Al MIA di Roma, la Puglia conferma il suo ruolo di hub cinematografico internazionale
- Gli speaker hanno sottolineato le grandi potenzialità della regione, capace di attirare un numero crescente di set grazie al supporto offerto dalla film commission e dagli enti locali

Nella giornata conclusiva del MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di quest’anno (14-18 ottobre), il Cinema Barberini ha ospitato nel pomeriggio un panel intitolato “Co-produzioni internazionali in Puglia: un polo di sinergia creativa.”
Dopo i saluti della Presidente dell’Apulia Film Commission (AFC), Anna Maria Tosto, la moderatrice Martina Lovascio ha presentato gli speaker coinvolti, ovvero i produttori Maurizio Antonini di Interlinea Film, Francesca Portalupi di Indyca, Claudio Esposito di The Piranesi Experience e Giangi Foschini di Brandos Film.
Antonini ha inizialmente parlato del primo progetto girato in Puglia nel 2012, il lungometraggio di Rossella De Venuto Controra [+leggi anche:
trailer
scheda film], coprodotto con l’Irlanda. “L’AFC era agli albori, costituita da poco e senza le strutture e le risorse che ci sono adesso. Lo spirito e l’entusiasmo delle persone che la animavano al tempo non sono cambiati,” ha detto Antonini, evidenziando poi la facilità di trovare location versatili, ottimi attori e servizi di casting, oltre al supporto finanziario e logistico fornito dall’AFC. Tra gli altri progetti realizzati dalla sua società nella regione figurano Padre Pio [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Abel Ferrara
scheda film] di Abel Ferrara (coprodotto con Germania, Regno Unito e Stati Uniti) e una più recente coproduzione con il Messico, Casi El Paraíso.
Per il film di Ferrara, la troupe ha girato d’inverno tra neve e ghiaccio nella zona di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia. “Si trattava di un film in costume, ambientato negli anni ’20. Con pochissimo sforzo produttivo, non è stato difficile riportare il paese all’epoca. Ha zone, vicoli e portoni ancora intatti.”
Parlando di Casi El Paraíso, Antonini ha spiegato che la trama segue un truffatore italiano originario dei Quartieri Spagnoli di Napoli, questi ultimi “non molto diversi da Bari Vecchia.” Ha sottolineato l’ottima atmosfera creata sul set, complice anche il supporto della popolazione locale che ha accolto con entusiasmo l’arrivo della produzione. Il film sarà presentato al Festival del Cinema Europeo di Lecce a novembre.
“In questi anni, in Puglia si è formato un gruppo di risorse produttive difficile da trovare altrove. Le Marche, ad esempio, offrono fino a €500.000, ma non c’è nessuno: bisogna portare tutte le manovalanze da altre regioni. Ormai, queste in Puglia ci sono. Ci sono noleggi, casting, scuole... Io continuerò sicuramente a bussare alle porte della film commission,” ha concluso Antonini.
La parola è stata poi data a Foschini, il quale ha concordato con Antonini su tutti i vantaggi offerti dal territorio. Foschini ha poi fondato la sua nuova società in Puglia, con l’intento di “mettere radici” e “portare co-produzioni internazionali.” Ha citato poi il recente lavoro sul set di Under the Stars, diretto da Michelle Donner e con protagonisti star del calibro di Toni Collette e Andy García. “Gli attori sono rimasti colpiti dal rispetto portato dagli abitanti. Si sentivano liberi di poter girare in un territorio fantastico,” ha sottolineato Foschini, aggiungendo come il supporto continuo offerto dalla film commission – dal location scouting ai permessi, fino alla rendicontazione – e il suo dislocamento territoriale nelle sedi di Bari, Taranto e Lecce.
Il produttore di Brandos Film ha rivelato che un’altra produzione statunitense si appresta a girare in Puglia, grazie all’esperienza positiva sul set di Donner.
In seguito, Portalupi ha parlato di Non dirmi che hai paura, un lungometraggio per il quale la società torinese Indyca ha svolto il ruolo di produttore maggioritario e co-prodotto con Germania e Belgio.
Anche in questo caso, dopo aver valutato la possibilità di girare in diverse parti d’Italia, la scelta è ricaduta sulla Puglia grazie alla duttilità del suo territorio e all’appoggio dell’AFC. In particolare, a Taranto sono state ricreate scene ambientate a Mogadiscio ed in mare aperto.
Infine, Esposito ha parlato dei due lungometraggi che la sua società con sede a Monopoli sta sviluppando. The Piranesi Experience è stata la prima società del Sud Italia ad aver vinto il MEDIA Slate di Creative Europe. Il primo progetto è Dreamcatchers, presentato nella sezione Wanna Taste IT? del MIA, diretto e sceneggiato da Daniela De Francesco e sviluppato con Biennale College e il lab MFI Script 2 Film. “Speriamo di entrare in produzione l’anno prossimo. [..] Abbiamo firmato un protocollo d’intesa con il comune di Castellana Grotte. Il film è ambientato in una clinica dove si curano i disturbi del sonno, ancora più diffusi dopo la pandemia. Si ispira a delle ricerche scientifiche in atto sui sogni lucidi, una nuova frontiera della neuroscienza. Per il film, pianifichiamo di riutilizzare un edificio del centro storico, dando nuova vita a questo luogo.”
“Il secondo progetto, Pinocchio Reborn di Matteo Cirillo, presenta un concept molto semplice. Si tratta di un sequel di Pinocchio, una black comedy. Per il regista, Pinocchio oggi ha 35 anni, ha ereditato la falegnameria del padre e, non potendo dire bugie, vive nel nostro mondo in maniera piuttosto complessa. Nel pilot [ed. presentato come corto ad Alice nella Città e girato tra Roma e Taranto], Pinocchio va dallo psicologo, cercando di risolvere queste sue problematiche.”
Il prossimo appuntamento per i professionisti interessati a girare in Puglia e collaborare con l’AFC è l’Apulia Film Forum, in programma a Lecce dal 9 al 10 novembre.
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.