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CANNES 2024 ACID

Recensione: Kyuka – Before Summer’s End

di 

- CANNES 2024: Per una storia così solare, il film di Kostis Charamountanis è sorprendentemente cupo

Recensione: Kyuka – Before Summer’s End
Afroditi Kapokaki, Konstantinos Georgopoulos ed Elsa Lekakou in Kyuka – Before Summer’s End

Le vacanze: un momento in cui non si fa nulla, in cui si sta finalmente al caldo, in cui si ozia. Oppure, stando al regista greco Kostis Charamountanis, il momento di ritrovare un genitore assente che ti ha abbandonato anni fa, di ascoltare musica classica a tutto volume e di litigare con i commensali per l'ultimo gambero.

Nel suo film di apertura di Cannes ACID, Kyuka – Before Summer’s End [+leggi anche:
intervista: Kostis Charamountanis
scheda film
]
, l'estate è decisamente arrivata, e non potrebbe essere migliore. Il sole splende e il mare luccica. Due fratelli, Konstantinos ed Elsa (Konstantinos Georgopoulos ed Elsa Lekakou), salgono di nuovo a bordo della barca di famiglia, con il padre (Simeon Tsakiris) come capitano. Su un'isola incantevole, incontrano la loro madre naturale (Elena Topalidou): li ha abbandonati anni prima, quando erano ancora molto piccoli. I ragazzi non sanno che si tratta di lei, non ancora: finora si sono limitati a farle i complimenti per il vestito. Ma il padre lo sa e presto non riesce più a sopportarlo.

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Quello che segue è affascinante, anche se un po' strano. L'eredità della Weird Wave greca è ancora viva, come testimonia questo film. La storia di Charamountanis, pur essendo semplice, è raccontata in modo eccentrico, con scene e musiche esagerate fino all'assurdo. Ad esempio, a un certo punto del film, due uomini adulti si avvicinano l'un l'altro non tanto per condividere storie di pesca, ma per lanciarsi in un'interminabile discussione in cui “Siddharta incontra Moby Dick”. Il padre dei ragazzi e la sua ex moglie, invece di parlare del possibile (e a lungo atteso) incontro che potrebbe riunire la famiglia, si aggrediscono goffamente l'un l'altro verbalmente, rinfacciandosi il fatto di essere nvecchiati. È come se uno sketch show comico prendesse il sopravvento su questo delicato dramma, interrompendone il flusso.

Non sempre funziona, ma è intrigante, come un inconveniente tecnico intenzionale o una scena precedentemente cancellata aggiunta a un montaggio finale più curato. Charamountanis sembra interessato a distruggere ogni momento che minaccia di essere troppo idilliaco. Anche sulla barca, circondata dal tipo di paesaggio che fa un po' soffrire chi non è in vacanza in quel momento, la gente inizia a vomitare o a coprirsi il viso con una quantità eccessiva di crema solare.

Forse perché si tratta di una storia – o almeno così sembra – sulla finzione e sul mantenimento delle apparenze, per poi rendersi conto che non possono essere mantenute per sempre. Nascondere il proprio vero io per così tanto tempo – con Konstantinos che viene esortato in modo piuttosto simbolico dal padre a grattarsi via lo smalto colorato – non è salutare e può portare solo alla fuga o alla pura follia. E questi ragazzi dovranno tornare a riva e crescere un giorno, un fatto che il loro padre iperprotettivo trova troppo difficile da digerire. Questo piccolo film, senza pretese, coglie di sorpresa perché, proprio come una di quelle bevande estive a buon mercato, sembra un divertimento perfetto e poi lascia un retrogusto amaro che permane per ore.  

Kyuka – Before Summer’s End è prodotto dalla greca Heretic, e la sua filiale Heretic Outreach si occupa delle vendite; il film è coprodotto da List Production (Macedonia del Nord).

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(Tradotto dall'inglese)

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