email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

TRIESTE 2025

Il 36mo Trieste Film Festival esplora passato e presente europeo

di 

- Il festival dedicato al cinema dell’Europa centro orientale propone 130 film, tra cui titoli di Peter Kerekes, Levan Akin, Sergei Loznitsa e Radu Jude

Il 36mo Trieste Film Festival esplora passato e presente europeo
Wishing on a Star di Peter Kerekes

Il Trieste Film Festival, l’evento italiano più importante dedicato al cinema dell’Europa centro orientale, torna con la 36ma edizione dal 16 al 24 gennaio con oltre 130 film. “Il tema della famiglia e dei legami familiari quest’anno sembra un leitmotiv trasversale che unisce tanti dei film in programma”, spiega la direttrice Nicoletta Romeo. “Famiglie disfunzionali, queer, fluide, bigotte, famiglie-prigioni, famiglie come rifugio e famiglie allargate. La famiglia viene messa alla berlina come istituzione […]. Ma a volte è anche l’unico luogo di salvezza nelle società disgregate, ed è sempre davanti alla morte che i legami si rinsaldano, e i vecchi rancori passano in secondo piano”.

Il festival ha previsto una doppia inaugurazione: la prima serata con Wishing on a Star [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Peter Kerekes
scheda film
]
(che ha esordito nell’Orizzonti di Venezia), l’ultimo film dell’autore slovacco-ungherese Peter Kerekes, sull’astrologa napoletana Luciana, sarà seguita dall’anteprima italiana de Lo spartito della vita [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Matthias Glasner
intervista: Red Carpet @ European Film…
scheda film
]
di Matthias Glasner, comedy-drama tedesca presentata alla Berlinale (presto in sala in Italia con Satine Film). Rapporti familiari al centro anche del titolo di chiusura, Crossing [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Levan Akin
scheda film
]
di Levan Akin (prossimamente nei cinema italiani con Lucky Red), incontro con il mondo queer in un viaggio dalla Georgia alla Turchia.

In anteprima italiana arrivano fuori concorso The Invasion [+leggi anche:
recensione
intervista: Sergei Loznitsa
scheda film
]
dell’ucraino Sergei Loznitsa, che documenta la lotta del suo Paese contro l'invasione russa, mentre racconta le conseguenze della guerra l’intimo Under the Volcano [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Damian Kocur
scheda film
]
di Damian Kocur, candidato agli Oscar per la Polonia. Candidato all’Oscar per la Bosnia è invece My Late Summer [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
di Danis Tanović. Miglior film a Venezia Orizzonti, The New Year that Never Came [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Bogdan Mureşanu
scheda film
]
di Bogdan Mureşanu, è una commedia dolce-amara sull'orlo della rivoluzione nella Romania del 1989. Dalla Romania post-socialista attinge il documentario Eight Postcards from Utopia [+leggi anche:
recensione
intervista: Radu Jude, Christian Feren…
scheda film
]
di Radu Jude.

Il Concorso Lungometraggi conta quest’anno 7 titoli, a partire dal vincitore di Locarno, Toxic [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Directors Talks @ European…
intervista: Saulė Bliuvaitė
scheda film
]
di Saulė Bliuvaitė. Da Locarno arriva anche Lesson Learned [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Bálint Szimler
scheda film
]
di Bálint Szimler, Pardo per la migliore interpretazione a Anna Mészöly e menzione speciale al Concorso Cineasti del presente. Candidato dalla Romania agli Oscar, in concorso a Cannes, è invece Three Kilometres to the End of the World [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Emanuel Pârvu
scheda film
]
di Emanuel Pârvu. In programma poi The Shameless [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Konstantin Bojanov
scheda film
]
del regista di origini bulgare Konstantin Bojanov, ambientato in India con tematiche Lgbtq+; Our Lovely Pig Slaughter [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Adam Martinec
scheda film
]
, primo lungo di Adam Martinec, dalla Repubblica Ceca; Family Therapy [+leggi anche:
recensione
intervista: Sonja Prosenc
scheda film
]
di Sonja Prosenc, candidato sloveno agli Oscar. Dalla sezione Cannes Acid, infine, c’è Kyuka - Before Summer’s End [+leggi anche:
recensione
intervista: Kostis Charamountanis
scheda film
]
del greco Kostis Charamountanis.

Altre firme di rilievo del cinema europeo tra i Lungometraggi Fuori Concorso: Slow [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Marija Kavtaradze
scheda film
]
della lituana Marija Kavtaradze, miglior regia al Sundance Festival; Eleven Tomorrows: Berlinale Meets Football, film articolato in 11 cortometraggi realizzato per i Campionati europei di calcio 2024; Meat [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Dimitris Nakos
scheda film
]
del greco Dimitris Nakos e dalla Biennale College Cinema di Venezia Il mio compleanno [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Christian Filippi, in una proiezione accessibile a disabili sensoriali.

Il Concorso Documentari propone 10 titoli sul recupero della memoria e il rapporto con il passato. Tra questi, In Limbo [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
dell’ucraina Alina Maksimenko, nominato agli European Film Awards nelle categorie di Miglior film e Miglior documentario; Trains [+leggi anche:
recensione
intervista: Maciej J. Drygas
scheda film
]
del polacco Maciej J. Drygas, vincitore all’IDFA 2024; il rumeno Alice On & Off [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Isabela Tent
scheda film
]
di Isabela Tent, girato nell'arco di dieci anni; Termini [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Laila Pakalnina
scheda film
]
, quindicesimo film della regista lettone Laila Pakalniņa; la co-produzione tra Serbia e Bosnia At the Door of the House Who Will Come Knocking [+leggi anche:
recensione
intervista: Maja Novaković
scheda film
]
di Maja Novaković; l’opera del duo lettone Ivars Seleckis e Armands Začs, To Be Continued. Teenhood [+leggi anche:
recensione
scheda film
]
; il polacco A Year in the Life of a Country [+leggi anche:
intervista: Tomasz Wolski
scheda film
]
di Tomasz Wolski; Tata [+leggi anche:
recensione
intervista: Lina Vdovîi, Radu Ciorniciuc
scheda film
]
dei registi romeni Lina Vdovîi e Radu Ciorniciuc; The Sky above Zenica [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
della danese Nanna Frank Møller e del bosniaco Zlatko Pranjić; Lapilli [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Paula Ďurinová
scheda film
]
, opera d’esordio della slovacca Paula Ďurinová. Cinque i documentari Fuori Concorso, due dei quali incarnano un forte legame con la città di Trieste: C’era un comico di nome Cecchelin di Alessio Bozzer e Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza di Erika Rossi.

Tra le novità, nasce quest’anno la sezione Visioni Queer, con titoli come As I Was Looking above I Could See Myself, documentario del kosovaro Ilir Masanaj. Torna il Premio Corso Salani che vede in programma 5 opere mentre, come già riportato da Cineuropa (leggi l’articolo) la sezione Wild Roses è dedicata quest’anno alle cineaste della Serbia contemporanea, curata dal regista Stefan Ivančić.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy