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FILM / RECENSIONI Francia

Recensione: Dans la cuisine des Nguyen

di 

- Stéphane Ly-Cuong firma un'opera prima fresca, divertente e tenera sulle disavventure di una donna alla ricerca della propria identità e che sogna di diventare una star del musical

Recensione: Dans la cuisine des Nguyen
Clotilde Chevalier in Dans la cuisine des Nguyen

"Se non puoi più permetterti di sognare" - "Devi rinunciare". La vita di Yvonne, la protagonista di Dans la cuisine des Nguyen [+leggi anche:
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, il delizioso primo lungometraggio di Stéphane Ly-Cuong (già apprezzato come co-sceneggiatore di Hiver à Sokcho [+leggi anche:
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) in uscita nelle sale francesi il 5 marzo con Jour2Fête, si trova a un punto di svolta cruciale e piuttosto angosciante. Cosa potrebbe essere più penoso per la propria autostima che essere costretti a tornare a vivere con la madre nella periferia di Parigi e chiedersi se le grandi aspettative artistiche della sua giovinezza non siano state in ultima analisi vane?

"Non c'è nulla che corrisponda al tuo profilo". Yvonne (la carismatica Clotilde Chevalier) ha il blues. Per questa francese di origine vietnamita, le opportunità sono una merce molto rara nei casting per le commedie musicali, il campo in cui ha sempre aspirato a sfondare. Ridotta a cantare per promuovere la vendita di involtini primavera nel reparto surgelati di un supermercato e senza guadagnare quasi nulla (sei euro a spettacolo) dalla sua partecipazione alla compagnia dell'amica Koko (Gaël Kamilindi) davanti a un pubblico sparuto di bambini, lascia anche il fidanzato che voleva farle rinunciare ai suoi sogni. Ed eccola qui, costretta a tornare nella sua cameretta d’infanzia, sopra il ristorante La Baie d’Along, gestito dalla madre (Anh Tran Nghia) che non le fa sconti: “Ho un lavoro: la commedia musicale" - "È fantastico, ma non esiste", “tu vivi qui, aiuterai la famiglia”. Requisita in cucina, nel cuore di una cultura vietnamita da cui ha sempre tenuto le distanze e che in realtà non conosce poi così bene, Yvonne non ha intenzione di rinunciare perché "preferisce vedere la vita come un musical". E proprio per lo spettacolo Le tour du monde de Casanova, il celebre regista Philippe Vernon (Thomas Jolly, di fama mondiale per essere stato il direttore artistico delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Parigi) è alla ricerca dell'interprete di "Fiore di Loto, l'enigmatica amante dell'Estremo Oriente"...

Combinando perfettamente autenticità e comicità, Dans la cuisine des Nguyen esplora con grande finezza e umorismo la complessità dei rapporti madre-figlia e il tema della doppia cultura, con la difficoltà di identificare il proprio giusto posto e di liberarsi dagli stereotipi che la famiglia e la società cercano di imporci. Luoghi comuni cui anche il regista volta le spalle, mettendo in risalto attori con fisicità e origini poco comuni nel cinema francese. Avvolto in un contagioso buon umore e in una benevola ironia, il film include ovviamente anche alcune sequenze di musical molto riuscite (musiche di Clovis Schneider e Thuy-Nhân Dao, testi di Stéphane Ly-Cuong e Christine Khandjian) e si rivela un'ottima sorpresa, un piacevolissimo momento di cinema, di immersione culinaria e di condivisione.

Dans la cuisine des Nguyen è prodotto da Respiro Productions e coprodotto da Jour2Fête. The Party Film Sales guida le vendite internazionali.

(Tradotto dal francese)

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