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BERLINALE 2025 Concorso

Recensione: Blue Moon

di 

- BERLINALE 2025: Ethan Hawke è il protagonista del film di Richard Linklater, pieno di dialoghi, su quella che lui considera l'ultima grande tragedia nella vita del paroliere statunitense Lorenz Hart

Recensione: Blue Moon
Margaret Qualley ed Ethan Hawke in Blue Moon

1943: una nube di ansia da guerra si è posata sugli Stati Uniti, subito dissipata dal chiassoso fenomeno musicale Oklahoma! dell'ormai celebre duo Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II, responsabili rispettivamente delle musiche e dei testi. Ma Richard Linklater ci dice che non è questa la storia di cui dovremmo occuparci. Quella più interessante è il ritratto non raccontato di un uomo solo e disprezzato da tutti: Lorenz "Larry" Hart, ex compagno di scrittura di Rodgers, morto appena sette mesi dopo la prima di uno degli spettacoli teatrali statunitensi più famosi di sempre. Il regista gioca uno scherzo crudele a Hart intitolando questo ritratto Blue Moon - dal nome della canzone presumibilmente meno amata da Hart, dal punto di vista del testo - e onorandolo comunque con un addio a più di 80 anni di distanza attraverso una prima mondiale nel concorso della Berlinale. La sceneggiatura è di Robert Kaplow, che aveva scritto Me and Orson Welles [+leggi anche:
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, adattato per lo schermo da  Linklater nel 2008.

Il Larry di Linklater (Ethan Hawke) sarà anche un quarantasettenne presuntuoso, esagerato, alcolizzato e con tendenze bisessuali, ma è anche uno dei geni lirici più misconosciuti degli Stati Uniti. La sera della prima di Oklahoma! a Broadway, l'uomo di bassa statura, con i capelli frettolosamente spazzati sul cosiddetto picco della vedova, lascia il teatro per sistemarsi al Sardi's Restaurant, dove l'entourage di Rodgers (Andrew Scott) e Hammerstein (Simon Delaney) inizia a riunirsi e a festeggiare nel corso di questa comica ma tragica serata. Anche Rodgers comincia quasi a sovrastare il minuscolo Hart, accentuato dall'angolazione della macchina da presa con la fotografia di Shane F. Kelly, dove anche l'obiettivo della fotografia non dà tregua all'uomo.

A partire dagli alcolici e dalle continue lamentele condivise con il barista Eddie (Bobby Cannavale) e con il pianista-soldato arruolato che lui chiama "Knuckles" (Jonah Lees), Larry  malvolentieri si complimenta con Rodgers - pensa che Oklahoma! con un punto esclamativo sia davvero banale - e litiga con lui nel corso della serata girata quasi in tempo reale. A conferire un ulteriore livello al film è l'apparizione della ventenne Elizabeth Weiland (Margaret Qualley), studentessa dell'Università di Yale e aspirante attrice di teatro, apparentemente la pupilla di Hart.

Hawke si lancia in una spirale eccezionale, attraverso un monologo dopo l'altro, legato da battute e spiritosaggini a raffica - alcune blandamente scialbe, altre effettivamente divertenti - in un modo che potrebbe benissimo essere collocato in quel di Broadway. I soliloqui e le infinite battute su Rodgers e Hammerstein sono deliziosi fino ad un certo punto, lasciando esausto anche lo spettatore più instancabile. È un peccato, perché per il resto il film è sostenuto dall'interpretazione stellare di Hawke nei panni di questo Hart nervoso e insoddisfatto.

Blue Moon avrebbe potuto essere più sottile riguardo all'insinuazione storica, a lungo sostenuta, che Hart amasse gli uomini, o almeno avesse una preferenza per loro. Ironicamente, la chimica più vera sullo schermo si verifica tra Hawke e Qualley. I due condividono una reciproca "adorazione irrazionale", dice Elizabeth, proprio mentre le lacrime sembrano quasi riempire gli occhi di Larry per questo commento che chiude la sua espressione di amore romantico per lei.

Il suo ingresso nel film porta una necessaria decelerazione del ritmo incalzante che, per la maggior parte, rimane piacevole per tutta la durata del film, ma va detto che 100 minuti di dialoghi frenetici non sono proprio quello che tutti vorremmo. Ciononostante le scene tra Elizabeth e Larry rendono ancora più toccanti gli ultimi momenti, segnando un finale gratificante per l'impressionante "storia americana", se così si può dire, di Lorenz Hart.

Blue Moon è una coproduzione statunitense-irlandese di Cinetic Media, Detour Pictures, Renovo Media Group, Sony Pictures Classics, Under the Influence Productions e Wild Atlantic Pictures. Sony Pictures Classics detiene i diritti di vendita del film in tutto il mondo.

(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 19/02/2025: Berlinale 2025 - Blue Moon

48 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Richard Linklater, Ethan Hawke, Margaret Qualley, Andrew Scott
© 2024 Dario Caruso for Cineuropa - dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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