ISTITUZIONI / LEGISLAZIONE Italia
Allarme delle associazioni in Italia: “A rischio il cinema indipendente”
- Gli autori e tecnici di cinema e audiovisivo denunciano il blocco per il settore per l’assenza di tutte le regole sul tax credit; dal governo rassicurazioni sull’arrivo degli ultimi correttivi

“Ormai da un anno il settore del cinema e dell’audiovisivo vive nell’incertezza del suo futuro. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre”.
Le associazioni del settore - una ventina tra cui 100Autori (Associazione dell'Autorialità Cinetelevisiva), Aic (Autori Italiani della Cinematografia), Air3 (Associazione Italiana Registi), Aitr (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa), Aits (Associazione Italiana Tecnici del Suono) e Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) - lanciano l’allarme e chiedono al governo di “fare presto” e di varare tempestivamente i decreti correttivi del tax credit e la documentazione richiesta dai giudici del TAR - Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sempre sulla relativa normativa per "avere regole chiare e costanti che possano permettere a tutti i soggetti coinvolti di operare democraticamente in condizioni di certezza e stabilità”. “Non possiamo permetterci di aspettare oltre: il settore ha bisogno di risposte concrete e tempestive per evitare il collasso”, continua il comunicato.
Secondo le associazioni, le regole del nuovo tax credit e dei finanziamenti selettivi, con una brusca interruzione all'evoluzione del settore, hanno reso impossibile l'accesso alla maggioranza delle piccole e medie produzioni relegando la possibilità produttiva solo a pochi eletti. "Il cinema indipendente è a rischio estinzione, quel cinema da dove provengono i nuovi autori attraverso i quali si costruisce e si preserva il futuro culturale del nostro Paese, che è anche ispirazione per il resto del mondo". I professionisti del settore parlano di una crisi dell'occupazione che si è rapidamente trasformata in una crisi culturale.
Lucia Borgonzoni, sottosegretaria di Stato alla Cultura, risponde alle accuse, affermando che ci sono attualmente 37 produzioni attive in Italia e precisando che l'udienza del TAR è stata spostata a maggio e che a breve sarà pubblicato l'ultimo correttivo del tax credit.
Sul tema è intervenuta anche Chiara Sbarigia, presidente APA - Associazione produttori audiovisivi, alla presentazione del Global Series Festival. “Capisco la preoccupazione ma i set sono aperti, ce ne sono 38 attivi. Terrei più basso l’allarme e cercherei di sburocratizzare il tax credit”, ha commentato. “Speriamo e imploriamo che si vada avanti col tax credit, abbiamo seguito l’iter di riforma, abbiamo dato suggerimenti. Il problema credo però riguardi il cinema con le produzioni più piccole, non l’audiovisivo”, ha aggiunto.
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