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PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia

Roberto Andò porta Garibaldi sullo schermo con L’abbaglio

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- L’Eroe dei due Mondi è protagonista del nuovo film del regista siciliano, che dirige nuovamente il collaudato trio formato da Toni Servillo e Ficarra & Picone

Roberto Andò porta Garibaldi sullo schermo con L’abbaglio
Toni Servillo in L’abbaglio

Ancora un film storico per Roberto Andò, e nuovamente con l’accoppiata tra Toni Servillo e il duo comico siciliano formato da Salvatore Ficarra e Valentino Picone, già collaudata con successo nel 2022 con La stranezza [+leggi anche:
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(5,7 milioni di euro al box office, quattro David di Donatello, tra cui quello alla sceneggiatura, e Globo d’oro della stampa estera per la regia). Si tratta de L’abbaglio [+leggi anche:
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, che il raffinato regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e scrittore, dedica all’eroe nazionale italiano Giuseppe Garibaldi, il generale e politico del Risorgimento detto l’”Eroe dei due Mondi”.

Ambientato nel 1860, il film vede Garibaldi (Tommaso Ragno, di recente in Nostalgia [+leggi anche:
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, Vermiglio [+leggi anche:
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e Iddu [+leggi anche:
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intervista: Fabio Grassadonia e Antoni…
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) iniziare da Quarto, presso Genova, l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini (Servillo). Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale un illusionista (interpretati da Ficarra & Picone). Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel (il francese Pascal Greggory, nominato tre volti ai César, interprete dei recenti Jeanne du Barry [+leggi anche:
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e Un beau matin [+leggi anche:
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), comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.

Nel cast del film compaiono inoltre Giulia Andò (Le confessioni [+leggi anche:
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), Leonardo Maltese (Rapito [+leggi anche:
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), Vincenzo Pirrotta (Spaccaossa [+leggi anche:
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intervista: Vincenzo Pirrotta
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), Andrea Gherpelli (Rapito). Per Toni Servillo, reduce da Iddu e Caracas [+leggi anche:
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e presto sul set de La grazia di Paolo Sorrentino, si tratta della quarta collaborazione con Roberto Andò, dopo Viva la libertà [+leggi anche:
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intervista: Roberto Andò
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(in concorso a Karlovy Vary e Prix Cineuropa al Festival Cinéma Méditerranéen di Bruxelles, tra i numerosi riconoscimenti), Le confessioni (anche in concorso a Karlovy Vary) e il già citato La stranezza, in cui Servillo vestiva i panni del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello. Andò ha affrontato la figura di un altro grande scrittore, l’autore del Gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con Il manoscritto del Principe, ma non ha disdegnato il noir con Sotto falso nome e Una storia senza nome [+leggi anche:
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, fuori concorso a Venezia, e il genere drammatico, con Il bambino nascosto [+leggi anche:
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, anche fuori concorso a Venezia.

Scritto dal regista con Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, che avevano collaborato con Andò per La stranezza, il film si avvale della fotografia del consueto collaboratore Maurizio Calvesi e del montaggio di Esmeralda Calabria, mentre la scenografia è di Giada Calabria e i costumi di Maria Rita Barbera. Le musiche sono composte da Michele Braga e Emanuele Bossi. L’abbaglio è prodotto da Bibi Film, Tramp Limited con Rai Cinema e Medusa Film, in collaborazione con Netflix. Le vendite estere sono affidate a Rai Cinema International Distribution, mentre 01 Distribution porterà il film nelle sale italiane a gennaio 2025.

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