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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Giappone / Italia

Lisa Takeba girerà Children of the River

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- La coproduzione tra la giapponese Fourier Film e l’italiana Antropica, le cui riprese sono previste per l’estate 2025, lancia un messaggio ambientale attraverso la storia di due sorelle gemelle

Lisa Takeba girerà Children of the River
La regista Lisa Takeba

La regista giapponese Lisa Takeba (i suoi titoli più noti sono The Pinkie, che ha debuttato al Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam nel 2014, nella sezione Bright Future, e Signal 100, horror basato sull'omonimo manga, presentato in anteprima al Festival di Sitges 2019) girerà Children of the River, una coproduzione Giappone-Italia che esplora i temi dell'identità e della perdita attraverso la storia di due sorelle gemelle.

Il film, le cui riprese sono previste per l'estate del 2025, è ambientato lungo gli splendidi fiumi di Shikoku, nella parte meridionale del Giappone. Racconta la storia di un viaggio estivo alla scoperta di sé stesse da parte di due sorelle gemelle, giovani studentesse d'arte. La regione è anche un luogo di pellegrinaggio buddista, presente nei romanzi di Haruki Murakami.

I produttori del film sono Shozo Ichiyama di Fourier Film, in partnership con Nagoya TV, e per l’Italia Parsifal Reparato con la sua Antropica (che nel 2023 ha prodotto il documentario She, diretto dallo stesso Reparato). Si tratta del primo progetto a sfruttare l'accordo di coproduzione Italia-Giappone firmato nell’agosto scorso. Children of the River, che ha un budget di 550.000 dollari, ha partecipato al Tokyo Gap-Financing Market che si è tenuto durante il TIFF COM - Tokyo International Film Festival (30 ottobre - 1 novembre), in cerca di altri partner per i 220.000 dollari rimanenti.

Reparato ha detto di aver scelto il progetto perché racconta una storia universale, ricca di spiritualità, che racconta il rapporto dell'uomo con la natura. Un film che sarà capace di affascinare il pubblico italiano e più in generale quello occidentale, perché ha radici culturali impresse nella cultura europea, attraverso il riferimento alla mitologia greca.

La regista ha infatti descritto il progetto come un “dipinto del paesaggio”, con l'ambiente naturale che svolge un ruolo centrale e una sottile presa di posizione ambientale attraverso il suo linguaggio visivo. La postproduzione sarà realizzata interamente in Italia, come ha confermato Takeba.

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