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FESTIVAL / PREMI Italia

Il cinema delle donne al Bellaria Film Festival

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- Ari di Léonor Serraille apre la 43ma edizione del festival che si terrà dal 7 all’11 maggio, caratterizzata da una forte presenza delle registe del cinema indipendente italiano

Il cinema delle donne al Bellaria Film Festival
Ari di Léonor Serraille

Giunto alla 43ma edizione, il Bellaria Film Festival (7-11 maggio) si aprirà con la prima italiana di Ari [+leggi anche:
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intervista: Léonor Serraille
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di Léonor Serraille, in concorso all’ultimo Berlino e distribuito in Italia da Wanted. La giovane cineasta francese, Caméra d’or a Cannes 2017 con l’opera prima Montparnasse – Femminile singolare [+leggi anche:
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intervista: Léonor Serraille
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, sarà ospite a Bellaria e terrà una masterclass sul suo cinema. Articolato in cinque giornate, il festival affianca alle due sezioni competitive storiche dedicate al cinema italiano (Casa Rossa e Gabbiano) una selezione competitiva di film internazionali (Casa Rossa Internazionale) in anteprima italiana. In un anno segnato da una forte presenza femminile sugli schermi, questa edizione sarà caratterizzata dalle cineaste, con un omaggio alle autrici del cinema indipendente italiano, e l’assegnazione di un Premio Speciale a Maura Delpero per Vermiglio [+leggi anche:
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intervista: Maura Delpero
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. La tematica femminista ritorna nel film di chiusura, Hot Milk [+leggi anche:
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intervista: Rebecca Lenkiewicz
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, esordio alla regia della celebre drammaturga e sceneggiatrice britannica Rebecca Lenkiewicz, anch’esso in concorso all’ultima Berlinale.

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Il Premio Casa Rossa internazionale vedrà l’anteprima italiana di Paternal Leave [+leggi anche:
intervista: Alissa Jung
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, opera prima di Alissa Jung con Luca Marinelli, presentata alla Berlinale nella sezione Generation e distribuita da Vision nelle sale italiane dal 15 maggio. Le complesse relazioni familiari, in una società sempre più frammentaria, sono al centro dell’opera prima Le rendez-vous de l’été [+leggi anche:
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intervista: Valentine Cadic
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di Valentine Cadic (sezione Perspectives di Berlino). Una indagine intima dai tocchi soprannaturali è New Dawn Fades [+leggi anche:
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intervista: Gürcan Keltek
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del turco Gürcan Keltek (in concorso a Locarno l’anno scorso). Lo spagnolo Lois Patiño regala con Ariel [+leggi anche:
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intervista: Lois Patiño
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(presentato all’IFFR) una preziosa rilettura de La tempesta shakespeariana, mentre la trasfigurazione di una storia politica è al centro a di Monólogo colectivo [+leggi anche:
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intervista: Jessica Sarah Rinland
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dell’artista visiva argentina Jessica Sarah Rinland (Cineasti del Presente, Locarno 2024).

In lizza per il Premio Casa Rossa nazionale, dedicato alle opere prime o seconde italiane e assegnato da una giuria di 25 giovani studenti di cinema, ci sono Basileia [+leggi anche:
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intervista: Isabella Torre
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di Isabella Torre (Giornate degli Autori, Venezia 2024), che uscirà nelle sale italiane con Pathos; Come la notte [+leggi anche:
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di Liryc dela Cruz, unico film italiano presentato a Berlino, in Perspectives; Diciannove [+leggi anche:
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di Giovanni Tortorici; Sulla terra leggeri [+leggi anche:
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intervista: Sara Fgaier
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di Sara Fgaier (in concorso a Locarno); Real [+leggi anche:
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intervista: Adele Tulli
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di Adele Tulli (Cineasti del Presente, Locarno).  Evento speciale di preapertura sarà L’oro del Reno [+leggi anche:
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di Lorenzo Pullega (presentato all’IFFR), preceduto da un talk con i Manetti bros. e Pier Giorgio Bellocchio sulle nuove generazioni di autori e autrici.

I film del Concorso Gabbiano (opere al confine tra cinema di finzione e documentario) sono Così Com’è di Antonello Scarpelli; La montagna magica di Micol Roubini e Nella colonia penale, di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Gioia e Alberto Diana; i mediometraggi Roikin <3, opera collettiva con la regia di Claudia Mollese e D’un autre cotê di Luna Zimmermann; i cortometraggi L’ambasciatore, la danzatrice e il vulcano di Maria Giovanna Cicciari, Elegy of the Enemy di Federico Lodoli e Carlo Gabriele Tribbioli; e Le prime volte di Giulia Cosentino e Perla Sardella.

Torna infine BFF Industry, la sezione del Bellaria Film Festival realizzata in collaborazione con Cinecittà e con la direzione di Francesco Giai Via, dedicata ai professionisti del cinema e dell’audiovisivo.

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