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ANNECY 2024

Recensione: Diplodocus

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- Il primo film in 3D polacco, diretto da Wojtek Wawszczyk, ci trasporta nel fantastico mondo di un piccolo dinosauro che affronta l’ignoto per ritrovare i suoi genitori

Recensione: Diplodocus

Presentato in prima mondiale al Festival del film di animazione di Annecy, nella sezione Annecy Presents, Diplodocus, primo film d’animazione in 3D polacco diretto da Wojtek Wawszczyk si ispira al mitico fumetto degli anni Ottanta di Tadeusz Baranowski riuscendo però a mantenere la propria identità. Sebbene I colori spettacolari, così come l’umorismo assurdo e i personaggi bizzarri si ritrovino sia nel fumetto che nel film, Diplodocus riesce comunque a differenziarsi grazie ad una riflessione lucida e coraggiosa sull’importanza di mantenere e valorizzare il bambino che è in ognuno di noi. Il piccolo Diplodocus, il protagonista incontrastato del film ci insegna a pensare fuori dagli schemi, ci spinge ad affrontare il mondo con coraggio senza paura di imporre con orgoglio la nostra diversità.

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Il piccolo dinosauro Diplodocus sogna di avventurarsi al di fuori delle mura domestiche, alla ricerca di avventure che fino ad allora ha solo sognato. Purtroppo, i suoi genitori iper protettivi non gli permettono però di esplorare il mondo fantastico, al contempo spaventoso ed eccitante, che si trova fuori dal focolare domestico. Malgrado il suo animo curioso, quello che Diplo non sa ancora è che lui, come anche gli altri personaggi che lo attorniano, fanno in realtà parte di un fumetto creato da Ted, un artista un po’ sgangherato che sogna di raggiungere il successo. Film d’animazione ibrido tra CGI animation e live-action, Diplodocus parla anche della passione che Wojtek Wawszczyk ha sviluppato fin da piccolo per l’universo misterioso e meraviglioso di Tadeusz Baranowski, una fonte d’ispirazione che il regista vuole omaggiare con questo film al contempo commovente e avventuroso che ci insegna a credere nei nostri sogni.

Poco interessato a un adattamento fedele del fumetto, Wawszczyk, vuole raccontare, attraverso le avventure di Diplo, la sua verità. La figura dell’artista creatore è perfettamente incarnata da Ted, personaggio deliziosamente ambiguo costretto a vendere la propria anima per un successo che si trasforma sempre più in chimera. Obbligato dalla sua editrice, ossessionata dal guadagno, ad abbandonare i progetti che gli stanno davvero a cuore, addirittura a cancellare i propri disegni (il culmine della tragedia per un fumettista!) in favore di creazioni decisamente più consensuali e mainstream, Ted non si rende conto dei danni che sta causando. Cancellare i propri disegni significa in effetti distruggere il mondo del piccolo Diplo, costretto ad affrontare innumerevoli ostacoli per ritrovare i propri genitori. Ted dovrà lottare contro le proprie incoerenze dialogando con il bambino che credeva di aver perduto per sempre.

Malgrado il mondo iper “cute” imposto dalla sua editrice sembri prendere il sopravvento, alla fine Ted si rende conto di quanto la propria atipica visione del mondo sia importante, una fonte di ricchezza che non può permettersi di perdere. Ad affiancare il tenero e buffo Diplo ci pensa un mago impacciato e una coppia di scienziati pazzi dal grande cuore, una carrellata di personaggi vivaci, stuzzicanti ed estremamente convincenti che non dimenticheremo facilmente. Diplodocus è un film coraggioso ed avventuroso dalle grandi ambizioni che ci fa piangere e sognare, riflettere e fantasticare.

Diplodocus è prodotto da Human Film (Polonia) in coproduzione con PFX (Repubblica Ceca), TVP (Polonia) e Dayhey (Slovacchia) e venduto all’internazionale da Gebeka International.

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