Recensione: La Petite Dernière
- CANNES 2025: Hafsia Herzi ritrae con delicatezza ed energia il viaggio romantico di una giovane donna in cerca di nuove sensazioni ma sottoposta a una servitù volontaria

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intervista: Hafsia Herzi
scheda film] di Hafsia Herzi, presentato in concorso al 78mo Festival di Cannes. Ma per Fatima, che ha appena iniziato gli studi di filosofia all'università, esplorando così "tutte le domande che gli esseri umani si pongono su se stessi e sulla società", queste ingiunzioni relative alle apparenze sono solo l'albero che nasconde la foresta della sua natura profonda. Adattando l'omonimo romanzo di Fatima Daas, la regista francese si è infatti misurata, e con grande precisione, con un tema al tempo stesso semplice e complesso: quello di una giovane donna che scopre di preferire le donne e che conduce una vita segreta e gravosa per rispetto e dipendenza dai valori della sua religione e della sua famiglia amorevole ma tradizionalista.
Da una primavera all'altra, dalla laurea all'effervescenza delle feste studentesche, Fatima (la rivelazione Nadia Melliti) attraversa cinque stagioni di iniziazione e interrogativi intimi, lei che ama lo sport (gioca a calcio), la musica e la lettura, e i cui voti sono motivo di grande orgoglio per la madre, una donna che sta sempre in cucina con le due figlie più grandi al fianco mentre il padre rimane sul divano o esce a giocare a domino con un amico. Eppure, questa unione funziona bene così da trent’anni e in questo appartamento alla periferia di Parigi si respira un'atmosfera positiva. Al contrario, per Fatima, la migliore amica dei ragazzi più spacconi della sua classe al liceo, la tensione interiore si fa sempre più forte e infiammabile, con il suo fidanzato che inizia a parlare di matrimonio e figli. Iscrivendosi a un sito di incontri per donne, si lancia con cautela, sotto false identità, abituandosi all'atmosfera notturna. Poi, un giorno, l'amore appare, nelle sembianze di Ji-Na (Park Jin-Min), un'infermiera. Questa passione sopravviverà all'estate? Fatima si ribellerà riuscendo a riconoscere apertamente ("chi ti vuole sposare?") la sua identità sessuale? E come potrà conciliare la sua fede con questi cambiamenti? Un programma vasto e acrobatico per una giovane vita...
Trovando il ritmo giusto, una bella varietà di colori narrativi e intelligenti elementi di sfondo, il tutto senza alcuna forzatura, Hafsia Herzi tesse un film romantico ("Bisogna vivere. Un cuore spezzato? Te lo ricucio io") sotto la superficie del ritratto frammentato di una comunità che rivendica la sua specificità ("1, 2, 3, viva le lesbiche!"). Catturando dolcemente le emozioni con primi piani sui volti, la regista sa anche come filmare corpi in fiamme (senza eccessi) e bilanciare energiche sequenze di gruppo con i silenzi dei momenti chiave, esprimendo molto senza troppi giri di parole e destreggiandosi con disinvoltura, e con le sue stesse parole, sull'umano nelle sue dimensioni semplici ed essenziali.
La Petite Dernière è prodotto dalla società francese June Films ed è coprodotto da Arte France Cinéma e dalla società tedesca Katuh Studio. mk2 Films cura le vendite internazionali.
(Tradotto dal francese)
Photogallery 16/05/2025: Cannes 2025 - The Little Sister
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© 2025 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it
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