email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM / RECENSIONI Italia

Recensione: Diamanti

di 

- Ferzan Ozpetek schiera un esercito di star nel suo scintillante film ambientato in una sartoria dello spettacolo dove i destini delle sue lavoratrici si intrecciano con un’importante commissione

Recensione: Diamanti
Luisa Ranieri e Jasmine Trinca in Diamanti

Un anno dopo il suo film “da piattaforma” Nuovo Olimpo [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
, appassionato omaggio al cinema uscito solo su Netflix, Ferzan Ozpetek riporta sul grande schermo le sue storie, personaggi ed emozioni con il suo nuovo lungometraggio, Diamanti [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, in arrivo con Vision Distribution in più di 400 sale italiane a partire dal 19 dicembre. Un film di Natale con i fiocchi, un vero crowd pleaser che schiera un esercito di attrici di successo (in tutto 18) e che è interamente ambientato in uno dei luoghi più scintillanti e colorati che si possano immaginare: una prestigiosa sartoria di cinema e teatro, a Roma, negli anni ’70.

Come spesso accade con il regista turco-italiano, anche per questo film (il 15mo della sua carriera) lo spunto è autobiografico. Stavolta la memoria di Ozpetek corre a quando, nei primi anni ’80, lavorava come aiuto regista e frequentava le sartorie dello spettacolo, incontrando i più grandi costumisti, registi e interpreti dell’epoca, in mezzo a manichini, macchine per cucire e scampoli di tessuti. L’azione del film, però, parte dai giorni nostri: attorno alla classica tavola ben imbandita si riunisce un nutrito gruppo di donne di cui a poco a poco riconosciamo i volti. Sono attrici famose che hanno tutte lavorato in film precedenti del regista: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Nicole Grimaudo, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Aurora Giovinazzo, Milena Vukotic, Carla Signoris, Anna Ferzetti, Loredana Cannata, a cui si aggiungono le new entry Vanessa Scalera, Geppi Cucciari, Milena Mancini, Sara Bosi e Mara Venier. Sono state convocate da Ozpetek stesso, che per la prima volta compare in un suo film, per costruire insieme a loro il suo prossimo lavoro.

E così, tra un piatto di pasta, la lettura del copione e qualche battuta scherzosa (“e ora che te ne fai di questo vaginodromo?”), si viene catapultati nel 1974, in una splendida sartoria diretta da due sorelle molto diverse tra loro, l’una determinata e un po’ dispotica, l’altra più fragile e tormentata, interpretate da Luisa Ranieri e Jasmine Trinca (la prima al suo quarto film con Ozpetek, la seconda premiata con un David di Donatello per il suo ruolo in La Dea fortuna [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
). Arriva una commessa importante per un grosso film ambientato nel Settecento: la costumista (Vanessa Scalera) è un premio Oscar, il regista (Stefano Accorsi, anche lui al suo quarto ruolo con Ozpetek) è molto esigente. Le sarte si mettono al lavoro, hanno poco tempo e mille questioni da gestire, compresa la rivalità tra due prime donne che è meglio non far incontrare alla prova abiti. E a casa, ognuna di loro ha anche i suoi guai privati: un marito violento, un figlio problematico, i soldi che non bastano mai… Ma le donne sono come i diamanti, resistono a tutto.

Diamanti dura 135 minuti, e scorrono senza fatica. Il cast è ben assortito, le attrici sono tutte brave e centrate, e anche il ruolo più piccolo è valorizzato. Poi ci sono questi abiti sfolgoranti: il costumista è Stefano Ciammitti (Io capitano [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, la serie Netflix La legge di Lidia Poët) e ci sembra di poter dire che il prossimo David di Donatello sia già suo. Nel film si trova un po’ di tutto: ironia e dramma, sorellanza e competizione, perdite gravi, amori non vissuti e relazioni segrete, canti e balli sulle note di Patty Pravo e dell’immancabile Mina. Tutto l’universo Ozpetek nella sua forma più smagliante. L’opera è dedicata a tre diamanti del cinema: Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti.

Diamanti è una produzione Greenboo Production, Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky. Vision Distribution cura anche le vendite internazionali.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy