interno di un "nuovo vettore" dove è stata caricata la loro coscienza. Gli anticonformisti sono i "botomori", che hanno scelto di seguire il loro destino mortale e di estinguersi man mano che il mondo naturale si allontana e la biodiversità si esaurisce.

Un rendering della voce della regista in inglese, interpretata da un computer, dialoga con un bot uditivo, mentre si susseguono un assortimento di immagini ambigue, anche se a volte geniali, girate in 16mm e 8mm. In un certo senso potremmo paragonarlo a Dante, mentre osserva l'Inferno accompagnato dalla sua musa poetica, Virgilio. Tuttavia, la lucidità e il fascino compositivo dell'opera di Čákanyová svaniscono quando iniziamo ad analizzare in profondità ciò che vediamo. Lunghe citazioni dei pionieri della criptovaluta Ralph Merkle e Satoshi Nakamoto riferiscono come la loro invenzione ci trascinerà in un futuro economico decentralizzato e potenzialmente più equo, ma non riesce a situare questo tema nell’impulso distopico del film. Ci sono anche clip d'archivio (con intenti satirici) di piloti di droni, pattuglie militari e del festival neo-hippie Burning Man, che amplificano a intermittenza la tesi del film.

Tuttavia, come abbiamo accennato, la natura sperimentale e ipotetica di questo progetto consente a Čákanyová di immaginare, delineare e denunciare i nostri futuri carcerieri tecnologici, illustrando con sicurezza e grande appeal visivo la strana frontiera che l'umanità sta per varcare: una porta con allettanti ricompense dall'altra parte, ma dove il nostro potenziale potrebbe rimanere intrappolato nei suoi cardini.

Notes from Eremocene è una produzione di Slovacchia e Repubblica Ceca guidata da guča filmsMarina Films e Rozhlas a televízia Slovenska - Radio and Television Slovakia. Le vendite mondiali sono curate da Marina Films.

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(Tradotto dall'inglese)

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