CANNES 2025 Quinzaine des Cinéastes
La Quinzaine des Cinéastes di Cannes nel segno della scoperta
- Diciotto lungometraggi in programma, tra cui un film d'animazione e un documentario, in una selezione ricca di opere prime e dominata da Christian Petzold e Robin Campillo

“Il processo di selezione è stato molto intenso, con quasi la metà dei film (1.605 lungometraggi e 2.534 corti) arrivati dopo il 15 marzo. Ma nonostante le difficoltà nel fare film a causa della censura in alcuni paesi, delle guerre o dell'accesso ai finanziamenti, possiamo ritenerci molto soddisfatti dello stato del cinema mondiale e della ricchezza della creazione, con un cinema che è in anticipo sui tempi e che si interroga piuttosto che giudicare”.
Perseverando nella sua ricerca di opere fuori dai sentieri battuti e nella sua volontà di diversificare i generi, Julien Rejl, delegato generale della Quinzaine des Cinéastes, ha presentato oggi a mezzogiorno, presso il Forum des images di Parigi, il programma della 57ma edizione della sezione parallela (che si svolgerà dal 14 al 22 maggio nell'ambito del 78mo Festival di Cannes). Il programma comprende otto opere prime, nove titoli europei, quattro provenienti dal Nord America, quattro dall'Asia e uno dall'Australia.
Sei i registi francesi che parteciperanno: Robin Campillo (vincitore del Grand Prix a Cannes nel 2016 e del premio per il miglior film Orizzonti a Venezia nel 2013) aprirà la Quinzaine con Enzo (leggi l’articolo), che vede accreditato come regista anche il compianto Laurent Cantet, Antony Cordier (che si era fatto conoscere alla Quinzaine vent'anni fa con Douches froides [+leggi anche:
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scheda film] e aveva poi concorso a Venezia nel 2010 con Happy Few [+leggi anche:
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scheda film]) con Classe moyenne (articolo), Julia Kowalski con l'horror Que ma volonté soit faite (una produzione franco-polacca - articolo), Thomas Ngijol con la sorpresa Indomptables (un cambio di registro per il regista con un film girato in Camerun, tratto dal documentario Un crime à Abidjan di Mosco Boucault) e le opere prime L’engloutie di Louise Hémon (articolo) e Les Filles désir di Prïncia Car (articolo).
Altri cinque registi europei (per tre film) sono stati selezionati: il tedesco Christian Petzold con Miroirs No. 3 (una prima importante sulla Croisette per il regista selezionato in concorso sei volte a Berlino, vincitore di un Orso d'argento per la regia nel 2012 e del Grand Prix nel 2023, una volta a Venezia e una a San Sebastian), il belga Valery Carnoy con La danse des renards (opera prima con Samuel Kircher protagonista - articolo) e gli ucraini Yelizaveta Smith, Alina Gorlova e Simon Mozgovyi con il documentario Militantropos.
Il Nord America è molto ben rappresentato con quattro film, tra cui le opere prime Sorry Baby dell'americana Eva Victor (attrazione dell'ultimo Festival di Sundance, prodotto da Barry Jenkins e che chiuderà la Quinzaine) e Lucky Lu del connazionale Lloyd Lee Choi, oltre a due titoli canadesi: il film d'animazione La mort n'existe pas di Félix Dufour Lapeyrière e Amour apocalypse della canadese Anne Émond (passata per Locarno, a Cineasti del presente, nel 2015 con Our Loved Ones e tre volte per Toronto).
Anche l'Asia è particolarmente presente, con quattro film selezionati (tra cui tre opere prime): due dal Giappone (Kokuho di Lee Sang-il e Brand New Landscape, opera prima di Yuiga Danzuka), uno dalla Cina (il thriller Girl on Edge, opera prima di Jinghao Zhou) e uno dall'Iraq (l’opera prima The President’s Cake di Hasan Hadi).
Infine, l'Australia darà un tocco di classe alla Quinzaine con il survival horror australiano Dangerous Animals di Sean Byrne.
La selezione:
Quinzaine des Cinéastes
Lungometraggi
Enzo - Robin Campillo (film d’apertura)
Dangerous Animals - Sean Byrne
Les Filles Désir (The Girls We Want) - Prïncia Car
La Danse des Renards (The Foxes Round) - Valéry Carnoy
Classe Moyenne (Middle Class) - Antony Cordier
Brand New Landscape - Yuiga Danzuka
La Mort n'existe pas (Death Does Not Exist) - Félix Dufour-Laperrière
Amour Apocalypse (Peak Everything) - Anne Émond
The President's Cake - Hasan Hadi
L’Engloutie (The Girl in the Snow) - Louise Hémon
Que ma volonté soit faite - Julia Kowalski
Lucky Lu - Lloyd Lee Choi
Indomptables - Thomas Ngijol
Miroirs No. 3 (Mirrors No.3) - Christian Petzold
Kokuho - Lee Sang-il
Militantropos - Yelizaveta Smith, Alina Gorlova & Simon Mozgovyi
Girl on Edge - Jinghao Zhou
Sorry, Baby - Eva Victor (film di chiusura)
Cortometraggi
Bread Will Walk (Le pain se lève) - Alex Boya
Karmash - Aleem Bukhari
Before the Sea Forgets - Ngọc Duy Lê
When the Geese Flew - Arthur Gay
+10K - Gala Hernández López
Loynes - Dorian Jespers
Nervous Energy - Eve Liu
La Mort du Poisson (Death of the Fish) - Eva Lusbaronian
Coeur bleu (Blue Heart) - Samuel Suffren
The Body - Louris van de Geer
(Tradotto dall'inglese)
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