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CANNES 2024 Concorso

Recensione: The Seed of the Sacred Fig

di 

- CANNES 2024: L'iraniano Mohammad Rasoulof firma un film notevole e impegnato sulla rivoluzione femminile nel suo Paese vista attraverso le disavventure di una piccola famiglia

Recensione: The Seed of the Sacred Fig
Soheila Golestani, Mahsa Rostami e Setareh Maleki in The Seed of the Sacred Fig

Mohammad Rasoulof, fuggito dal suo Paese dopo la condanna a otto anni di carcere all'inizio del mese per "collusione contro la sicurezza nazionale", ha regalato al concorso del 77mo Festival di Cannes un film eccellente, ed è facile capire perché le autorità iraniane abbiano voluto impedirne a tutti i costi l'uscita internazionale. Il regista non solo ostenta valorosamente la bandiera della libertà a suo rischio e pericolo, ma è anche un cineasta di prim'ordine (come dimostrano l'Orso d'Oro a Berlino nel 2020 per Il male non esiste [+leggi anche:
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e le sue tre partecipazioni al Certain Regard di Cannes con il vincitore A Man of Integrity nel 2017, Manuscripts Don't Burn nel 2013 e il premio alla regia Goodbye nel 2011). E la sua nuova opera, The Seed of the Sacred Fig, ne è una dimostrazione impressionante e avvincente, che illustra il potere della narrativa di trasmettere i dilemmi più acuti che affliggono le società, soprattutto quelli più dispotici (di solito maschili), confrontate con la ribellione contro le ingiustizie dei giovani e  delle donne.

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"La famiglia deve essere la nostra priorità". Per Najmeh (Soheila Golestani), l'archetipo della madre casalinga, la promozione del marito Iman (Misagh Zare) a giudice istruttore del tribunale rivoluzionario di Teheran, dopo 20 anni di carriera, è una notizia meravigliosa: le loro figlie, la studentessa universitaria Rezvan (Mahsa Rostami) e la liceale Sana (Setareh Maleki), avranno presto ciascuna una camera da letto nel futuro appartamento di quattro stanze che potranno permettersi con il nuovo status del padre. Senza dimenticare la lavastoviglie! E tanto peggio se Iman dovrà ignorare la voce della propria coscienza e ratificare, senza indagare, condanne a morte per semplice decisione dall'alto. Soprattutto le figlie devono essere irreprensibili e tacere sulle attività del padre per paura di rappresaglie. Per precauzione, a Iman è stata persino regalata una pistola, la cui esistenza i genitori hanno deciso di tenere segreta alle figlie. Intanto però l'attenzione di tutti si è spostata su altre preoccupazioni rilanciate in un'unica direzione e a flusso continuo dalla televisione: la morte di Ina Mahsa Amini nel settembre 2022, che ha infiammato le strade della città, ha dato vita al movimento "Donna, Vita, Libertà" e ha scatenato la repressione. Questi eventi hanno destabilizzato l'equilibrio familiare in modo sempre più preoccupante...

Inserendo nel cuore della trama una serie di video reali che denunciano le numerose forme di violenza della polizia contro la popolazione, Mohammad Rasoulof tesse uno scenario brillante all'interno dei confini dell'appartamento (prima di una sezione finale fuori città che mescola realismo, pseudo-thriller e parabola) con, al centro, una madre le cui convinzioni nei proclami ufficiali si sgretolano di fronte all'ardore ribelle e sconvolto delle figlie. Allo stesso tempo il padre, sotto pressione sul lato professionale e messo in discussione sotto il proprio tetto, si irrigidisce. Sezionando questo microcosmo familiare al centro di un caos imperante con una consumata arte per i colpi di scena, il regista ci fornisce magistralmente un film affascinante e una serie di informazioni e testimonianze speculari su una teocrazia in piena deriva autoritaria che sente crollare il terreno sotto i piedi quando le donne si uniscono per difendersi.

The Seed of the Sacred Fig è prodotto dalla tedesca Run Way Pictures in coproduzione con la francese Parallel45. Films Boutique si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dal francese)


Photogallery 23/05/2024: Cannes 2024 - The Seed of the Sacred Fig

22 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Mohammad Rasoulof, Golshifteh Farahani, Setareh Malek, Mahsa Rostami, Niousha Akhshi
© 2024 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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