email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BERLINALE 2024 Panorama

Recensione: Pendant ce temps sur Terre

di 

- BERLINALE 2024: Sostenuto dal suo innato senso della messa in scena, Jérémy Clapin compie il salto dall'animazione alla fiction con un film sorprendente, che intreccia i generi

Recensione: Pendant ce temps sur Terre
Megan Northam en Pendant ce temps sur Terre

"Dobbiamo seguire un percorso che segue un altro percorso. Un percorso che solo noi possiamo vedere". Attendevamo con grande curiosità il passaggio alla fiction di Jérémy Clapin, pluripremiato con il suo primo lungometraggio d'animazione Dov'è il mio corpo? [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Jérémy Clapin
scheda film
]
(candidato all'Oscar 2020 nella sua specialità e Grand Prix della Semaine de la Critique di Cannes 2019), tanto il talento dimostrato dal cineasta francese lasciava intendere un possibile adattamento a un nuovo universo cinematografico, passaggio piuttosto complicato e raramente tentato. Ebbene, con Pendant ce temps sur Terre, presentato al Panorama della 74ma Berlinale, questa aspettativa non è stata delusa: il film si è rivelato un audace innesto multigenere, dalla fantascienza al dramma realistico sull’elaborazione del lutto, con un tocco di fiaba, l'ombra di un grande sogno e forse anche di più.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

“Abbiamo guardato il cielo, abbiamo immaginato cose”. La scomparsa nello spazio di Franck, il fratello maggiore astronauta, ha lasciato un vuoto immenso nell'esistenza di Elsa (Megan Northam) che ha sospeso il suo progetto di entrare alle Belle Arti (disegna sempre) per accettare un lavoro come badante in un casa di riposo. La vita continua, "stabile nel suo declino", anche per i suoi genitori e il suo fratellino, ma una statua commemorativa di un cosmonauta eretta dal municipio su una rotonda cittadina ricorda quotidianamente e crudelmente alla giovane donna l'assenza della persona con cui condivideva sogni di spazio e avventure.

Fino al giorno in cui un'interferenza vicino a un'antenna getta Elsa in una dimensione parallela: Franck la chiama in aiuto ("siamo andati alla deriva, ora è tutto nero, non è rimasto più nessuno. Sono lì, fluttuano, mi osservano, mi dicono che c'è un modo, che dipende da te). Un seme le entra nell'orecchio e si scivola nell'irrazionale, una voce imponente (con tanto di effetto larsen) dà istruzioni a Elsa e inizia un conto alla rovescia per salvare Franck ("abbiamo bisogno di te e tu di noi. Devi portarci da te"). Giocando con il fuoco e penetrando come Pollicino nel profondo della foresta, Elsa è lontana dal sospettare il terribile tumulto che ne seguirà...

Concepita quasi come un diario di bordo, la trama (la sceneggiatura è firmata dal regista) si muove a ritmo serrato in un mix di B-movie d’azione sfaccettato e autentico dramma esistenzialista sulle difficoltà del lutto ("puoi uscire dalla mia testa?"). Siamo in un sogno? In un incubo? In uno stato schizoide di depressione alimentato da ricordi immaginari? Alla fine non importa, la messa in scena del film si appropria della stranezza piuttosto giocosa del soggetto (perché il cineasta semina anche indizi – un tatuaggio che suggerisce i campi di sterminio – che alludono a un'interpretazione più profonda intorno alla domanda su chi accetteremmo di sacrificare per salvare una persona cara). Un patchwork sorprendente e delizioso che racchiude molti temi sotto il suo aspetto di intrattenimento ansiogeno, intervallato da tre sequenze animate brillantemente eseguite, avvolte dalle formidabili musiche di Dan Levy e che offre a Megan Northam (già notata in Passeggeri della notte [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mikhaël Hers
scheda film
]
e Fifi [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
) un ruolo d'oro. Senza dubbio Jérémy Clapin perfezionerà ulteriormente questi numerosi elementi nel suo prossimo atteso viaggio nella galassia della fiction.

Prodotto da One World Films e coprodotto da France 3 Cinéma, Auvergne Rhône-Alpes Cinéma, Carcadice e i belgi di Umedia, Pendant ce temps sur Terre è venduto nel mondo da Charades.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy