email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2024 Quinzaine des Cinéastes

Recensione: Eephus

di 

- CANNES 2024: Il primo lungometraggio di Carson Lund ci porta a una partita di pallone, con risultati molto più malinconici del previsto

Recensione: Eephus
Keith William Richards in Eephus

Eephus, del regista esordiente Carson Lund, prende un passatempo quotidiano e innocuo negli Stati Uniti - una partita di baseball a livello amatoriale - e lo arricchisce di un significato inquietante. Inusuale coproduzione franco-statunitense, con l'ambientazione e il cast assolutamente locali del New England e la popolarità tutta nazionale del baseball che non ha alcun richiamo internazionale, il film di Lund ritrae il gioco in un modo originale, anticonformista e minimalista come pochi suoi colleghi coetanei del cinema indipendente avrebbero saputo fare. A parte quelli che si identificano come appassionati di baseball e cinefili, preoccupati di come far apparire sublime il loro sport. Il film di Lund è stato presentato in anteprima alla Quinzaine des Cinéastes di Cannes ed è il secondo del suo collettivo di produzione Omnes Films a comparire nella selezione dopo Christmas Eve in Miller's Point.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Chiamato così in onore di un'abile e lenta tecnica di lancio, è indubbiamente un film di finzione, anche se fortemente ispirato al documentario d'osservazione (con quello del maestro Frederick Wiseman che presta la sua voce in un cameo solo audio come annunciatore radiofonico locale). L'attenzione si concentra sull'azione che si svolge esclusivamente sul diamante da baseball e sul perimetro circostante, dove si trovano i locali per le squadre, le gradinate e un piccolo sentiero dove un camioncino della pizza si ferma allegramente sul campo a mezzogiorno. L'Adler's Paint affronta i Riverdogs, nell'ultima gara del campionato amatoriale al Soldiers Field, prima che vi venga costruita sopra una nuova scuola. Il film inizia al sorgere del sole e si conclude al crepuscolo, e Lund e i suoi co-sceneggiatori Michael Basta e Nate Fisher seguono in modo intricato i vivaci eventi sul campo, le battute umoristiche e ingannevolmente pesanti che a volte vengono scambiate, e altre scenette di gente che passeggia nelle vicinanze, che sorprendentemente si lasciano coinvolgere dalla partita e si fermano a guardare.

Le squadre sono composte principalmente da gente di mezza età fuori forma, e il carisma e le personalità di alcuni di loro catturano l'attenzione: in particolare, il lanciatore scarsissimo che si chiama Ed (Keith William Richards, lo spaventoso strozzino di Uncut Gems, la cui interpretazione amatoriale ha portato ad altri ruoli) e Franny (Cliff Blake), il segnapunti, e successivamente arbitro, che ha la dignità di un Harry Dean Stanton. Ma è l'identità collettiva delle squadre ad affascinare Lund: si tratta di un gruppo esclusivamente maschile che si diverte per l'ultima volta in un'attività senza impegno, con il tenore della giornata che si fà più emotivo di quanto si possa immaginare. Boys don't cry, recita il ritornello della famosa canzone dei Cure, ma qui ci viene ricordato perché gli atleti professionisti spesso piangono un po' alla fine di una partita particolarmente drammatica o cruciale, con le telecamere che riprendono senza pietà ogni occhio umido e rivolo di lacrima.

Eephus non può essere ridotto a un lamento contro la gentrificazione o la commercializzazione degli spazi pubblici, né la sua vaga ambientazione negli anni '90 conferisce alla sua autocoscienza sulla mascolinità bianca americana una qualsivoglia associazione con l'era Trump. Che il tempo passi, che le mazze da baseball un tempo immacolate inizino a scheggiarsi e che le tradizioni a volte non riescano a trovare una controparte moderna sono le poche idee principali di questo film, e iniziamo a stancarci di questi punti prima della fine, desiderando ulteriori variazioni e approfondimenti. Il cinema statunitense e la sua cultura audiovisiva in generale hanno bisogno delle inquadrature di un diamante da baseball deserto sotto un lampione in penombra, mentre la vecchia auto tossicchiante dell'ultimo giocatore si allontana, quanto di un professionista milionario che tira pugni in aria al rallentatore.

Eephus è prodotto da Omnes Films e Nord-Ouest Films. Le vendite internazionali sono curate da Film Constellation.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy