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SAN SEBASTIAN 2024 Zabaltegi-Tabakalera

Recensione: Spectateurs!

di 

- In un misto di saggio, documentario e autofiction, Arnaud Desplechin celebra il suo amore per il cinema con stile e trasmette il suo entusiasmo allo spettatore

Recensione: Spectateurs!
Milo Machado-Graner in Filmlovers!

L'intera opera di Arnaud Desplechin è ricca di riferimenti autobiografici. Basti pensare a Paul Dedalus, l'alter ego che compare in molti dei suoi film attraverso i quali offre autoritratti intimi e profondi, o al meraviglioso Roubaix, una luce [+leggi anche:
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, un sentito omaggio alla sua maltrattata città natale. Ma è forse Spectateurs! [+leggi anche:
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, proiettato nella sezione Zabaltegi-Tabakalera del 72mo Festival di San Sebastian dopo il passaggio nelle proiezioni speciali di Cannes, l'opera in cui il cineasta francese si mette a nudo in modo più diretto. Bastano pochi minuti per capire che Desplechin è ossessionato dal cinema, una fonte di energia indispensabile alla sua vita quasi quanto l'ossigeno. E in questo film prende per mano gli spettatori, li porta in viaggio con lui attraverso i suoi ricordi cinematografici e dà loro un posto centrale affinché, insieme, cerchino di svelare il mistero di quest'arte che continua ad affascinare milioni di persone in tutto il mondo.

Il film è un collage giocoso in cui i generi si intrecciano. Ci sono parti prettamente saggistiche, in cui vengono proposte interessanti riflessioni sull'origine del cinema, sul suo rapporto con la pittura e in cui personaggi come i fratelli Lumière, Eadweard Muybridge o Thomas Edison vengono portati al presente per aiutarci a comprendere la genesi di questa disciplina artistica. Ci sono momenti di riflessione davvero stimolanti, come la conversazione tra alcuni giovani studenti e un esperto di teoria cinematografica in cui si parla di come il film, oltre a catturare la realtà, sia in grado di darle un nuovo significato una volta proiettato agli spettatori, che instaurano un dialogo tra la realtà filmata e la propria, creando una nuova dimensione della realtà.

Bellissime anche le parti del film in cui Desplechin rende omaggio ad altri professionisti del cinema che sono stati fondamentali per la sua crescita come regista. È commovente il modo in cui il regista racconta il suo rapporto con il monumentale Shoah di Claude Lanzmann. Lo shock di scoprirlo da giovane, il modo in cui gli ha rivelato l'immenso potere del cinema di testimoniare l'orrore senza bisogno di immagini esplicite, e il successivo legame con il regista, che è diventato una figura fondamentale nella sua vita professionale e personale. Bellissimo anche l'omaggio alla compianta attrice nativa americana Misty Upham, protagonista del fantastico Frozen River e con cui il francese ha lavorato in Jimmy P. [+leggi anche:
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Tutto questo senza dimenticare le parti autobiografiche romanzate, in cui ritroviamo Paul Dedalus (interpretato nelle sue diverse età da Louis Birman, Milo Machado-Graner e Sam Chemoul) e in cui scopriamo passaggi fondamentali della vita di Desplechin in cui il cinema è protagonista tanto quanto lui stesso.

Spectateurs! è, in sintesi, un commovente omaggio al cinema, al suo potere di trasformazione e ai misteri che questo potere comporta. Il tutto firmato da un regista eccezionale, la cui passione per ciò che fa trabocca dallo stretto alone di luce che si trasforma in immagini magiche una volta entrato in contatto con lo schermo.

Spectateurs! è una produzione francese di CG Cinéma, Scala Films e Arte France Cinéma. Le vendite internazionali sono gestite da Les Films du Losange.

(Tradotto dallo spagnolo)

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