CANNES 2024 Proiezioni Speciali
Recensione: Apprendre
di David Katz
- CANNES 2024: L'ultimo documentario di Claire Simon è una vigorosa indagine su un'archetipica scuola media parigina

Sembra che ci sia una marcata abbondanza di documentari ambientati nelle scuole europee, ma Apprendre di Claire Simon, presentato in anteprima come proiezione speciale a Cannes, si distingue e dagli altri è in molti momenti risulta essere una piacevole esperienza. Grazie alla prolificità del lavoro della cineasta francese, il pubblico dei festival e i cinefili stanno acquisendo una graduale percezione di ciò che le interessa veramente e di come ogni nuovo film presenti una visione originale e intellettualmente provocatoria del soggetto scelto. La regista è però diventata famosa a livello internazionale solo di recente e gli spettatori potenziali potrebbero non essere a conoscenza del fatto che ha già indagato le ambientazioni scolastiche in passato, nel mediometraggio Récréations del 1993 e in Premières solitudes [+leggi anche:
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intervista: Claire Simon
scheda film] del 2018.
Ambientato nella scuola elementare pubblica Makarenko di Ivry-sur-Seine, alle porte di Parigi, Apprendre si concentra abilmente sui mezzi e sulle tecniche di istruzione, nonché sulle reazioni degli studenti. Si tratta di un film profondamente organico, che conduce lo spettatore adulto e esperto attraverso attività che inizialmente potrebbero sembrare, eccessivamente “elementari”, ma che sensibilizzano su quanto siano formativi i primi anni di istruzione scolastica.
Avendo luogo in una scuola pubblica in cui i ragazzi provengono in gran parte da contesti di immigrazione, un film più cinico potrebbe mettere in primo piano i comportamenti antisociali e i tentativi falliti di apprendimento, più familiari a opere finzionali come Entre les murs [+leggi anche:
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intervista: Carole Scotta
intervista: Laurent Cantet
scheda film] e il recente Il patto del silenzio - Playground [+leggi anche:
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intervista: Laura Wandel
scheda film], che ha fatto breccia a Cannes, nel tentativo di suscitare una tensione drammatica. Al contrario, l'ora di lezione a Makarenko è un'esperienza solenne, educata e olistica, e i contenuti, come il perfezionamento delle abilità di lettura e di calcolo e un programma umanistico che spazia dalla guerra d'indipendenza algerina a Jules Verne, rispondono alle domande sincere che potremmo avere su come si sono sviluppati i metodi di apprendimento. È anche evidente che ciò che assorbiamo in ambienti come questi rimane per tutta la vita.
Man mano che il tempo scorre, stranamente ma intuitivamente strutturato intorno a una presunta giornata scolastica, seguita da attività ausiliarie nell'ultimo terzo, inizia a manifestarsi l'interesse del film per le questioni etniche e religiose. Non è abbastanza diretto da suggerire che la scuola sia un microcosmo di questioni più ampie nella Francia di oggi, o un'anticipazione del suo futuro, ma le identità mediorientali e africane dei bambini sono rese oggetto di studio. Simon evita rappresentazioni completamente positive, mostrando prima un ragazzino che viene punito per aver spinto altri bambini nel parco giochi; ad un altro che combatte con le richieste linguistiche dell'insegnante è dedicata un’intera sequenza. Più avanti una discussione sulle usanze e le credenze in materia di preghiere vede i bambini al massimo delle loro capacità, mentre si confrontano con gli altri e li rimproverano leggermente per il loro livello di osservanza religiosa, mostrando così i primi segni di una autoconsapevolezza più adulta. Verso la conclusione del film, arrivano gli studenti di una scuola più ricca per un'esibizione di musica classica, mentre i ragazzi di Makarenko tentano di suonare al loro livello musicale di principianti o semplicemente non suonano, e il risultato sembra vera e propria musica d'avanguardia.
Come la maggior parte dei film di Simon, è questo taglio esistenziale e questa sensazione di osservare e assistere a qualcosa, soltanto con un delicato intervento di montaggio, che contraddistingue fortemente Apprendre. Non lasciamo il film - chiuso dalla coorte di ragazzi più grandi che se ne va cantando l'iconica Diamonds di Rihanna – se non dopo aver digerito una tesi, in una maniera pedagogica che potrebbe appunto rispecchiare l'apprendimento intrapreso a scuola. Tutto è esposto in modo trasparente e catturato in tutto il suo disagio e la sua umanità, e crea uno spazio per far fiorire i nostri pensieri.
Apprendre è prodotto da Les Films Hatari, Madison Films e Iwaso Films. Le vendite mondiali sono gestite da Films Boutique.
(Tradotto dall'inglese)
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