Recensione: Telepathic Letters
- Il regista sperimentale portoghese Edgar Pêra utilizza l'IA per esplorare le intersezioni filosofiche tra Fernando Pessoa e H.P. Lovecraft

Il regista sperimentale portoghese Edgar Pêra fa rivivere due giganti della letteratura, Fernando Pessoa e HP Lovecraft, nel suo ultimo film, Telepathic Letters [+leggi anche:
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intervista: Edgar Pêra
scheda film], per esplorare le connessioni filosofiche e artistiche tra i due. Questo film particolare, creato interamente con l'intelligenza artificiale, fonde letteratura, tecnologia e cinema. L'uso dell'intelligenza artificiale da parte di Pêra per generare le immagini si traduce in un'estetica surreale, coerente con il suo lavoro consolidato. Il film è stato proiettato fuori concorso al Festival di Locarno.
Pêra è da tempo all'avanguardia nell'integrazione di tecnologie avanzate nei suoi film, dai primi esperimenti di cinema 3D alle più recenti imprese con l'intelligenza artificiale. I suoi lavori precedenti riflettono un interesse più profondo sia per Pessoa che per Lovecraft, e i suoi film sono noti per il loro stile surreale che spesso disorienta, e che si allinea al suo amore per l'inaspettato e l'avanguardia. Questa continuità tematica e stilistica è evidente in Telepathic Letters, che estende la sua esplorazione dei lasciti di entrambi gli autori.
Il film immagina una corrispondenza fittizia tra Pessoa e Lovecraft, attingendo alle loro lettere, saggi, poesie e narrativa. Nonostante i loro background e le loro filosofie siano molto diversi - la sensibilità poetica introspettiva e frammentata di Pessoa contrasta nettamente con l'orrore cosmico e la paura esistenziale di Lovecraft - Pêra individua una attenzione comune al metafisico, l'ignoto e la natura del lavoro creativo. Il film gioca con le convenzioni del documentario presentando Pessoa e Lovecraft come "teste parlanti", con l'aspetto di ciascun personaggio che cambia sottilmente in ogni "epistola", da relativamente normale a grottesco e stravagante; un esempio è l'avatar di Lovecraft che appare con occhi simili a quelli di un panda, circondato da telecamere.
I protagonisti non sono deepfake convenzionali, ma piuttosto creazioni dell'IA generativa, il che significa che il loro aspetto cambia in base allo sfondo e alle "allucinazioni" dell'IA. Ciò comporta anomalie visive, come gli occhi di Lovecraft che assomigliano a lenti scure di una telecamera. Lo sfondo di ogni "lettera" è altrettanto fluido, con motivi selvaggi o scene esagerate, per cui vediamo Lovecraft circondato da un grande gruppo di gatti con sguardi ipnotici, una delle iterazioni più comiche.
Pêra si spinge oltre, fondendo la ricostruzione documentaria con un approccio più saggistico, giustapponendo i pensieri dei due scrittori in un dialogo fittizio. Utilizza l'intelligenza artificiale generativa per interpretare visivamente il concetto di corrispondenza, dando vita a una serie di vignette bizzarre: da "fotografie" in stile vintage di persone che incontrano creature rettiliane a deformazioni cubiste di volti e distorsioni surreali della realtà, il tutto reso in un'estetica da incubo e culminante in un immaginario apocalittico.
Il film si muove senza soluzione di continuità tra il documentario e il portmanteau horror, e il suo formalismo sfaccettato potrebbe anche essere visto come un'opera di video-arte, un collage di immagini bizzarre, inquietanti e ultraterrene. Il film fonde l'inclinazione di H.R. Giger per il grottesco, in particolare in relazione all'orrore cosmico di Lovecraft, con le illusioni della realtà di René Magritte, riflettendo le tendenze surrealiste di Pessoa, con il terrore e la follia come motivi centrali della loro corrispondenza immaginaria.
La fascinazione di lunga data di Pêra per entrambi gli scrittori si traduce anche in un omaggio. Tuttavia il suo esperimento con la convergenza di più generi ha ulteriori implicazioni, in quanto serve come prova concettuale per il potenziale futuro genere delle resuscitazioni postume. Ciò solleva questioni formalistiche ed etiche, come la direzione che prenderà questo ramo evolutivo del post-cinema.
Telepathic Letters è prodotto da Bando à Parte, Rodrigo Areias si occupa al momento delle vendite internazionali.
(Tradotto dall'inglese)
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