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KARLOVY VARY 2024 Proiezioni speciali

Recensione: Waves

di 

- Jiří Mádl intreccia drammi personali e intrighi politici sullo sfondo della Primavera di Praga e dell'invasione del Patto di Varsavia, creando una storia di eroismo giornalistico

Recensione: Waves
Vojtěch Vodochodský in Waves

La Primavera di Praga fa da sfondo all'ultimo dramma di Jiří Mádl, Waves [+leggi anche:
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intervista: Jiří Mádl
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, presentato in proiezione speciale al Festival di Karlovy Vary, ambientato negli ultimi, tumultuosi anni ‘60 all'interno della Radio cecoslovacca. La storia è incentrata su un gruppo di giornalisti che rischiano tutto per fornire notizie indipendenti in mezzo alla censura di Stato e alle vessazioni della polizia segreta. Al centro del film ci sono due fratelli orfani impegnati nella lotta per la libertà. Come nel caso del thriller d'epoca Brothers [+leggi anche:
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intervista: Tomáš Mašín
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di Tomáš Mašín, Mádl, che ha scritto anche la sceneggiatura, si ispira a fatti realmente accaduti per descrivere l'eroismo della gente comune contro il regime, intrecciando storie personali con eventi storici ben noti. Tuttavia, a differenza di Brothers e del suo tono cupo, Waves è un'opera di più ampio respiro in termini di valori produttivi. Per le sue ambizioni e il suo appeal internazionale, Waves segue le orme del film di successo dello scorso anno Restore Point [+leggi anche:
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intervista: Robert Hloz
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, anch'esso presentato a Karlovy Vary.

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Portando il peso delle responsabilità, il fratello maggiore Tomáš (Vojtěch Vodochodský) lavora mentre si assicura che il diciassettenne Pavel (Ondřej Stupka) continui gli studi. Pavel, nel frattempo, si riunisce con i suoi coetanei per protestare in modo non violento contro il regime comunista. Con un colpo di scena fortuito, Tomáš si assicura un lavoro alla Radio cecoslovacca come tecnico, lavorando per un gruppo di giornalisti impegnati a sostenere l'integrità e a sfidare la censura del Partito Comunista. Questo impegno a favore di un'informazione libera attira inevitabilmente l'attenzione della polizia segreta, ponendo Tomáš di fronte a un dilemma: se proteggere suo fratello o i suoi colleghi, mentre il suo viaggio evolve in una battaglia più ampia per la verità e la giustizia. Questa trasformazione è emblematica del più ampio risveglio sociale e della resistenza durante la Primavera di Praga, e riflette i dilemmi morali che gli individui devono affrontare sotto regimi oppressivi. Waves intreccia storie personali e politiche, utilizzando il percorso di Tomáš per evidenziare il contesto più ampio della Primavera di Praga. La regia di Mádl raggiunge un buon equilibrio tra le lotte personali dei personaggi e i grandi eventi storici che essi attraversano, creando un ritratto dinamico della resistenza.

Il film d'esordio di Mádl, To See the Sea [+leggi anche:
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, esplorava l'infanzia e le relazioni familiari in un contesto di crescita, mentre il suo secondo lavoro, On the Roof [+leggi anche:
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, affrontava le questioni sociali attraverso la lente di un'improbabile amicizia. Con Waves, Mádl sposta la sua attenzione su una tela più ampia, sia in termini storici che produttivi. Questo ultimo dramma è il suo progetto più ambizioso fino ad oggi, con un richiamo internazionale. Sebbene il film segua lo schema dei drammi storici locali ambientati durante l'era comunista, che di solito descrivono una lotta per la sopravvivenza contro il sistema, Mádl rende la storia più accessibile a coloro che non hanno familiarità con i personaggi reali che ritrae, come Milan Weiner, Věra Šťovíčková, Jan Petránek, Luboš Dobrovský e Jiří Dienstbier. Il regista impiega una struttura narrativa americanizzata, elaborando la sceneggiatura secondo il manuale hollywoodiano e riconoscendo apertamente in Argo un riferimento importante.  

Il film unisce dramma personale e thriller politico, concentrandosi sulla tensione tra lealtà personale, dovere professionale e lotta per la libertà. La storia mescola elementi di coming-of-age, una sottotrama romantica, un melodramma d'epoca e un intrigo politico. Mádl impiega un ritmo narrativo incalzante, basato sui colpi di scena, che rende avvincente la durata di 131 minuti. L'uscita del film è tempestiva, in quanto risuona con i temi contemporanei della censura, della disinformazione e della lotta giornalistica per la verità. Il parallelo storico con l'invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia aggiunge ulteriore attualità. Intrecciando drammi personali e situazioni politiche, Mádl fa in modo che il film risuoni con un pubblico internazionale, in particolare con le giovani generazioni, pur conservando l'essenza della storia locale.

Waves è una coproduzione ceco-slovacca guidata da Dawson Films e coprodotta da Wandal Production. Urban Sales detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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