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ANNECY 2024

Recensione: Living Large

di 

- Per il suo lungometraggio di debutto, la regista ceca Kristina Dufková racconta la storia di un adolescente brillante alle prese con i chili di troppo che gli pesano sul cuore

Recensione: Living Large

Il film d’animazione in stop motion Living Large [+leggi anche:
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intervista: Kristina Dufková
scheda film
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, il lungometraggio di debutto della regista e illustratrice ceca Kristina Dufková, presentato nel concorso Contrechamp del Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy, racconta la storia di Ben, un adolescente brillante dall’umorismo sagace, alle prese con i chili di troppo che gli pesano sul cuore. Un cuore in subbuglio riscaldato dall’amore, non davvero corrisposto, per la dolce Klara. Lontano dai soliti cliché del ragazzino sovrappeso taciturno e insicuro, Ben vive la sua vita senza curarsi troppo dei bulli che cercano di rendere il suo quotidiano sempre più difficile. Le sue battute di spirito, la sua band musicale, una mamma veterinaria e la sua passione per il cibo gli sono sempre bastati per proteggersi dalle cattiverie di coetanei poco intelligenti, questo fino all’arrivo dell’affascinante Klara che mette letteralmente tutto sottosopra.

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Sin dalle prime immagini del film, ispirato dal romanzo semi autobiografico La vie, en gros dell’autore francese Mikaël Ollivier, è davvero difficile non innamorarsi di Ben, del suo look involontariamente hipster e delle sue battute brillanti ma mai offensive. I suoi occhialoni verdi e il suo amore per i numerosi animali con i quali coabita, così come la sua capacità di farsi voler bene da tutti senza mai essere melenso, lo rendono unico. La capacità con la quale la regista riesce a rendere palpabili le emozioni di Ben, ma anche degli altri protagonisti del film è davvero straordinaria. Le reazioni si leggono letteralmente sui loro volti rendendo le parole quasi superflue.

Il peso di Ben non è mai stato per lui un problema fin a quando l’infermiera scolastica lo avverte dei pericoli ai quali si espone se non si mette immediatamente a dieta. È allora, nel bel mezzo di una cotta di quelle serie, che qualcosa in lui cambia. È il momento di scegliere fra due passioni divoranti: quella per il cibo e quella per Klara. Sebbene il sovrappeso e lo scombussolamento dei primi amori siano i temi centrali del film, è in definitiva l’amore che Ben prova per sé stesso a diventare il perno attorno al quale si costruisce tutta la storia. In un momento della vita in cui il richiamo rassicurante dell’infanzia non smette di sussurrarci parole dolci per impedirci di affrontare quell’ignoto che è l’età adulta, Ben lotta per trovare la sua voce. Al di là dei problemi tipici dell’adolescenza, l’accettazione di sé è un tema universale che può parlare tanto ad un pubblico giovane quanto ad uno adulto.

Di certo nella vita di Ben non tutto va come vorrebbe e a volte è davvero difficile fare i conti con i tormenti interiori che non lo lasciano dormire, ma l’importante è che alla fine della sua avventura avrà imparato qualcosa di più su sé stesso e sulla forza (inaspettata) che vive dentro di lui. È grazie alla musica che lo accompagna durante tutto il film che Ben riesce a riflettere sulle sensazioni che lo scuotono. I testi delle sue canzoni, così come la gioia che gli provoca lo stare insieme ai suoi amici musicisti si trasformano, per lui, in vera e propria via d’uscita. Al di là di quello che gli altri si possono aspettare, solo l’amore che riuscirà a provare per sé stesso lo trasformerà nell’adulto che merita di diventare.

Living Large è prodotto da Barletta (Repubblica Ceca) e coprodotta da Novinski (Slovacchia) e Novanima Productions (Francia). Gebeka International si occupa delle vendite all’internazionale.

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