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VENEZIA 2024 Orizzonti

Nuovo e vecchio si scontrano nei corti in concorso a Venezia

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- VENEZIA 2024: Il fascino del passato e lo shock del nuovo creano un conflitto in molti dei titoli in lizza per il Premio Orizzonti al miglior cortometraggio di quest'anno

Nuovo e vecchio si scontrano nei corti in concorso a Venezia
O di Rúnar Rúnarsson

La selezione di quest'anno dei cortometraggi che si contenderanno il Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio nell'ambito dell'81ma Mostra di Venezia presenta una selezione eclettica di talenti e generi cinematografici, offrendo al pubblico un assaggio degli autori da tenere d'occhio e delle nuove opere di alcuni nomi affermati.

Il 2024 si sta rivelando un anno impegnativo per il regista islandese Rúnar Rúnarsson. Dopo che il suo lungometraggio When the Light Breaks [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Rúnar Rúnarsson
scheda film
]
è stato proiettato nella sezione Un Certain Regard di quest'anno a Cannes, ora arriva a Venezia per presentare il suo ultimo cortometraggio, O. Girato in un crudo bianco e nero, il film è la storia di un uomo che deve evitare di ricadere nelle sue vecchie abitudini per poter adempiere a un importante dovere familiare. Se da un lato il film ha un tono spesso sghembo, che parla della fragilità umana, dall'altro si respira un'aria poetica che, sostenuta da una straordinaria interpretazione centrale dell'attore islandese Ingvar Sigurdsson, ne fa un'opera profondamente umana e commovente.

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Emozionante anche il cortometraggio irlandese Three Keenings, che segue un attore in difficoltà che arrotonda le sue magre entrate lavorando come “professionista del lutto” nell'Irlanda rurale. Esplorando il divario tra tradizione e modernità e gli atteggiamenti della società nei confronti del lutto e della morte, il regista Oliver McGoldrick crea un dramma potente che ha un sottofondo di umorismo che attraversa il suo tema oscuro.

Tradizione e modernità si scontrano anche in Marion (Regno Unito) di Joe Weiland e Finn Constantine, un dramma incentrato sulla protagonista, unica donna “saltatrice di tori” in Spagna. La sera in cui deve esibirsi in un'arena gremita, la vita personale di Marion inizia a interferire. Si tratta di un evento dinamico – lo spettacolo grandioso di un'arena gremita in contrasto con l'aspetto intimo e personale – e il film esamina come le persone siano in bilico tra il desiderio di seguire la tradizione e quello di evolversi e fare cose nuove.

Dinamico è anche Almost Certainly False di Cansu Baydar, in cui Hanna – fuggita dalla guerra in Siria con il fratello minore Nader – cerca di adattarsi alla vita in una zona degradata di Istanbul. Il film è un accorato esame del tentativo di definire la propria identità quando si è lontani non solo dall'ambiente familiare, ma anche dai ruoli tradizionali della famiglia. È un'opera che, tra i suoi momenti di tristezza, trasuda una vita e una vitalità che parlano della capacità umana di adattarsi a circostanze estreme.

È un documentario esteriormente giocoso René Goes to War di Luca Ferri, Morgan Menegazzo e Mariachiara Perinsa, in cui il protagonista – il ragazzino del titolo – si cimenta in vari giochi di guerra, intagliando armi con i bastoni e giocando nei bunker lasciati dalla Seconda guerra mondiale. Nonostante l'idillio del gioco infantile, il film ha un centro oscuro, che ci ricorda come la natura della guerra sia costantemente portata al livello di un gioco e si chiede anche se le nozioni di “guerra” siano innate nella natura umana.

L'offerta europea tra i cortometraggi è completata da due animazioni. Il primo è il documentario Shadows di Rand Beiruty, in cui una ragazzina che attraversa per la prima volta un aeroporto si trasforma in una metafora del fatto che la stessa ragazza è costretta a diventare una sposa bambina e a generare un figlio in giovane età. Basato sulla testimonianza reale della protagonista del film, il film giustappone il bello e l'astratto alla realtà di una vita dura. La seconda animazione è Il burattino e la balena di Roberto Catani, una rivisitazione gloriosamente distorta del mito di Pinocchio, in cui i ritmi della fiaba di un tempo sono attraversati dalla realtà dell'epoca moderna, e il viaggio del nostro protagonista per diventare un vero ragazzo diventa infinitamente più impossibile.

La lista completa dei cortometraggi in concorso a Orizzonti:

Almost Certainly FalseCansu Baydar (Turchia)
ShadowsRand Beiruty (Francia/Giordania)
Il burattino e la balenaRoberto Catani (Francia/Italia)
The Poison CatTian Guan (Cina)
AjarAtefeh Jalali (Iran)
Three KeeningsOliver McGoldrick (Regno Unito/Irlanda/Stati Uniti)
My Mother Is a CowMoara Passoni (Brasile)
René Goes to WarLuca Ferri, Mariachiara Pernisa, Morgan Menegazzo (Italia/Slovenia)
JamesAndrés Rodríguez (Guatemala/Messico)
ORúnar Rúnarsson (Islanda/Svezia)
Who Loves the SunArshia Shakiba (Canada)
Moon LakeJeannie Sui Wonders (Stati Uniti)
MarionJoe Weiland, Finn Constantine (Francia/Regno Unito)

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(Tradotto dall'inglese)

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