Dreams (Sex Love) di Dag Johan Haugerud vince l'Orso d'oro della Berlinale
- BERLINALE 2025: La 75ma edizione del festival ha visto anche il trionfo di The Blue Trail di Gabriel Mascaro, El mensaje di Iván Fund e Kontinental '25 di Radu Jude

La 75ma edizione della Berlinale si è conclusa con la tradizionale cerimonia di premiazione tenutasi al Berlinale Palast, che ha visto trionfare Dreams (Sex Love) [+leggi anche:
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intervista: Dag Johan Haugerud
scheda film] di Dag Johan Haugerud, vincitore dell'Orso d'oro di quest'anno.
La cerimonia è stata condotta dall'attrice, regista e produttrice lussemburghese Désirée Nosbusch, che come prima cosa ha invitato sul palco Tricia Tuttle, la nuova direttrice del festival tedesco. Quest’ultima ha ammesso di essere “esausta e allo stesso tempo piena di gioia, oltre che eccitata per l'edizione del prossimo anno” e ha rivelato che durante il festival sono stati venduti 330.000 biglietti. Dopo un applauso dedicato alla vittima dell'attentato al Memoriale dell’Olocausto avvenuto ieri, Nosbusch ha dato il via alla cerimonia di premiazione.
La giuria del concorso internazionale, presieduta da Todd Haynes, era composta da Rodrigo Moreno, Maria Schrader, Nabil Ayouch, Fan Bingbing, Bina Daigeler e Amy Nicholson. Haynes ha premiato Dreams (Sex Love), definendolo “una meditazione sull'amore”, realizzata con “incredibile sicurezza e precisione”, con “un'osservazione acuta e chiara, un paziente lavoro di camera e interpretazioni impeccabili”.
Haugerud è stato accompagnato sul palco dai suoi produttori, Yngve Sæther e Hege Hauff Hvattum. Il primo ha ricordato come il loro rapporto di lavoro sia iniziato nel 1996 durante un piccolo festival per film in Super8 e come anche i piccoli festival possano inaspettatamente cambiare la vita. Hege ha ringraziato il cast e la troupe per aver intrapreso un “folle viaggio di tre film”. Haugerud ha ammesso che la vittoria dell'Orso d'oro è andata oltre “i suoi sogni più sfrenati” e ha ricordato al pubblico l'importanza della lettura e della scrittura. “Allarga la mente e fa bene a tutti voi”, ha detto.
Bingbing ha consegnato l'Orso d'argento Gran Premio della Giuria a The Blue Trail [+leggi anche:
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scheda film] di Gabriel Mascaro, “un film che fa riflettere” in grado di “fornire un commento potente sul trattamento che la società riserva agli anziani”. Durante il suo discorso, Mascaro ha ringraziato il cast e la troupe e ha sottolineato che “non è mai troppo tardi per trovare un senso alla vita”.
Daigeler ha consegnato l’Orso d'argento Premio della Giuria a El mensaje [+leggi anche:
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intervista: Iván Fund
scheda film] di Iván Fund, definito “un gioiello di film delizioso, bello, preciso e senza pretese” ambientato in una campagna remota e “un film tranquillo che suscita emozioni e ricordi”. Il regista ha ringraziato “la sua famiglia e i suoi amici”, che sono anche la sua troupe. “I tempi sono duri in Argentina, il cinema è sotto attacco e la cultura in quanto tale viene smantellata. Questo piccolo Orso è un contrappeso che dimostra che il cinema continuerà a vivere e a prosperare”, ha aggiunto, suscitando un grande applauso.
Schrader ha assegnato l'Orso d'argento per la miglior regia a Living the Land, diretto da Huo Meng. Secondo la giuria, il film riesce a trovare “un equilibrio aggraziato tra osservazione e narrazione che ci permette di entrare in contatto con i numerosi personaggi, i loro desideri, le loro speranze, il loro dolore e la loro felicità, come se fossimo noi stessi membri di quella famiglia”.
Ayouch ha consegnato l'Orso d'argento per la miglior interpretazione da protagonista all’attrice Rose Byrne per il suo ruolo nel film drammatico di A24 If I Had Legs I'd Kick You, diretto da Rose Branstein. La giuria ha elogiato la sua interpretazione, definendola “una performance che vibra fuori dallo schermo, trascinandoci nell'oscurità”.
L'Orso d'argento per la miglior interpretazione da non protagonista è stato assegnato ad Andrew Scott per il suo lavoro in Blue Moon [+leggi anche:
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scheda film] di Richard Linklater. Scott non ha potuto partecipare alla cerimonia, ma ha ringraziato il festival e la giuria con un video messaggio. La sua interpretazione è stata descritta come supportata da “un livello spaventoso di preparazione”.
L'argentino Rodrigo Moreno ha invitato sul palco Radu Jude, vincitore dell'Orso d'argento per la miglior sceneggiatura. Il regista di Kontinental ’25 [+leggi anche:
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scheda film] ha dedicato il premio a Luis Buñuel dopo aver realizzato che oggi sarebbe stato il suo 125mo compleanno. Ha anche condiviso un aneddoto che coinvolge Buñuel e Nicholas Ray, che gli è servito come occasione per dire: "Dobbiamo combattere contro questa stupida logica [di budget più alti] nel cinema. Inoltre, sono un pessimo sceneggiatore, quindi è davvero divertente ricevere questo premio". Ha anche chiesto alla Corte penale internazionale di fare il suo lavoro nel perseguire "quei bastardi assassini" e, in vista delle elezioni tedesche, ha detto di sperare che l'edizione dell'anno prossimo non venga aperta da Il trionfo della volontà di Leni Riefenstahl.
Haynes ha assegnato l'Orso d'argento per il contributo artistico all'intero gruppo creativo di La Tour de glace [+leggi anche:
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intervista: Lucile Hadžihalilović
scheda film], definendo il risultato finale come un’“opera sublime” che mostra “un universo ipnotico e una meditazione sul cinema stesso”. La regista Lucile Hadžihalilović ha ritirato il premio sul palco a nome di tutta la squadra. “Voglio solo dire che non credo che il cinema cambi il mondo, ma che i sogni collettivi ci aiutino a vivere e ad attraversare questi momenti difficili”, ha concluso.
La giuria Perspectives, composta da Meryam Joobeur, Aïssa Maïga e María Zamora, ha consegnato il Premio GWFF per la miglior opera prima (del valore di 50.000 euro) a The Devil Smokes (and Saves the Burnt Matches in the Same Box) di Ernesto Martínez Bucio. Joobeur ha ricordato ai presenti come il film “serva a ricordare che tutti noi condividiamo la sacra responsabilità di proteggere la bellezza e l'innocenza dei bambini”. Una menzione speciale è stata assegnata a On vous croit [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Dufeys e Charlotte …
scheda film] di Arnaud Dufeys e Charlotte Devillers.
Il Premio Berlinale per il documentario, del valore di 40.000 euro e assegnato da Petra Costa, Lea Glob e Kazuhiro Soda, è andato a Holding Liat di Brendan Kramer, un film che traccia “un percorso non di vendetta, ma di umanità”, invitandoci “a guardare oltre il recinto”. La stessa giuria ha assegnato due menzioni speciali: la prima è andata a La memoria de las mariposas [+leggi anche:
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intervista: Tatiana Fuentes Sadowski
scheda film] di Tatiana Fuentes Sadowsky e la seconda a Canone effimero [+leggi anche:
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scheda film] di Gianluca e Massimiliano De Serio.
La giuria Berlinale Shorts – composta da Jing Haase, Dascha Dauenhauer e Phạm Ngọc Lân – ha assegnato l'Orso d'oro per il miglior cortometraggio al documentario canadese sull'AIDS Lloyd Wong, Unfinished di Lesley Loksi Chan e l'Orso d'argento della giuria al racconto animato Ordinary Life di Yoriko Mizushiri. Infine, una menzione speciale è stata assegnata all'eccentrico Koki, Ciao di Quenton Miller: il regista ha ricordato al pubblico presente come il film sia stato “co-scritto e narrato” dal cacatua del titolo, un tempo di proprietà di Tito.
L’elenco completo dei vincitori:
Concorso
Orso d’oro per il miglior film
Dreams (Sex Love) [+leggi anche:
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intervista: Dag Johan Haugerud
scheda film] - Dag Johan Haugerud (Norvegia)
Orso d’argento Gran Premio della giuria
The Blue Trail [+leggi anche:
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scheda film] - Gabriel Mascaro (Brasile/Messico/Cile/Paesi Bassi)
Orso d’argento Premio della giuria
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intervista: Iván Fund
scheda film] - Iván Fund (Argentina/Spagna)
Orso d’argento per la miglior regia
Huo Meng - Living the Land (Cina)
Orso d’argento per la miglior interpretazione - protagonista
Rose Byrne - If I Had Legs I'd Kick You (Stati Uniti)
Orso d’argento per la miglior interpretazione - non protagonista
Andrew Scott - Blue Moon [+leggi anche:
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scheda film] (Stati Uniti/Irlanda)
Orso d’argento per la miglior sceneggiatura
Radu Jude - Kontinental '25 [+leggi anche:
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scheda film] (Romania)
Orso d’argento per il contributo artistico
La Tour de glace [+leggi anche:
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intervista: Lucile Hadžihalilović
scheda film] - Lucile Hadžihalilović (Francia/Germania)
Perspectives
Premio GWFF per la miglior opera prima
The Devil Smokes (and Saves the Burnt Matches in the Same Box) - Ernesto Martínez Bucio (Messico)
Menzione speciale
On vous croit [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Dufeys e Charlotte …
scheda film] - Arnaud Dufeys e Charlotte Devillers (Belgio)
Premi non specifici di sezione
Premio Berlinale per il documentario
Holding Liat - Brandon Kramer (Stati Uniti)
Menzione speciale
La memoria de las mariposas [+leggi anche:
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intervista: Tatiana Fuentes Sadowski
scheda film] - Tatiana Fuentes Sadowsky (Perù/Portogallo)
Canone effimero [+leggi anche:
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scheda film] - Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio (Italia)
Berlinale Shorts
Orso d’oro per il miglior cortometraggio
Lloyd Wong, Unfinished - Lesley Loksi Chan (Canada) (documentario)
Orso d’argento Premio della giuria
Ordinary Life - Yoriko Mizushiri (Francia/Giappone) (animazione)
Menzione speciale
Koki, Ciao - Quenton Miller (Paesi Bassi) (documentario)
Cortometraggio candidato agli European Film Awards
Comment ça va? - Caroline Poggi, Jonathan Vinel (France)
(Tradotto dall'inglese)
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