email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM / RECENSIONI Irlanda / Regno Unito

Recensione: Four Mothers

di 

- Darren Thornton reimmagina Pranzo di Ferragosto, in cui un uomo di mezza età maldestro si prende cura di quattro vecchie signore esigenti, come una vicenda più cupa e tra il serio e il faceto

Recensione: Four Mothers
sx-dx: Dearbhla Molloy, Gaeten Garcia, Fionnula Flanagan, Stella McCusker e Paddy Glynn in Four Mothers

Nell'amalgama dei luoghi comuni culturali su madri e maternità, la cultura irlandese e quella italiana hanno dei punti in comune. I rispettivi “mam” e “mamma” hanno caratteristiche simili: invocando con leggerezza l'eredità cattolica di entrambi i paesi, sono fatti della stessa stoffa.

Ecco quindi il gancio del secondo lungometraggio dello sceneggiatore e regista irlandese Darren Thornton, Four Mothers, remake tardivo di Pranzo di Ferragosto [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, l'affascinante commedia italiana di Gianni Di Gregorio del 2008 (a sua volta, curiosamente, prodotta da Matteo Garrone, che ha co-sceneggiato Gomorra [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Domenico Procacci
intervista: Jean Labadie
intervista: Matteo Garrone
scheda film
]
con Di Gregorio). Presentato in anteprima alla fine dello scorso anno al BFI di Londra e in arrivo nei cinema nazionali e del Regno Unito oggi, 4 aprile, con BFI Distribution, è un rivisitazione onorevole ma solo a tratti divertente, che amplia le premesse e le idee originali con un'analisi attenta della vita queer irlandese e delle pressioni che essa esercita sulla famiglia nucleare tradizionale, sull'invecchiamento e sul mondo professionale.

Nei panni del protagonista, il "Gianni" di Di Gregorio era un "ragazzo" normale, o una vaga traccia comica; qui, il protagonista Edward (James McArdle) è un personaggio completamente sviluppato, con un passato e una storia alle spalle: il suo impressionante successo come romanziere agli esordi crea un elemento metanarrativo nella sceneggiatura firmata dal regista e da suo fratello Colin Thornton. Il suo metaforico cordone ombelicale con la madre, Alma (Fionnula Flanagan), è ancora intatto, poiché la donna è diventata muta in seguito a un ictus. Mentre lui lavora come badante part-time, tra le bozze del suo romanzo e le tese telefonate su Zoom con l'editore, il simpatico ex di lei, Raf (Gaetan Garcia), la aiuta con la fisioterapia.

Quando i due amici di Edward, Billy (Gordon Hickey) e Colm (Gearoid Farrelly), partono per il Maspalomas Pride, un popolare evento fetish in Spagna, le loro anziane mamme Jean (Dearbhla Molloy) e Maude (Stella McCusker) rimangono a casa di Alma per cure e compagnia. Come se non bastasse, anche il terapeuta di Edward, Dermot (Rory O'Neill), che ha appena fatto coming out dopo un lungo matrimonio eterosessuale, decide di partecipare all'evento in Spagna, così la sua mite madre Rosey (Paddy Glynn) trasforma il gruppo in un quartetto.

Questo approccio sembra ingannevolmente commerciale rispetto alla realtà: come nel film di Di Gregorio, la pazienza e la natura situazionale dell'umorismo, così come le riflessioni sulla condizione umana, generano un piacevole senso di cinema d'autore, rafforzato dalla palette di colori chiari e dalla fotografia immersa nella luce naturale. Per il resto, l'arco narrativo di Edward rimane il fulcro della storia, mentre lotta per liberare le parti represse della sua personalità e superare l'ansia sociale, con un viaggio promozionale in America dopo l'inaspettato successo del suo romanzo per adolescenti su TikTok. Purtroppo, i fili drammatici e comici della storia corrono paralleli, piuttosto che intrecciarsi, e le quattro madri servono soprattutto a fornire sguardi radiosi in contrapposizione alle smorfie accigliate di McArdle.

Detto ciò, Four Mothers è semplicemente troppo amabile, sincero e "carino" per essere completamente ignorato, e potrebbe soddisfare il tipo di pubblico in cerca di qualcosa di confortante e leggero, ma tutt'altro che vuoto.

Four Mothers è una coproduzione tra Irlanda e Regno Unito, guidata da Port Pictures e Portobello Films and Television. Le vendite mondiali sono a cura di mk2 films.

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy