Sei film targati TorinoFilmLab al 78mo Festival di Cannes
- Due titoli in concorso, tre al Certain Regard e uno alla Semaine sono stati sviluppati alla fucina di talenti internazionali organizzata dal Museo Nazionale del Cinema

Due opere in concorso, tre al Certain Regard e una alla Semaine de la Critique: sono sei quest’anno i titoli targati TorinoFilmLab, la fucina di talenti internazionali organizzata dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di Creative Europe Media, presenti nel programma del 78mo Festival di Cannes (13-24 maggio). Di questi, i cinque film in Selezione ufficiale sono caratterizzati da una forte connotazione femminile, non solo per la presenza di tre registe, ma anche per il taglio delle storie raccontate.
Per la prima volta, due film sviluppati dal TFL concorrono per la Palma d’Oro. La giapponese Chie Hayakawa, già nota per il precedente Plan 75 [+leggi anche:
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intervista: Chie Hayakawa
scheda film] (Caméra d’Or Speciale a Cannes 2022) è in gara con Renoir, con cui ha partecipato a FeatureLab nel 2023 aggiudicandosi il Coproduction Award di 50.000 euro. Ambientato a Tokyo nel 1987, Renoir segue l’undicenne Fuki, il cui padre Keiji sta combattendo il cancro e la madre, Utako, è costantemente stressata dal prendersi cura del marito e dal lavoro. Sviluppato nel 2020 grazie al TFL, è in concorso sulla Croisette anche Romería di Carla Simón. La regista spagnola ha partecipato anche a ScriptLab 2018 con il suo progetto precedente, Alcarràs [+leggi anche:
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intervista: Carla Simón
intervista: Carla Simón
intervista: Giovanni Pompili
scheda film], vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2022. La protagonista del film è Marina, giovane orfana che deve raggiungere la costa atlantica della Spagna per ottenere una firma per una domanda di borsa di studio dai nonni paterni che non ha mai conosciuto, risvegliando emozioni sepolte e ferite del passato.
I titoli in programma al Certain Regard sostenuti dal lab torinese sono invece tre opere prime. Caravan di Zuzana Kirchnerová (Repubblica Ceca), è stato sviluppato all’interno di ScriptLab nel 2018 e di FeatureLab nel 2020, ricevendo anche il Production Award da 40.000 euro. Il film è una coproduzione internazionale con la partecipazione dell’italiana Tempesta Film: girato in italiano, racconta la storia di Ester, madre single con un figlio disabile, che ha solo un sogno: trascorrere due settimane in Italia da una vecchia amica senza suo figlio. La misteriosa mirada del flamenco di Diego Céspedes (Cile), ha partecipato a FeatureLab nel 2020 e ha vinto il Coproduction Award di 50.000 euro. Ambientato nel deserto del Cile nei primi anni ’80, il film racconta dell’undicenne Lidia che vive con la sua famiglia queer in una città mineraria. Una malattia mortale inizia a diffondersi e la leggenda narra che si trasmetta tra due uomini quando si innamorano. Aisha Can’t Fly Away di Morad Mostafa (Egitto), è stato sviluppato nell’ambito del Red Sea Lodge nel 2022. Aisha, una donna somala di 26 anni, vive e lavora in un quartiere del Cairo con una numerosa comunità di migranti africani, controllato da diverse gang.
Infine, nella line-up della Semaine de la Critique spicca Ciudad sin sueños di Guillermo Galoe la cui sceneggiatura è stata sviluppata nell’ambito del programma ScriptLab 2020. Produzione franco-spagnola, il film dell’autore spagnolo – già a Cannes in passato con i suoi cortometraggi – racconta di Toni, un ragazzo rom di 15 anni, che vive nella più grande baraccopoli illegale d’Europa, alla periferia di Madrid. Fiero di appartenere alla sua famiglia di commercianti di rottami, segue ovunque suo nonno. Ma quando le ditte di demolizione iniziano ad avvicinarsi alle loro terre, la famiglia si divide e Toni è costretto a scegliere.
“Anno dopo anno il Torino Film Lab si conferma come uno dei laboratori più vitali e dinamici, capace di sostenere opere giovani che sanno cogliere l’attenzione dei più prestigiosi festival internazionali”, ha dichiarato Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Il presidente del Museo, Enzo Ghigo: “La bellezza del nostro Museo è di essere sempre a cavallo tra passato, presente e futuro del mondo del cinema […] Il futuro intercetta nuovi linguaggi dell’audiovisivo e aiuta a creare talenti, a sostenere chi nel cinema crede, con la voglia di crescere e imparare”.
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