Recensione: Tardes de soledad
di Júlia Olmo
- Albert Serra presenta un film davvero straordinario e audace sul mondo della corrida attraverso il ritratto di un torero e della sua quadriglia

La vita del torero Andrés Roca Rey (uno dei massimi esponenti della corrida di oggi, vincitore del premio Torero Revelación 2016 e una sorta di rockstar e campione di incassi nel suo settore) durante una giornata di corrida, dal momento in cui indossa il costume da torero a quello in cui si spoglia. Sono queste le immagini che compongono il nuovo film del regista catalano Albert Serra, Tardes de soledad [+leggi anche:
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intervista: Albert Serra
scheda film], una sorta di documentario (ma non del tutto) sulla corrida basato sul ritratto del famoso torero e della sua quadriglia, presentato nella Selezione ufficiale del Festival de San Sebastian.
Perché il film è questo: immagini che suggeriscono idee, emozioni, sensazioni, stati d'animo. La lotta tra l'umano e l'animale, l'istinto e la ragione, la vita e la morte, l'essenza della tragedia, la violenza, la sofferenza, il dolore, la passione, l'ambizione, la solitudine, l'atavico, il sublime, il bello e il sinistro. Le immagini delle corride che attraversano il film di Serra, tutto ciò che vi accade – il torero pronto a morire e a uccidere, i suoi momenti di gloria e di debolezza, il rapporto con la sua quadriglia, il toro che agonizza, il toro che muore, il suo sangue versato – esprimono queste idee contrastanti nel contesto concreto che è il film. Serra entra nell'arena, piazza la macchina da presa e lascia parlare quelle immagini, quasi senza rivolgersi allo spettatore, mostrando l'invisibile, il non visto, ciò che non vedremmo o sentiremmo in quello stesso scenario reale, ciò che solo lui guarda e cattura con l'occhio della telecamera o attraverso il microfono. I narratori finiscono per essere involontariamente gli stessi membri della quadriglia del torero, con i loro dialoghi e commenti, le loro idiosincrasie, il loro modo laconico e ancestrale di parlare e comunicare tra loro.
Il risultato è un film che si immerge in una sorta di atmosfera spontanea e diventa un'immersione ipnotica – con un certo tono psichedelico ed epico – attraverso i sensi nel mondo della corrida, nella verità e nella solitudine del torero. Il regista coglie questa solitudine fisica e metaforica (rispetto al mondo contemporaneo) e ritrae il suo protagonista come una sorta di eroe classico che vuole durare nell'eternità attraverso le sue gesta in vita, che si lancia nell'uccidere e nel morire con il desiderio di essere ricordato nella morte. Con questo, dall'intimo, il film realizza anche un ritratto collettivo dell'universo della corrida, un ritratto capace di andare oltre l'apparente e l'udibile, capace di andare in profondità e di riflettere tutto ciò che c'è dietro, le pulsioni che lo muovono, le credenze, i rituali, gli aneliti, le forze e le debolezze che lo compongono. Seguendo un certo stile (o forse piuttosto un certo modo di intendere la narrazione cinematografica) di Pacifiction [+leggi anche:
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intervista: Albert Serra
scheda film], ma senza smettere di essere originale, attraverso questo lavoro con le immagini e le loro possibilità, le inquadrature, il colore, le texture, i suoni, il ritmo, il tempo, il tono, la precisione nei dettagli, Serra adotta un approccio del tutto unico nell'esplorare la corrida. È un documentario singolare (capace di trascendere i generi e i codici più comuni) con uno sguardo poetico, personale e audace, lontano dal politicamente corretto, che, al di là di ogni moralismo o riflessione (non sforzatevi di cercare un messaggio, perché non c'è), cerca e trova quell'ipnotismo latente.
Tardes de soledad è un film controcorrente. Un viaggio e un'esperienza cinematografica e sensoriale attraverso quei pomeriggi solitari del torero e della sua quadriglia, di quella lotta tra l'umano e l'animale, della fragile linea che separa la vita dalla morte. Probabilmente uno dei grandi film del Festival di San Sebastian di quest'anno e, senza dubbio, un film davvero straordinario e affascinante.
Tardes de soledad è una coproduzione di Andergraun Films (Spagna), LaCima Producciones (Spagna), Idéale Audience (Francia) e Rosa Filmes (Portogallo). Films Boutique si occupa delle vendite internazionali.
(Tradotto dallo spagnolo)
Photogallery 23/09/2024: San Sebastian 2024 - Tardes de soledad
8 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.



© 2024 Dario Caruso for Cineuropa - @studio.photo.dar, Dario Caruso
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