VENEZIA 2024 Settimana Internazionale della Critica
Recensione: Paul & Paulette Take a Bath
di David Katz
- VENEZIA 2024: L'esordio del regista britannico Jethro Massey è una stravagante storia d'amore parigina interrotta da strane deviazioni nella storia oscura della città
Nel 1974, la Céline e la Julie di Jacques Rivette andarono in barca, si sa, con le due protagoniste alla deriva nella scena conclusiva lungo il fiume della loro immaginazione. La vasca da bagno dove si trovano i protagonisti di questo film è decisamente più angusta e intima - e anche una bella analogia per le dimensioni e il tono dell'esordio del regista britannico Jethro Massey, che si accontenta di immergersi nella propria visione misantropica del mondo. Autoprodotto dal regista residente a Parigi e presentato in anteprima alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia Paul & Paulette Take a Bath [+leggi anche:
intervista: Jethro Massey
scheda film] è un'opera disomogenea, ma colpisce per il modo in cui rinfresca vecchi idiomi cinematografici: potrebbe essere la prima commedia romantica storico-nera?
Per essere un film ossessionato dagli angoli decrepiti del passato parigino, Paul & Paulette Take a Bath è anche antiquato e retroattivo in un senso più inconsapevole. Sembra passato molto tempo da quando un regista ha tentato un film così spudoratamente "ragazzo incontra ragazza nella città dell'amore", in chiave Nouvelle Vague, Prima del tramonto e i primi studi sui personaggi beta-maschili di Wes Anderson, ma non sembra più fresco per aver trascorso circa 15 anni lontano dai nostri schermi, poiché i gusti e anche le politiche di genere sono cambiati. Paul (Jérémie Galiana) è l'aspirante fotografo statunitense dai capelli a spazzola; Paulette (Marie Benati) è una sognatrice maniaca dai capelli corvini, con umori alternativamente morbosi e stravaganti. È vero, insieme sono incredibilmente fotogenici e chic, ed è difficile non riflettere sulla pura immortalità di tutti questi cliché romantici.
L'incontro avviene quando Paul si imbatte in Paulette che rievoca la morte di Maria Antonietta sotto la ghigliottina in una grande strada della città; per quanto allarmante possa essere, come gesto iniziale del personaggio ha una teatralità attesa e impulsiva. Ma l'aspetto più contemporaneo della fluidità sessuale di Paulette rende imprevedibile il suo flirt con Paul: lei è apparentemente in lutto per la rottura con Margerita (Margot Joseph), una "sosia di Marilyn Monroe", e i nostri personaggi dal nome simile consumano la loro relazione molto più tardi di quanto ci si aspetti. E poi c'è la questione delle allusioni storiche di Massey: la loro "chiacchierata" è in gran parte composta da esposizioni sui vari misfatti e tirannie che hanno afflitto nei secoli la città: l'occupazione di Vichy, la dittatura militare napoleonica e i numerosi crimini coloniali. Le descrizioni recitate sembrano Wikipedia, e lo sono in modo vincente perché sono precise e lucide. Qui si rivelano gli aspetti più originali della visione artistica di Massey: le prove fisiche di questa storia a Parigi possono sembrare ben mascherate, ma questa generazione è cresciuta con Internet e i social media, un modo molto efficiente per farle circolare nuovamente (e il lavoro quotidiano di Paul nell'e-commerce di lusso allude a questo elemento digital-centrico del film).
Se la familiarità delle componenti di Paul & Paulette Take a Bath può indurre un po' di cinismo, la sua assenza di sentimentalismo e la sua abilità nel mettere a disagio riducono il nostro compiacimento. Così come un bagno caldo è un posto stranamente idoneo per pensare, il film di Massey si diverte a riflettere sulle nostre irrazionalità e strane fissazioni: da dove provengono (per fare riferimento a un filone della trama che coinvolge il tormentato padre di Paulette) e se l'amore può aiutarci a sfuggirvi.
Paul & Paulette Take a Bath è una produzione britannica della società di Jethro Massey, la Film Fabric.
(Tradotto dall'inglese)