email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

TRIESTE 2025

La sezione Wild Roses di Trieste dedicata alle autrici del cinema serbo

di 

- 11 opere selezionate, tra lungometraggi e cortometraggi, tra cui l’ultimo lavoro di Iva Radivojević, When the Phone Rang, e di Emilija Gašić, 78 Days

La sezione Wild Roses di Trieste dedicata alle autrici del cinema serbo
When the Phone Rang di Iva Radivojević

La Serbia sarà protagonista della sezione Wild Roses della 36ma edizione del Trieste Film Festival, che si svolgerà dal 16 al 24 gennaio 2025. Questo spazio, dedicato alle cineaste dell’Europa centro orientale, sarà curato questa volta dal regista Stefan Ivančić, produttore e membro del comitato di selezione del Festival di Locarno, con lo scopo di promuovere le nuove prospettive femminili provenienti dalla Serbia contemporanea. Negli anni passati il focus è stato su Polonia, Georgia, Ucraina e Germania.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Nel programma di Wild Roses, realizzato con il contributo di Film Center Serbia, 11 opere eterogenee firmate da altrettante autrici, alcune già affermate nel panorama cinematografico europeo grazie alle loro partecipazioni a festival internazionali, e altre che attendono di poter stupire il pubblico grazie ai nuovi loro lavori. “Il cinema delle autrici serbe torna a raccontare gli anni Novanta: sia coloro che ancora abitano in Serbia sia le registe delle diaspora cercano di fare i conti definitivamente con quel periodo, rievocando alcuni eventi cruciali dell’epoca per interpretare il presente e i traumi collettivi di un Paese”, ha dichiarato Nicoletta Romeo, direttrice artistica del festival. Storie personali, racconti privati capaci di raccontare fatti, sensazioni, ricordi di un Paese che sconta un passato, ancora troppo recente, di guerre e divisioni interne. Da cui le generazioni di oggi sono chiamate a costruire e immaginare il Paese di domani.

Tra le protagoniste della sezione ci sarà Iva Radivojević con il suo When the Phone Rang [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Iva Radivojević
scheda film
]
, lungometraggio che l’ha posta sotto ai riflettori internazionali grazie alla menzione speciale ricevuta all’ultimo Festival di Locarno, indagine sulla dislocazione e la natura del ricordo, capace di cancellare storia e identità di un intero Paese, attraverso una telefonata della protagonista undicenne. Emilija Gašić presenta il suo ultimo lavoro 78 Days [+leggi anche:
recensione
intervista: Emilija Gašić
scheda film
]
, quest’anno in anteprima mondiale al Festival di Rotterdam e già vincitore di numerosi premi in festival europei, storia di tre sorelle che filmano le loro giornate durante la guerra in Serbia del 1999, tra primi baci e prime delusioni, come unico rifugio dalle bombe.

In cartellone altri nomi già noti nella cinematografia internazionale, come Milica Tomović, con il suo film d’esordio Celts [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Milica Tomovic
scheda film
]
, premiato al 33mo Trieste Film Festival con il CEI-Central European Initiative Award - e scelto dalla Berlinale nel 2021 per concorrere nella sezione Panorama; Ivana Mladenović con Ivana the Terrible [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Ada Solomon
scheda film
]
, presentato a Locarno nel 2019, e Marta Popivoda con Landscapes of Resistance [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Marta Popivoda
scheda film
]
, che ha partecipato a decine di festival internazionali.

La sezione prosegue con due documentari: The Other Side of Everything [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mila Turajlić
scheda film
]
, firmato da Mila Turajlić, che ha riscosso un grande successo dopo la prima mondiale al Toronto Film Festival nel 2017 (Premio al miglior documentario lungometraggio a IDFA nello stesso anno), e Homelands [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Jelena Maksimović, in anteprima mondiale al FIDMarseille del 2020. Completano la lista quattro cortometraggi dei talenti emergenti Tara Gajović (Shoulders), Jelena Gavrilović (Nobody Here), Maša Šarović (The City) e Tamara Todorović (Pink).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy