Il MIA annuncia i suoi vincitori
- L'evento professionale di Roma si è concluso con un aumento del 10% delle presenze

Si è conclusa la decima edizione del MIA - Mercato Internazionale dell'Audiovisivo, che si è svolto a Roma dal 14 al 18 ottobre. Quest'anno l’evento ha accolto oltre 2.800 professionisti dell'audiovisivo provenienti da 60 Paesi diversi, segnando così un aumento del 10% delle presenze rispetto ai dati del 2023. Il MIA ha inoltre ricevuto più di 600 progetti per il suo Co-Production Market and Pitching Forum, con un aumento del 20% rispetto al 2023 e un incremento del 12,5% nel numero di Paesi di provenienza, passato da 80 a 90. Nel corso delle dieci edizioni dell'evento, oltre 100 opere audiovisive "Made in MIA" sono state prodotte dopo aver partecipato al mercato.
"Grazie alla sua forte identità e credibilità, il MIA si è ormai guadagnato un posto importante nelle agende degli operatori internazionali. È un mercato curatoriale unico, un attore strategico nel mercato della coproduzione e un motore fondamentale per il finanziamento, la distribuzione e la circolazione di opere e talenti. È uno specchio della trasformazione del settore audiovisivo, capace di cogliere e anticipare i cambiamenti con particolare attenzione all'innovazione tecnologica per le industrie creative", ha commentato Gaia Tridente, responsabile del MIA.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 18 ottobre. In questa edizione sono stati assegnati i nuovi MIA Development Awards, istituiti per celebrare il decimo anniversario del mercato e assegnati a quattro progetti selezionati nelle quattro categorie del Co-Production Market and Pitching Forum. I titoli sono stati decisi da giurie internazionali di esperti del settore. I premi in denaro che li accompagnano sosterranno lo sviluppo dell'opera vincitrice di ciascuna categoria.
Il primo premio MIA Development Award per il miglior progetto di animazione è andato a Big Bang Parade (Belgio/Polonia/Francia), diretto da Hermien Verstraeten, Sine Özbilge, Nienke Deutz, Karolien Raeymaekers, Imge Özbilge, Britt Raes e Martyna Koleniec, e prodotto da Annemie Degryse per Lunanime. Il film, caratterizzato da uno stile grafico unico, segue due bambini che aprono un forziere contenente un sacchetto di biglie: ogni biglia contiene un piccolo mondo abitato da creature colorate. La giuria, composta da Vicky Schroderus (YLE Children & Youth, Finlandia), Alexandre Hénin (Bayard Jeunesse Production, Francia) e Beth Gardiner (CBEEBIES, Regno Unito), ha elogiato i suoi stili di animazione unici e le opportunità offerte ai nuovi talenti della regia femminile.
Il MIA Development Award per il miglioro progetto di documentario è andato invece a Reborn - Amore perfetto (Italia) di Giovanni Conte e Francesco Pascucci, prodotto da Nicola Maiello e Camilla Gazzola, di Amartia Film, e da Riccardo Neri e Vincenzo Filippo, di Lupin Film. Il documentario esplora il fenomeno delle bambole neonate iperrealistiche e i legami emotivi che le donne instaurano con esse. La giuria, composta da Björn Jensen (Ginger Foot Films, Germania), Pamela Martinez (Limonero Films, Spagna) e Myriam Weil (Federation Studios, Francia), è stata colpita dalla sua presentazione empatica e dalla sua profondità emotiva.
Il MIA Development Award per il miglior progetto di serie è stato assegnato a The Night Watch (Paesi Bassi), scritto da Steven Friedman e prodotto da Edvard van't Wout per Continent Studios. Questa magica storia, ambientata ad Amsterdam, ruota attorno all'amicizia e a misteri sepolti. I membri della giuria Manuel Alduy (France Télévisions, Francia), Marianne Furevold-Boland (NRK, Norvegia) e Laura Abril (Buendía Estudios, Spagna) ne hanno sottolineato l'idea coinvolgente e il potenziale di richiamo universale.
Il MIA Development Award per il miglior progetto di film è andato a Death in Your Eyes (Spagna), diretto da Guillermo de Oliveira e prodotto da Silvia Fuentes (Sétima) e Nuria Landete García per Sideral Cinema. La giuria, composta da Robert Aaronson (Cohen Media Group, USA), Jennyfer Gautier (Luxbox, Francia) e Benjamin Kramer (CAA, USA), ha lodato la sottile narrazione da noir e la profondità psicologica del film.
Aya in the Desert (Spagna), diretto da Julia Horrillo e prodotto da Norbert Llaràs, di Alhena Production, ha vinto il Paramount New Stories Award. La storia segue una tredicenne ivoriana travestita da ragazzo che attraversa lo Stretto di Gibilterra. La giuria, composta da Fatih Abay (European Film Academy), Mounia Aram (Mounia Aram Company) e Leonardo Barrile (Samarcanda Film), ne hanno lodato la diversità e l'impatto sociale.
Il GEDI Visual Award è andato a Pulling My Own Strings (Italia), diretto da Alessandra Cataleta e prodotto da Anna Frandino (Officina 38, Cinema Key). Il film celebra la marionettista siciliana Anna Cuticchio e le sfide affrontate in un campo dominato dagli uomini. La giuria, composta da Paolo De Michele, Francesco Fasiolo e Laura Pertici (Gruppo Gedi), ha lodato la forte protagonista femminile e la sua storia di vita ispiratrice.
Father/Otec (Repubblica Ceca/Polonia/Slovacchia) si è aggiudicato il Premio Screen International. Il progetto è diretto da Tereza Nvotová ed è prodotto da Veronika Paštéková, Anton Škreko (Danae Production), Karel Chvojka e Marta Gmosińska, di Lava Films. La giuria ha sottolineato in particolare l'intensità emotiva e la maestria tecnica del film.
Il Premio WIFTMI è andato a Uglycomics (Italia), basato sulla trilogia di graphic novel di Josephine Yole Signorelli e prodotto da Riccardo Russo per Bim Produzione. Il progetto racconta il viaggio di una giovane donna transgender alla scoperta di sé stessa.
Infine, il 12mo Premio Carlo Bixio per il miglior concept di serie è andato a Chukar di Giovanni Mauriello, una storia contemporanea ambientata nella periferia romana, mentre il Premio per la miglior sceneggiatura è stato condiviso da Double Penalty di Annalisa De Filippis ed Eleonora Ghezzi e The Cloud di Gianluca Tria e Lorenzo Garofalo, per aver affrontato con originalità temi impegnativi.
Ecco l'elenco completo dei vincitori dei premi di quest'anno:
MIA Development Award per il miglior progetto di animazione
Big Bang Parade - Hermien Verstraeten, Sine Özbilge, Nienke Deutz, Karolien Raeymaekers, Imge Özbilge, Britt Raes, Martyna Koleniec (Belgio/Polonia/Francia)
Produzione: Annemie Degryse (Lunanime)
MIA Development Award per il miglior progetto doc
Reborn-Perfect Love - Giovanni Conte, Francesco Pascucci (Italia/Belgio)
Produzione: Amartia Film, Harald House Belgium BV, Lupin Film
MIA Development Award per il miglior progetto di serie
The Night Watch - Steven Friedman (Paesi Bassi)
Produzione: Continent Studios
MIA Development Award per il miglior progetto cinematografico
Death in Your Eyes - Guillermo de Oliveira (Spagna)
Produzione: Sétima, Sideral Cinema
Premio Paramount Nuove Storie
Aya in the Desert - Julia Horrillo (Francia/Lettonia/Spagna)
Produzione: Les Films du Lézard, Rija Films, Alhena Production
Premio GEDI Visual
La Vita Che Mi Diedi/Pulling My Own Strings - Alessandra Cataleta (Italia)
Produzione: Atomic, Officina 38, Cinema Key
Premio Screen International
Father/Otec - Tereza Nvotová (Slovacchia/Repubblica Ceca/Polonia)
Produzione: Veronika Paštéková, Anton Škreko (Danae Production), Karel Chvojka, Miloš Lochman (Moloko Film), Marta Gmosińska, Mariusz Włodarski (Lava Films)
Premio WIFTMI
Uglycomics - Josephine Yole Signorelli, Teresa Ciabatti, Laura Luchetti, Michele Pellegrini (Italia)
Produzione: Riccardo Russo (Bim Produzione, società Wild Bunch)
Premio Carlo Bixio per il miglior concept di serie
Chukar - Giovanni Mauriello (Italia)
Premio Carlo Bixio per la migliore sceneggiatura (ex aequo)
Double Penalty - Annalisa De Filippis, Eleonora Ghezzi (Italia)
The Cloud - Gianluca Tria, Lorenzo Garofalo (Italia)
(Tradotto dall'inglese)
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