Recensione: When the Light Breaks
di David Katz
- CANNES 2024: Un gruppo di studenti d'arte di Reykjavík affronta una tragedia improvvisa nel quarto film di Rúnar Rúnarsson
C'è stato un lutto in famiglia, e non solo tra i parenti più stretti. In questo caso, si tratta della stretta cerchia sociale collegiale del defunto, e When the Light Breaks [+leggi anche:
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intervista: Rúnar Rúnarsson
scheda film] del regista islandese Rúnar Rúnarsson - che apre la sezione Un Certain Regard di Cannes - acquista un senso come studio del lutto, mettendo in primo piano gli amici più veri. Ma come può questo dolore avere un impatto su di noi se noi, il pubblico, ci sentiamo più che altro degli invitati a una veglia funebre?
La vicinanza della morte appare un po’ ovunque nel cinema islandese contemporaneo. In questo caso Rúnarsson la colloca in un contesto più urbano rispetto a quello che i registi suoi conterranei di solito mostrano, e ne osserva l'impatto sui giovani - quelli che pensavano di non dover affrontare una vera perdita personale per anni. Eppure si tratta di un film modesto e semplice, che sfiora appena gli 80 minuti. Si comincia con l'impatto di un titolo di giornale che annuncia una tragedia, prima che gli occhi del lettore si allontanino rapidamente.
Le scene iniziali, girate nell'ora magica dell’alba, ci presentano Una (Elín Hall), una studentessa di arti sceniche che si identifica come pansessuale, che ha una relazione appassionata con Diddi (Baldur Einarsson), con cui suona in una band. Il mattino seguente, Diddi deve tornare a casa con cautela: può prendere in prestito l'auto del suo coinquilino Gunni (Mikael Kaaber)? In un tunnel che attraversa nel suo percorso, una palla di fuoco proveniente da un incidente automobilistico piomba bruscamente davanti alla sua auto, incenerendo tutto.
Ciò avviene troppo presto nel corso del film per essere classificato come spoiler, e ne definisce pienamente la traiettoria; Una e Gunni temono il peggio quando vengono a conoscenza dell’incidente, e le autorità mediche competenti confermano presto la morte di Diddi e di molte altre persone. Viene riportato come l'incidente stradale più catastrofico d'Islanda. Gunni e soprattutto Una temono di aver indirettamente causato la morte di Diddi, essendo responsabili dei suoi spostamenti nelle ore precedenti, e devono cancellare il riconoscimento per via dell'arrivo dalla città natale della sua vera fidanzata Klara (Katla Njálsdóttir).
When the Light Breaks si colloca in un particolare mondo nordeuropeo fatto di una scala di grigi, con la Reykjavík di Rúnarsson che ricorda anche la Oslo di Joachim Trier, concentrato su una presenza femminile inquieta, allo stesso tempo potente ed esistenzialmente turbata dalle sue scelte romantiche. Le scene più avvincenti del film evocano anche il leggero ambiente bohémien de La peggior persona del mondo [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
scheda film], mentre alcune vignette ci portano in giro per i corridoi e gli studi della scuola d'arte di Una, tra cui spicca una performance artistica di due studenti avvolti dalla testa ai piedi con del nastro adesivo, a mo' di mummie egiziane. La musica alternativa, da Björk al compianto Jóhann Jóhansson (che contribuisce con un memorabile spunto musicale alla colonna sonora) e le antiche saghe norrene esprimono la cultura del Paese; queste scene sembrano contemplare ciò che la generazione emergente di artisti potrebbe produrre, e la pura ingiustizia di un tale potenziale che scompare a causa di un incidente imprevedibile come quello rappresentato.
Come detto, le esili parti composite alla fine costituiscono un insieme scarno e, anche se la narrazione deriva dall'esperienza di Rúnarsson, l'ideazione di un incidente così straziante sembra una scorciatoia immeritata per il pathos dello spettatore. Più suggestiva è l'alba a cui allude il titolo del film, che fa presagire nuovi inizi e cicatrici permanenti del dolore per Una e Klara, due lati di un triangolo amoroso che trovano un simbolico riavvicinamento.
Come già accennato, le esili parti composite alla fine risultano essere un insieme scarno. Anche se la narrazione attinge all'esperienza di Rúnarsson, l'introduzione di un incidente così straziante sembra essere una scorciatoia immeritata per suscitare pathos nello spettatore. Più suggestiva risulta essere l'alba, cui allude il titolo del film, anticipando nuovi inizi e le cicatrici permanenti del dolore per Una e Klara, due lati di un triangolo amoroso che trovano un simbolico riavvicinamento.
When the Light Breaks è una coproduzione tra Islanda, Paesi Bassi, Croazia e Francia di Compass Films, Halibut, Revolver Amsterdam, MP Filmska Produkcija, Eaux Vives Productions e Jour2fête. The Party Film Sales si occupa delle vendite internazionali.
(Tradotto dall'inglese)
Photogallery 15/05/2024: Cannes 2024 - When the Light Breaks
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