email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2025 Semaine de la Critique

Recensione: A Useful Ghost

di 

- CANNES 2025: Ratchapoom Boonbunchachoke rivela il suo eccezionale talento con un primo lungometraggio particolarmente originale, divertente, sottile, inventivo e intelligente

Recensione: A Useful Ghost
Apasiri Nitibhon in A Useful Ghost

"Ci sono due ragioni per cui i morti tornano: perché ricordano o perché sono stati dimenticati". Il primo lungometraggio di Ratchapoom Boonbunchachoke, A Useful Ghost [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, che si iscrive nel solco di un cinema fantastico al limite del burlesco, è stato una delle principali attrazioni della 64ma Semaine de la Critique del 78mo Festival di Cannes. Ma il regista thailandese non si è accontentato di firmare un film deliziosamente audace e totalmente controllato, per il quale ha anche scritto la (sofisticatissima) sceneggiatura incentrata sugli spiriti dei morti che tornano in vita attraverso gli apparecchi elettrici, in particolare quelli domestici; infatti, sotto la patina bizzarra del soggetto, si abbandona anche a una feroce satira politica e sociale che avvolge in un involucro visivo di prima classe.

"I morti non dovrebbero seminare il caos tra i vivi. Dovresti passare alla tua prossima vita". Per Suman (Apasiri Nitibhon), la regolare apparizione del fantasma vendicativo di un'operaia deceduta nella fabbrica di famiglia che gestisce si rivela un vero disastro economico, poiché la sua licenza viene revocata e l'azienda deve chiudere. Peggio ancora, il fenomeno si insinua anche nella sua vita privata, quando Nat (Davika Hoorne), la moglie defunta di suo figlio March (Witsarut Himmarat), inizia ad apparire anche lei, per consolare il marito addolorato, sotto forma di un aspirapolvere che si muove senza elettricità e ha il dono della parola.

L'intera storia, apparentemente delirante ma presa molto sul serio da tutti i protagonisti (il che rafforza l'effetto ultra comico del film), è narrata dallo strano riparatore Krong (Wanlop Rungkumjud), giunto per aiutare con magica rapidità un giovane (Wisarut Homhuan) che ha comprato un aspirapolvere che si guasta in modo più che strano. Ma cosa succede? Cosa si può fare? Fantasmi buoni o cattivi possono vivere con gli umani? E che dire dei sogni dei vivi, attraverso i quali i morti si aggrappano alla loro precedente esistenza terrena?

"Prenditi il ​​tempo di pensare". Estremamente divertente e incredibilmente originale, A Useful Ghost affronta una moltitudine di temi filosofici e simbolici sull'amore, la famiglia, il lutto, la depressione, l'egoismo individuale a scapito degli altri, la differenza, ecc., sotto la superficie e sotto la patina del suo umorismo caustico. E "tutte queste battute erano solo un assaggio dello scopo principale di questo incontro", poiché nel finale il film diventa chiaramente politico, evocando l'istituzione di una società orwelliana di sorveglianza e repressione (con elettroshock), con riferimenti ai massacri di oppositori perpetrati dalle forze statali all'Università Thammasat nel 1976 e durante le manifestazioni del 2010. È un cocktail straordinariamente ricco e visivamente brillante, con un'ampia tavolozza artistica (dissolvenze incrociate, aperture e chiusure di diaframma, un'ampia varietà di inquadrature, effetti speciali, ecc.). In breve, si tratta chiaramente di un talento eccezionale al suo debutto sulla Croisette.

A Useful Ghost è prodotto dalla società thailandese 185 Films e coprodotto da Haut Les Mains Productions (Francia), Momo Film (Singapore) e Mayana Films (Germania). Best Friend Forever cura le vendite internazionali.

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy