Ogni film, un evento speciale: il Torino Film Festival secondo Giulio Base
- Il neo direttore artistico ha presentato il programma della 42ma edizione che si svolgerà dal 22 al 30 novembre, con una line-up più asciutta, anteprime mondiali e star internazionali
Un programma asciutto ma “croccante”, che mantiene intatta la sua tradizionale vocazione autoriale ma strizza anche l’occhio al grande pubblico. È tutta da gustare, secondo il suo neo direttore artistico Giulio Base, la prossima edizione del Torino Film Festival, la 42ma. E se i film selezionati saranno tutti “memorabili”, come promettono il direttore e la sua nuova squadra di giovani selezionatori, lo si potrà scoprire dal 22 al 30 novembre, quando il capoluogo piemontese festeggerà la settima arte con star internazionali, anteprime mondiali ed eventi speciali.
Sono 120 i titoli selezionati quest’anno (negli anni passati erano più di 200) suddivisi nelle tre sezioni di concorso (lungometraggi, documentari e corti) e nelle tre sezioni non competitive (Fuori concorso, Zibaldone e Retrospettiva Marlon Brando); tutti saranno introdotti da registi, interpreti o esponenti della cultura e critica cinematografica. “Ogni film sarà un evento speciale”, ha assicurato Base presentando il ricco programma oggi a Roma, un programma per tutti i gusti che vede una fortissima presenza di cineaste donne, a partire dalle tre presidenti di giuria delle sezioni di concorso, Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon.
Ad aprire le danze e in chiusura saranno due film statunitensi, rispettivamente il nuovo film di Ron Howard, Eden, drama thriller con Jude Law e Ana de Armas, e Waltzing with Brando di Bill Fishman, con Billy Zane nei panni dell’iconico Marlon Brando, a cui il TFF dedica un’ampia retrospettiva (e il manifesto di questa edizione) nel centenario dalla sua nascita. I premi onorifici Le Stelle della Mole andranno quest’anno a Rosario Dawson, Giancarlo Giannini, Ron Howard, Matthew Broderick, Emmanuelle Béart, Alec Baldwin, Michele Placido, Ornella Muti, Julia Ormond, Sharon Stone e Vince Vaughn, tutti presenti a Torino.
Tra i 16 lungometraggi (opere prime o seconde) in concorso: Dissident di Stanislav Gurenko e Andrii Al’ferov, su un ex soldato dell’esercito ucraino che ha combattuto per l’indipendenza dell’Ucraina durante la Seconda guerra mondiale; Europa centrale di Gianluca Minucci, viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un’importante missione nell’aprile del 1940; N-ego di Eleonora Danco, in cui la regista-attrice si traveste da manichino “dechirichiano” e incontra vari personaggi che rispecchiano i suoi desideri e paure. E poi Nina [+leggi anche:
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intervista: Andrea Jaurrieta
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intervista: Mara Tamkovich
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scheda film] del belga Wannes Destoop.
Nel concorso documentari si segnalano Controluce di Tony Saccucci, sul “fotografo di Mussolini”; Il mestiere di vivere di Giovanna Gagliardo, sull’ultimo, frenetico giorno di vita dello scrittore Cesare Pavese; Norwegian Democrazy [+leggi anche:
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Fuori concorso, fra gli altri, Les Barbares [+leggi anche:
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