email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

JIHLAVA 2024

Recensione: Ms. President

di 

- In questo documentario, Marek Šulík dipinge un quadro equilibrato del mandato di Zuzana Čaputová, il primo capo di Stato donna della Slovacchia

Recensione: Ms. President
Zuzana Čaputová in Ms. President

Il documentarista e montatore slovacco Marek Šulík (Heavy Hearth) offre una visione dall'interno della presidenza dell'avvocata e attivista anticorruzione slovacca Zuzana Čaputová, che è diventata il primo capo di Stato donna del Paese, nel suo ultimo documentario Ms. President [+leggi anche:
intervista: Marek Šulík
scheda film
]
. Presentato in anteprima come film d'apertura del Festival internazionale del film documentario di Ji.hlava e in concorso nella sezione Opus Bonum, il film di Šulík segue la Čaputová dalla sua euforica vittoria elettorale passando per le complessità del suo mandato, per concludersi quando si trova ad affrontare un nuovo governo composto da politici che hanno guadagnato consensi criticandola apertamente. Figura chiave del riformismo liberale in una nazione divisa, Čaputová ha navigato in un panorama politicamente volatile, segnato da avversari populisti, da una diffusa disillusione sociale e da urgenti questioni globali. La sua presidenza ha visto sfide straordinarie, tra cui cinque primi ministri, quattro transizioni di governo e l'ascesa del populismo di destra. A queste pressioni si sono aggiunte la pandemia di Covid, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la crisi energetica e l'aumento dell'inflazione.  

Il documentario in time-lapse non è tanto un resoconto rigoroso del mandato di Čaputová quanto uno sguardo dietro le quinte della vita presidenziale, che rivela le sue prospettive su questioni chiave e il processo di pensiero che guida le sue decisioni, come nei casi di amnistia. Šulík rimane fedele al suo stile e cattura le complessità e il modus operandi dei vari uffici politici. Noto per la sua meticolosa attenzione e l'interesse per le questioni socio-politiche, il regista esamina le tensioni tra la vita individuale e le forze storiche più ampie. Ms. President ritrae Čaputová alle prese con una serie di sfide sotto una pressione crescente, esacerbata da lotte personali che non erano state rese pubbliche e da attacchi sempre più pesanti da parte degli avversari politici e di un pubblico radicalizzato.

Il ruolo storico di Čaputová come prima donna presidente della Slovacchia, insieme alle sue responsabilità di madre di due figlie piccole, costituisce un tema centrale del film. La storia si apre con una rivelazione sorprendente: poco prima del suo insediamento, i medici hanno scoperto un tumore nel cervello della figlia. Le difficoltà personali continuano a intersecarsi con la sua presidenza, mentre lei gestisce le esigenze del suo ruolo, mantenendo la sua posizione come una delle figure più fidate del Paese. L'attenzione di Šulík si estende oltre la vita politica di Čaputová, catturando la sua trasformazione personale sotto il peso della carica pubblica. Il suo stile documentaristico è osservativo, evita il sensazionalismo per trasmettere autenticamente i ritmi e le realtà della vita politica.

Data l'ampiezza del movimentato quinquennio di Čaputová, sia a livello nazionale che internazionale, e con oltre 350 ore di filmati, Šulík sceglie di concentrarsi principalmente sugli eventi interni, escludendo il viaggio presidenziale in Ucraina, devastata dalla guerra. Sebbene il film segua una struttura cronologica, evidenzia selettivamente i momenti chiave, dando vita a una narrazione che appare diluita e frammentata. Il film si basa molto su riferimenti contestuali e per gli spettatori che non conoscono il panorama politico slovacco, le scene scelte possono sembrare disarticolate e non riescono a creare un senso di continuità o a tradurre il peso della situazione.

In particolare, il documentario accenna solo brevemente alle situazioni estreme che Čaputová ha incontrato come presidente donna, tra cui la misoginia dilagante e le regolari minacce di morte rivolte a lei e ai suoi figli. Questo aspetto di genere aggiunge una dimensione universale alla sua storia, riflettendo le più ampie sfide di conciliare maternità e alte cariche pubbliche, un tema di crescente rilevanza a livello globale. Šulík conclude il film con scene che coinvolgono i suoi figli, sottolineando i costi personali del suo ruolo. Su un piano più intimo, il film rivela la filosofia personale buddista di Čaputová nel mantenere compostezza e integrità nonostante il moltiplicarsi degli attacchi e la crescente pressione politica durante il suo frenetico mandato. Tuttavia, il documentario presenta il suo periodo di presidenza come meno conflittuale di quanto sia stato in realtà, evitando spesso i momenti di scontro. Questa rappresentazione contenuta potrebbe riflettere l'influenza di Čaputová sul montaggio finale.

Ms. President è prodotto da Hitchhiker Cinema (Slovacchia) e coprodotto da Aerofilms (Repubblica Ceca), Radio and Television SlovakiaCzech Television e filmotras (Slovacchia). 

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy