Recensione: Agora
- Il film di Ala Eddine Slim fonde thriller d'autore e favola per esplorare i disordini socio-politici della Tunisia attraverso il misterioso ritorno dei morti

Il regista tunisino Ala Eddine Slim è in concorso al Festival di Locarno con Agora [+leggi anche:
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intervista: Ala Eddine Slim
scheda film], un film che mescola il thriller d'autore con elementi di favola. Ambientata in una remota cittadina tunisina, la storia inizia con la misteriosa ricomparsa di tre abitanti del luogo scomparsi; i revenants – così chiamati perché non sono né veramente vivi né morti – sconvolgono la comunità poiché presagiscono un malessere più profondo e sinistro. Mentre i pesci muoiono, i raccolti vengono decimati dagli uccelli e gli abitanti della città lottano per riconciliarsi con le figure spettrali del loro passato, l'atmosfera si carica sempre di più di tensione e incertezza. Slim scandisce questi strani avvenimenti con riflessioni sulla natura dell'umanità, espresse da un cane blu e da un corvo nero, che attribuiscono il declino della città alla decadenza umana. Nei suoi film precedenti, The Last of Us e Tlamess [+leggi anche:
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intervista: Ala Eddine Slim
scheda film], Slim esplorava i temi della memoria, della perdita e della tensione tra natura e vita urbana. Questi film, noti per i loro dialoghi ridotti al minimo e per le immagini evocative e atmosferiche, hanno stabilito lo stile distintivo di Slim, lo stesso che ora applica a questo racconto rurale e apocalittico con echi di Twin Peaks.
In Agora, l'ispettore locale Fathi (Neji Kanaweti) e il suo amico medico Amine (Bilel Slatnia) lottano per dare un senso ai misteriosi eventi, cercando di tenerli nascosti alla popolazione. I loro sforzi vacillano, e ciò porta all'intervento di un'unità speciale inviata dalla capitale. Questa squadra, guidata dal rasato e occhialuto Omar (Majd Mastoura), conduce un'indagine che inizia in modo pragmatico, ma si sposta gradualmente verso un'esplorazione più filosofica dell'esistenza e dei fallimenti del passato. L'arrivo di Omar accresce la tensione in città e, quando i suoi tentativi di ristabilire l'ordine falliscono, chiama il suo superiore, un'enigmatica dottoressa interpretata da Sonia Zarg Ayouna. La narrazione, inizialmente inquadrata come un crime-thriller, passa senza soluzione di continuità a un thriller cospirativo, con lo stile di Slim che si evolve verso un registro più poetico.
Agora è radicato nel panorama socio-politico della Tunisia contemporanea, riflettendo le sfide economiche, sociali e di sicurezza che il Paese deve affrontare. La storia critica i fallimenti delle autorità e le questioni sistemiche che portano all'emarginazione e all'abbandono delle comunità. I morti viventi del film simboleggiano traumi irrisolti e ingiustizie non affrontate: una è una donna che sarebbe morta mentre cercava di emigrare dalla Tunisia, un'altra è una vittima di un attacco jihadista e la terza è un'operaia scomparsa in una cava di una fabbrica. Tutti e tre i casi si ispirano a episodi reali che non sono mai stati indagati a fondo.
Il direttore della fotografia Youssef Rouissi cattura il contrasto tra il paesaggio urbano in decadenza e la persistente presenza della natura, con i cani randagi come motivo ricorrente. Da un lato, l'uso di riprese lunghe e di dialoghi minimi esalta il tono contemplativo del film, mentre dall'altro la preferenza di Slim per le inquadrature fisse e ravvicinate intensifica l'atmosfera claustrofobica. Agora è strutturato in capitoli, ognuno dei quali approfondisce diverse sfaccettature del mistero e della risposta della comunità ai rimpatriati, rispecchiando i ricordi frammentati e le emozioni irrisolte di una città perseguitata dal suo passato.
Con il procedere della storia, il messaggio politico del film diventa sempre più evidente. L'attenzione delle autorità a insabbiare gli eventi, piuttosto che a scoprire la verità che si cela dietro questi ritorni, emerge come tema chiave, fungendo da commento sullo stato della Tunisia. Alla fine del film, Agora si allontana dalle sue radici di mystery-crime, abbracciando pienamente le sue origini di favola poetica, pur mantenendo la sua acuta critica socio-politica.
Agora è una coproduzione tunisino-francese-saudita-qatariota guidata da Exit Production e coprodotta da Cinenovo. MAD Solutions cura le vendite internazionali.
(Tradotto dall'inglese)
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