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CANNES 2024 Concorso

Recensione: The Apprentice

di 

- CANNES 2024: La satira di Ali Abbasi sul piccolo Trump è superficiale e inutile, un vero passo falso per il versatile regista

Recensione: The Apprentice
Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice

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(un assassino che odia le donne!) una satira su Trump bambino, che troverà la sua strada grazie al mentore Roy Cohn, è un mistero. Ma è anche un passo falso per il versatile regista, che sembra così intrigato dalla New York degli anni '70 e dalle canzoni d'epoca che dimentica di avere una storia da raccontare.

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The Apprentice, presentato in concorso al Festival di Cannes, non dice proprio nulla. No, non esattamente: dice appunto che Donald Trump è stato creato da Roy Cohn, un avvocato potente e un bullo orgoglioso. Lo sprovveduto ha incontrato l'onnisciente in un locale per soli soci, ha imparato in fretta e ha scalzato il re di New York dal suo trono. Una storia vecchia come il mondo, con pareti di cascate, trapianti di capelli e Jeremy Strong che si impegna davvero in sguardi intensi e flessioni.

È interessante all'inizio, quando Trump (Sebastian Stan con il broncio) è ancora quel ragazzino impacciato ad una festa, che spera ardentemente di essere notato dai pezzi grossi che tanto ammira. Il suo desiderio si realizza: Cohn (lo Strong di Succession) lo invita a bere qualcosa. Trump non beve, ma ha grandi progetti e nasce un'amicizia. Cosa ne ricava Trump? Tutto, comprese le tre regole del successo, che poi monetizzerà. Cosa ci guadagna Cohn? Un ammiratore, desideroso e bello "come Robert Redford", come sostiene un giornalista in un profilo. Potrebbe essere attratto da lui, questo alto "purosangue", ma non necessariamente; semplicemente è bello quando la gente ti ammira. Ma se vi divertite a creare un mostro, non sorprendetevi quando vi morde la mano e ve la inghiotte tutta.

È qui che il film fallisce: la trasformazione di Trump sembra affrettata, come se Abbasi si fosse reso conto che stava rendendo questo ragazzo biondo un po' troppo simpatico. È chiaro che è più interessato al potere che al sesso, per esempio, e questo è intrigante - ignora una splendida compagna ma nota tutti i ricconi presenti nella stanza - ma presto passa, per esempio, dal temere il padre crudele al sorridere felice quando finalmente lo chiama con orgoglio "assassino", dal comprare alla futura moglie Ivana (Maria Bakalova) quantità folli di fiori allo stuprarla. Una scena sgradevole e non necessaria, che dimostra ancora una volta che troppo spesso i registi usano la sofferenza femminile e la violenza sessuale per dire qualcosa su un uomo. Quanto a Ivana, viene rapidamente scartata. Riesce però a parlare di alcuni gemelli falsi di Tiffany. Evviva.

Abbasi si allarga fin dall'inizio: c'è il discorso di Nixon "Non sono un truffatore"; c'è un incontro con Andy Warhol, che capisce subito Trump, perché anche Andy fa tutto quello che si vende al momento. C'era qualche speranza che un regista non americano potesse notare qualcosa di nuovo in questo pasticcio, che riuscisse a demistificare una figura che si rifiuta di scomparire. Ma mostrare Trump nei suoi giorni di timidezza, desideroso di attenzioni e che vomita quando finalmente è costretto a bere qualcosa di diverso dall'acqua, non raggiunge questo obiettivo.

Questo film prometteva di essere un film controverso e importante, ma non lo è. Sembra anche un film per la TV, realizzato in fretta e con una colonna sonora d'epoca già pronta. Forse è troppo presto per comprendere appieno Trump, già di suo una figura così fumettistica che sullo schermo non sembra reale. O forse è il momento di smettere di fissarsi sui capelli e chiedersi perché le sue buffonate e la sua "arte dell'accordo" siano così attraenti per la gente. Nessuno conosce o capisce Trump, e nessuno lo capirà, almeno non ora, perché The Apprentice lo scagiona ancora una volta.

The Apprentice è prodotto da Profile Pictures (Danimarca), Scythia Films (Canada), Tailored Films (Irlanda) e dalle statunitensi Gidden Media e Kinematics. Le vendite internazionali sono gestite da Rocket Science.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 20/05/2024: Cannes 2024 - The Apprentice

18 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Ali Abbasi, Martin Donovan, Sebastian Stan, Maria Bakalova
© 2024 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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