VENEZIA 2024 Giornate degli Autori
Recensione: Alpha.
- VENEZIA 2024: Nel film di Jan-Willem van Ewijkn, il rapporto complicato tra un padre e un figlio rischia di aggravarsi, e di provocare conseguenze imprevedibili, nella splendida cornice delle Alpi

Non c'è niente che possa far deragliare una persona dai binari sicuri e dritti di una vita ordinaria, costruita con cura, come l'arrivo improvviso di un familiare. I genitori possono toccare le corde dei loro figli adulti nel modo peggiore possibile. Anche la distanza, fisica o psicologica, non facilita le cose: i figli sono programmati per essere provocati dai loro genitori. È questo il caso del quarto film scritto e diretto da Jan-Willem van Ewijk, Alpha. [+leggi anche:
intervista: Jan-Willem van Ewijk
scheda film], presentato in anteprima alle Giornate degli Autori di Venezia.
Rein (Reinout Scholten van Aschat, visto in The Heineken Kidnapping [+leggi anche:
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scheda film] del 2011) è un olandese che si è trasferito sulle Alpi, dove lavora come istruttore di snowboard e passa il tempo libero a meditare. La sua esistenza idilliaca viene sconvolta quando il padre Gijs (la leggenda del cinema, della TV e del palcoscenico olandese Gijs Scholten van Aschat), rimasto vedovo da poco, prima telefona per annunciare la sua visita e poi appare davanti alla casa dove vive Rein. Sia chiaro: Gijs non è un innocuo e gioviale vecchietto alla Toni Erdmann [+leggi anche:
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scheda film], ma una ex star del cinema che cerca di dominare il figlio e sa esattamente come fargli saltare i nervi.
Il gioco di tira e molla tra i due è probabilmente alimentato dalla gelosia e da conflitti irrisolti del passato, e di certo padre e figlio sono connotati in questo senso. Gijs cerca e ottiene l'attenzione degli amici di Rein, persino della sua specie di fidanzata Laura (Pia Amofa), spingendo Rein a fare acrobazie spericolate o a cercare di dare una lezione al padre gareggiando con lui sul terreno in cui si sente più sicuro: la neve. Tuttavia, questi giochi di potere familiari possono rivelarsi pericolosi, poiché si può sopravvalutare la propria forza, e la montagna stessa può essere insidiosa...
Il regista sa certamente cosa sta cercando di comunicare e ha i mezzi a sua disposizione per farlo in modo eloquente. Persino il formato 4:3, che negli ultimi tempi è diventato un po' un espediente, qui ha senso: l'inscatolamento dell'immagine è un riflesso dello stato mentale inscatolato del protagonista, il che significa che le bellissime e inquietanti vette con cui il regista apre e chiude il film diventano secondarie. Van Ewijk utilizza anche la fotografia di Douwe Hennink in modo abile per ritrarre la relazione dei due protagonisti e i suoi cambiamenti senza inutili spiegazioni, prima stabilendo e poi accorciando le distanze, e lo stesso vale per l'uso della colonna sonora di Ella van der Woude, dal ronzio degli strumenti a fiato al tema buffo e da fiera dell'organo.
Tuttavia, il trucco più geniale che mette in atto è il casting di padre e figlio nella vita reale, con le loro diverse sensibilità. Non si tratta solo di un livello meta per i conoscitori della scena recitativa olandese, alla ricerca di “Easter eggs”, ma apre anche la strada all'improvvisazione basata su reazioni autentiche che non possono essere facilmente sceneggiate. Inutile dire che sia Reinout che Gijs van Aschat colgono l'opportunità di questa interazione e la sfruttano al meglio, anche se in modo non appariscente.
Alpha. non è privo di difetti, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo e la tempistica dei colpi di scena, ma vale sicuramente la pena vederlo per il lavoro encomiabile del regista, degli attori e della troupe. È uno di quei film apparentemente piccoli con cui un pubblico più ampio può identificarsi.
Alpha. è una coproduzione olandese-svizzero-slovena guidata da Baldr Film in coproduzione con Lomotion e Staragara. LevelK cura le vendite nel mondo.
(Tradotto dall'inglese)
Photogallery 04/09/2024: Venice 2024 - Alpha.
13 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.



© 2024 Isabeau de Gennaro for Cineuropa @iisadege
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